La venticinquesima giornata di campionato ha coinciso con la prima Domenica di Quaresima. La classifica fa vedere i simboli della Quaresima a molte squadre, il ramoscello d’Ulivo per adesso solamente all’Inter, la Colomba di Pasqua viaggia nella lotta per la Champions per il secondo posto tra Juventus e Milan. Per il quarto posto utile, lotta con il buon gioco tra Atalanta e Bologna, almeno che il Ranking Uefa con i risultati delle Coppe in gioco attualmente non permetta all’Italia di alzare l’asticella delle squadre partecipanti alle prossime competizioni Europee. Cinque squadre in tre punti: Roma, Fiorentina, Lazio, Torino, Napoli.

Dentro l’Uovo di Pasqua  la sorpresa potrebbe  essere la salvezza del Genoa: chimerici i famosi 40 punti, visto il calendario prima della Santa Pasqua, con cinque gare di cui tre casalinghe con Udinese, Monza e Frosinone e in trasferta con Juventus e Inter. Anche la società ci crede e chiama altri tifosi a riempire la Gradinata Laterale con un tris di offerte per le tre gare vicine alla Pasqua.

Le spine, l’altro simbolo della Quaresima, sono in fondo alla classifica, dai 24 punti del Lecce ai 19 punti del Cagliari, attualmente penultimo in classifica, nel mezzo dei cinque punti Frosinone ,Udinese, Empoli, Sassuolo Verona. Difficile il salvataggio della Salernitana, sempre  13 punti in classifica.

Qualcosa è cambiato nel mondo arbitrale dopo che al VAR vengono utilizzati in più gare i migliori. In campo ascoltano e fidano delle richieste di andare al video. Continua la guerra non più sotterranea tra FIGC e Lega calcio di Serie A. Tolto il problema della Confindustria del pallone alla FIGC con la non riduzione del campionato di Serie A, le società vogliono più spazio in seno al Consiglio della FIGC o in alternativa l’indipendenza, un’autonomia decisionale rapportata alla potenza economica. Per la Lega di Serie A impossibile che la Governance federale non le riconosca il finanziamento di tutto il sistema  calcio.

Il giorno 11 Marzo ci sarà l’Assemblea della FIGC, dove dovrebbe finalmente uscire le riforme del pallone. Gravina trema dovendo fare i conti con gli elettori più importanti  e numerosi della LND la Lega Nazionale Dilettanti non propensi al diktat della Serie A, senza garanzie per i loro campionati, la ristrutturazione degli impianti e dei settori giovanili.

L’altra novità dell ’IFAB, l’organismo che decide le Regole del gioco del calcio, è l’aumento del colore dei cartellini per questioni disciplinari. Oltre giallo e rosso si aggiungerebbe il blu mostrato a chi compie un fallo tattico o per proteste, uscendo per 10’ dalla partita. Con un cartellino blu e uno giallo nella stessa partita scatterà l’espulsione, come due gialli. La sperimentazione dovrebbe farsi prossimamente nella FA Cup inglese sia per il torneo maschile e quello femminile.

Inter-Salernitana 4 a 0. Un allenamento intenso dell’Inter per portarsi a +9 in classifica  durato 40 minuti contro la Salernitana e il nuovo allenatore Liverani. Sono bastati 4 gol per preparare bene la partita di Champions con il Cholo Simeone. Inutile parlare di superiorità tecnica e fisica contro i campani rimasti dentro lo spogliatoio. Liverani deve fare qualche miracolo per sperare di non essere retrocesso alle Idi di Marzo. Al Meazza salvati da una goleada più pesante dal portiere Ochoa anche se il biscione faceva accademia.

Torino-Lecce 2 a 0. Juric festeggia le cento panchine con il Toro e torna a vedere la zona Europa, ma dovrà smetterla di fare alti e bassi ogni sette giorni di campionato. D’Aversa e il Lecce per adesso non tremano ma devono cominciare  a preoccuparsi guardandosi dietro in classifica.

Verona-Juventus 2 a 2. La Signora ha cominciato a sbracare due punti in quattro gare ma non solo per i risultati, ma per il gioco, la confusione tattica e la difesa che l’aveva portata ad infastidire l’Inter, non è più impermeabile. Va sotto due volte con un Verona pimpante ed anche organizzato dal tecnico dopo la batosta del calciomercato invernale imponendo  gioco per due terzi di gara. Allegri parte con il muso corto e finisce con quello lungo passando dal 3-5-2 al 4-3-3. Sempre in fondo alla classifica i veneti, ma in quattro punti ci sono 5 squadre che stanno peggio.

Atalanta-Sassuolo 3 a 0. La Dea non sbaglia neanche contro il Sassuolo. Gasperini quarto  in classifica con tre punti sopra il Bologna per una notte.1 Quattordicesima vittoria stagionale per il tornato gioco di Gasperini. Notte fonda per il Sassuolo con Pinamonti che sbaglia due rigori consecutivi, il primo è stato fatto ribattere. La corsa salvezza si complica per il Sassuolo. Dionisi resta in panchina, i dirigenti emiliani vanno controcorrente e non annusano la disgregazione, aspettando Godot Berardi?

Monza-Milan 2 a 4.  Il Diavolo che arrivava al cospetto di Galliani da sette vittorie in nove gare ha regalato la partita a Palladino, suicidandosi con un turnover poco costruttivo, con un primo tempo giocato con lentezza e senza voglia pensando poco alla possibilità del secondo posto in graduatoria con il sorpasso della Juventus  Tutto condito nel secondo tempo dal rosso da pisquano a Jovic. Bravo Palladino ad approfittarne e infilzare il Diavolo tramortito dalla rincorsa nel recupero. Anche per il Monza a salvezza è vicina. Pesa l’Europa League al Diavolo. Pioli in discussione.

Empoli-Fiorentina 1 a 1. Il derby toscano ha scontentato la Fiorentina al di là delle chiacchiere filosofiche di Mister italiano, ma fanno sorridere Nicola e l’Empoli al quinto risultato utile consecutivo lasciandosi alle spalle la zona calda della classifica. Perde Italiano  sul piano  del gioco: apatico quello viola concreto  razionale quello degli azzurri di mago Nicola.

Lazio-Bologna 1 a 2. È un Bologna che non molla mai forte di un gioco  europeo di Thiago Motta che raggiunge la Dea di Gasperini al quarto posto in classifica. Primo tempo scintillante dell’Aquila dopo crolla nel secondo. Sarri si attacca all’orario della gara dimenticandosi che il Bologna aveva recuperato gara di campionato mercoledì scorso. “bisogna saper perdere” cantavano i Rokes vista la differenza di gioco .

Frosinone-Roma 0 a 3. La favola di De Rossi continua nella vicina Frosinone: 4 vittorie su 6 gare e Lupa che parte alla caccia della zona Champions. Non è stata una gita fuori porta  per la Lupa, non  nel primo tempo salvata sulla linea da una tripla conclusione dei ciociari. Uno slalom del ragazzino che zittisce lo Stirpe con il dito sulla bocca fa crollare i ciociari che nel secondo tempo pagano dazio per lo sforzo accumulato nel primo e per òe mosse di ricambio di De Rossi con l’uscita di Lukaku che inserisce un centrocampista in più dopo aver ballato nel cuore del gioco. In crisi di risultati il Frosinone: 7 sconfitte nelle ultime 9 gare di campionato e la zona rossa è vicina. Di Francesco trema dopo i 52 gol subiti in 25 gare.

Udinese-Cagliari 1 a 1. L’Udinese fa un passo avanti, ma scontenta i tifosi dell’Energie Blue Stadium tutti raccolti nei distinti dopo la squalifica della curva per i cori razzisti a Maignan. Delusi dopo la vittoria in casa della Juventus. Il Cagliari non molla e pareggia frenando la pessima striscia di 4 sconfitte consecutive. Un tempo per uno lascia l’amaro in bocca ai friulani che nel secondo tempo si sono sgonfiati.

Napoli-Genoa 1 a 1. La nottata non è passata: sotto il Vesuvio è continuato il buio con l’altalena di Mazzarri sulla panchina. In queste ore potrebbe saltare a favore di Francesco Calzona, attuale CT della Slovacchia scelto dal Presidente Cineasta perché ha lavorato come secondo con Sarri e Spalletti. La richiesta di Calzona ha fatto inviperire il Presidente della federazione slovacca neanche contattato. Giampaolo aspetta, ma nella testa di De Laurentiis anche per risparmiare frulla il ritorno di Garcia dopo averlo sputtanato mediaticamente. Il non senso presidenziale continua.

De Laurentiis continua a capire poco dopo aver sbagliato cessioni e acquisti. Ora senza un direttore sportivo di qualità non riesce ad avvicinarsi alla decomposizione del gruppo. Troppi nove mesi dallo scudetto per non capire che in molti lasciati in balia della panchina hanno perso lo zenit del calcio.

Lo zenit del calcio lo stanno raggiungendo Gilardino, lo staff e i giocatori con le ultime prestazioni dopo avere un’altra rosa a disposizione. Sono cambiati gli attori sul prato verde e Gilardino sarà nuovamente il punto strategico del nuovo capitolo che si scriverà in questo girone di ritorno, pronto a coordinare lo spogliatoio dove tutti si dovranno sentire attori protagonisti. Mister e staff hanno la volontà di essere un punto di riferimento per lo spogliatoio possedendolo e avendo dimostrato di essere in possesso di una buona preparazione non solo delle gare, ma anche tecnica, teorica e pratica. Qualche “pisquano” affermerà che era più facile scegliere quando non c’era l’abbondanza.

Al Pio Signorini si studia calcio, qualcosa cambierà ancora negli schemi senza mai dimenticarsi dell’organizzazione e dell’equilibrio. In altre parole: capire le stesse cose nella stessa situazione per conseguire anche con il cambio dei protagonisti l’obiettivo nelle due fasi di gioco. Il gol da “pollastri” e non da Grifoni incassato non da Maradona farà scuola.