Al termine della sfida contro il Monza, Alberto Gilardino, tecnico del Genoa, ha parlato dalla sala stampa dello stadio Ferraris: “È vero che nel primo tempo non abbiamo fatto bene, abbiamo lasciato troppo spazio al Monza in alcune situazione dove sapevamo che loro sarebbero potuti essere decisivi, come in quelle dei gol. Quello che fa rabbia, ci porta rammarico e per cui rosichiamo per il risultato finale. Queste situazioni come quelle del primo tempo. Nel secondo tempo i ragazzi sono stati incredibili per come l’abbiamo ripresa. Hanno avuto un’interpretazione feroce nel secondo tempo, andare a riprendere la partita così in Serie A e provare ad andarla a vincere…Abbiamo margini di maturità, anche se la voglia mia e dei ragazzi è andare a vincere le partite sempre e costantemente, però ci sono momenti della stagione stagione dove bisogna accendere la testa. Hai giocato quattro giorni fa, hai speso tantissime energie, stasera abbiamo ripreso una partita e speso tantissimo: è una partita che dobbiamo portare a casa. Però questa voglia di andare sul 2-2 a volerla vincere gliela lascio, non gliela toglierò mai. Questa voglia è incredibile. Ci saranno altri momenti nella stagione dove portiamo a casa un punto e diamo proseguo al lavoro“.

Se il secondo tempo sarà utile in proiezione futura? Vitinha è un giocatore forte, è entrato benissimo a Milano e in modo feroce stasera. Non solo quando aveva la palla, ma anche in fase difensiva è stato un animale. A noi piacciono giocatori del genere. Hanno fatto tutti una partita gagliarda e importante. C’è dispiacere e rammarico. Si rosica per quello che abbiamo espresso nel primo tempo: troppo poco. Non potevamo essere quelli, lo sapevamo e nel secondo tempo l’abbiamo dimostrato. Io credo che in una stagione lunga possano esserci questi momenti. È normale che ci sia dispiacere per il risultato. Perdiamo una partita dove come minimo portavamo a casa un punto. Adesso dobbiamo tenere bassa la testa e pedalare, perché ci servono i punti. Dietro corrono. Qui si sta parlando da settimane di alzare l’asticella, ma dobbiamo fare punti: 37, 38, 39, 40, 42. Non si sa. La quota salvezza si è alzata. Bisogna correre e andare forte“.

Sulla scelta di Sabelli a sinistra e Messias a destra: “La volontà era di partire così con l’ipotesi di cambiare in corsa. Sono situazioni dove Stefano ha già lavorato in passato. Nel finale del primo tempo ci siamo messi a quattro, lavorando con Albert e Junior vicino a Mateo. Nel secondo tempo abbiamo cambiato qualche interprete. Avevamo bisogno di velocità, strappo e potenziale offensivo in avanti. I ragazzi sono stati bravi ad apprendere quanto di buono ci siamo detti a fine primo tempo”.

Come si riparte da una sconfitta del genere?

Nel primo tempo dovevamo fare di più, quello assolutamente. Però c’è la consapevolezza di una secondo tempo straordinario. Non è un aspetto assolutamente fisico, più mentale. Andare sotto di due gol non è semplice, con il Monza che si chiudeva molto bene. In alcuni momenti giravamo palla in maniera lenta, con pochi movimenti e abbiamo fatto fatica. Nel secondo tempo invece tanta roba positiva. Bene come atteggiamento, bene come duelli vinti, attacchi porta, conclusioni, occasioni. Nel terzo gol c’è da limare, come in tutti gli altri gol presi“.

Io credoprosegue Gilardinoche sia più colpa mia nel primo tempo per quello che ha espresso la squadra. Sui gol troppo facile. Il primo è un giro palla da una parte all’altra, facile nell’uno contro uno, una palla dietro messa facile dentro. Tutto molto semplice per il Monza, che è una squadra di talento e qualità. Hanno giocatori di talento, qualità, fisici. Sicuramente nel primo tempo è stata più colpa mia rispetto che dei ragazzi. Nel secondo tempo abbiamo dimostrato il valore del Genoa“.

Il secondo tempo ci ha insegnato che si possono cambiare due o tre moduli per fare male agli avversari…

Sì, assolutamente. C’è la volontà di crescere anche sotto questo punto di vista, di modellare a livello tattico. Sono situazioni alle quali avevamo già lavorato anche lo scorso anno, qualche volta anche quest’anno. Sono ipotesi per cercare di esprimere il potenziale che abbiamo: Badelj, Strootman, Frendrup, Malinovskyi, Messias, Retegui, Albert, Ekuban, Vitinha. C’è scelta. Farò valutazioni sicuramente per il futuro. Ora dobbiamo pensare di recuperare e riprenderci. Abbiamo una sfida fondamentale, complicata e difficile e l’affronteremo nel modo migliore

Domenica perdi Sabelli per squalifica. Recupererai qualcuno? Qualche terzino?

Martin credo sia più lunga del previsto, crediamo di recuperare Haps per martedì. Gli altri sono a disposizione”.


Genoa 2-3 Monza, i brianzoli passano al Ferraris. Non bastano Gudmundsson e Vitinha