Il termine “solidarietà”, come tutte le parole che l’affascinante lingua italiana ci offre, ha più di un valore. Solidarietà, tra le altre cose, significa anche “condividere delle responsabilità”. Quello che ha fatto Skorupski assieme ai suoi compagni all’Empoli mantenendo inviolata la propria porta in 9 partite su 18 (portiere più imbattuto della Serie A) oppure quanto avranno senz’altro fatto i rossoblu di Juric a Roma, durante questo mini ritiro forzato causa Coppa Italia, per creare ancora una volta l’unità d’intenti di cui uno spogliatoio ha bisogno.

Ma condividere delle responsabilità – delle grosse responsabilità – è quello che stanno facendo anche il Dottore ortopedico Federico Santolini e la fondazione Femor, attivi in Africa tra Kenya e Congo, dove compiono ogni anno, appoggiandosi a due missioni, centinaia di interventi chirurgici, insegnando quando possibile al personale del posto il mestiere più difficoltoso e ricco di responsabilità del mondo: quello del medico. Questa sera, nel bellissimo scenario del Chiostro della Chiesa delle Vigne, il giornalista Pinuccio Brenzini e lo stesso Dottor Santolini hanno promosso “Genoa for Africa”.

Tanti gli ospiti, tanti gli amici e le persone pronte a donare e fare del bene. Qui vi proponiamo la nostra intervista al dottore “missionario”:

IL VIDEO DEL GIORNO

Condividere delle responsabilità fa parte anche del gioco del pallone ed è materia prima perché le squadre di calcio facciano, come si dice in gergo, “spogliatoio”. Quello che sta succedendo all’Inter ad esempio, dove dall’avvento di Pioli in poi stanno ritrovando sé stessi molti calciatori, da Kondogbia a Murillo. Il difensore colombiano è stato tra l’altro autore di un gol strepitoso questa sera contro il Bologna in Coppa Italia, partita che i nerazzurri hanno poi pareggiato per 2 a 2 andando ai supplementari: in rete anche gli ex rossoblu Dzemaili e Palacio, prima che una rete di Antonio Candreva portasse la squadra di Stefano Pioli ai Quarti di Finale.

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LA FOTO DEL GIORNO 

Mali – Egitto, seconda partita del Gruppo D di questa Coppa d’Africa, finisce sul risultato di 0 a 0. Segni particolari? Trofei sulle teste dei tifosi maliani e un portiere, Essam El-Hadari, che salva più volte la porta dell’Egitto alla veneranda età di 44 anni. L’altra gara del gruppo D prevedeva lo scontro tra Ghana ed Uganda: l’hanno spuntata le Stelle Nere ghanesi con rete di André Ayew.

LA FRASE DEL GIORNO 

La maturità inizia a manifestarsi quando sentiamo che è più grande la nostra preoccupazione per gli altri che non per noi stessi” (Albert Einstein)

LA CANZONE DEL GIORNO