Genoa-Atalanta sarà una partita bella e scoppiettante. Genoa e Atalanta metteranno in campo una organizzazione di gioco e una rosa che per entrambi gli allenatori è una garanzia. Anche contro la Dea sarà difficile giocare per più di novanta minuti con lo stesso ritmo e gioco. La capacità di soffrire e far soffrire , già dimostrata, sarà fondamentale.

La strategia e lo schema saranno importanti come è successo in tutte le gare giocate e in particolare dentro il Tempio con le squadre titolate. Per l’ennesima volta sarà l’interpretazione a fare la differenza. La forza del Vecchio Balordo è avere determinati atteggiamenti dentro le partite. I rossoblù sono tolti tante soddisfazioni mettendo amore e passione in ogni partita.

La Dea è in forma e dopo la prima parte di campionato hanno recuperato anche qualità. Con l’assenza di Lookman, impegnato nelle semifinali di Coppa d’Africa, Gasp ha tentato di isolare meno i propri attaccanti, operazione che aveva dato fastidio a tante squadre incontrate cercando il gol non con le solite caratteristiche del gioco di Gasperini: attaccare l’area con tanti calciatori pronti a giocare a rimorchio della prima punta, per andare al tiro e a gol.

Gilardino dovrà, più che capire, scegliere come rompere meno la linea difensiva per lavorare in particolare su Koopmeiners (se giocherà), il più pronto ad inserirsi alle spalle.

Altra forza dei bergamaschi è sporcare tanti palloni tra le linee. In questa operazione probabilmente c’entrerà poco lo schema, di più la qualità di quelli che giocano con il dribbling, oppure gli esterni più bassi per aprire gli spazi. Tutte operazioni non facili.

Il segreto di sempre per Gasperini è quello di far giocare male gli avversari con la marcatura a uomo quasi tutto campo, in passato quasi senza mezze misure, oltre la ricerca della superiorità numerica in particolare nelle zone dove ci sono giocatori e attaccanti  che non difendono per trovare gli spazi nel campo avversario.

La forza di Gilardino è stata dimostrata in tutte le gare giocate in casa e in trasferta: affrontare tutti i moduli avversari e tutte le squadre dimostrando di stare in campo giocando da squadra. Per tutto ciò c’è stato un ampio margine di crescita in questo 2024, passando attraverso l’evoluzione di tutta la rosa a disposizione.

Gilardino imposterà la gara per difendere bene e con ordine, con linee equilibrate, ma per attaccare davanti servirà quasi disordine calcistico, che non può essere la tattica a procurare ma qualche rischio in più con la qualità davanti e nel cuore del gioco, in particolare se il Vecchio Balordo riuscirà a trovare la soluzione per superare la prima pressione orobica, mostrandosi pronto a sfruttare gli spazi che gli avversari potrebbero lasciare.

Nelle ultime gare la Dea ha dato l’impressione di voler partire forte lanciando un segnale preciso agli avversari per cercare di estromettere subito dal gioco: quello successo contro la Lazio e Sarri subito quasi tramortiti. Il Vecchio Balordo non si spaventerà.

Con organizzazione di gioco, equilibrio e crescita dei singoli calciatori si può fare risultato con l’Atalanta. Al Pio Signorini si scruta anche se in silenzio la “decima” posizione in classifica.  “Decima” sarà lo slogan del futuro di questa stagione? È uscita dalla conferenza stampa del CEO lunedì scorso. La formazione, la tattica da scoprire sul campo. In conferenza stampa si scoprirà se Gilardino potrà giocarsi la gara in 16 calciatori con il recupero degli infortunati.

Atalanta. La Dea in questo campionato è stata fragile con le big, pochi punti negli scontri diretti anche quelli giocati tra le mura amiche.

Gasperini ha festeggiato nell’ultima di campionato le 150 gare con l’Atalanta in Serie A e crede di piazzarsi in zona Champions e al termine della gara contro la Lazio ha dichiarato non nascondendosi più dopo i progressi dopo Natale: “siamo autorizzati a lottare per i piani alti”.

Gasperini è una icona del calcio: ha rilanciato il 3-4-3 con le sue variabili nel 2006 quando vinse il campionato di Serie B, unico a confermare, per tutti questi anni, la difesa a tre calciatori abbandonata dopo i vari tentativi di Nevio Scala al Parma e Zaccheroni con Udinese e Milan. Adesso è di moda.   

L’Atalanta non è riuscita a fare il salto di qualità fino al 23 dicembre 2023 quando ha perso con l Fiorentina, dei 38 punti in classifica 28 sono maturati tra le mura amiche, e ha inanellato 7 vittorie e un pareggio.

Gasperini ha ricostruito la Dea facendo crescere il cambio generazionale sulle certezze dell’identità di gioco portata avanti in questi anni. Gasperini ha sempre più un ruolo di rilievo nella storia degli orobici avendo anche più spazio nella programmazione futura.

Gasperini ad inizio stagione ha dovuto iniziare un nuovo percorso con un baricentro generalmente più basso e un modo di attaccare dove è passato da una supremazia territoriale asfissiante a tanti calciatori dalle parti dell’area avversaria per finalizzare e manovrare in inferiorità numerica con passaggi lunghi, aggrappandosi a Lookman prima che partisse per la Coppa D’Africa e a Koopmeiners. Bravo l’olandese ad influenzare lo sviluppo del gioco in fase di possesso senza dimenticarsi del suo peso realizzativo.

Quanto studiato e fatto da Gasperini fino alla gara persa contro la Fiorentina non poteva essere nel DNA del mister, il più bravo sui prati verdi, al quale non è mai interessato il  contropiede per vincere. Per Gasperini per vincere bisogna fare altro tipo di calcio.

Operazione andata in porto e la Dea ha ritrovato il suo tocco di Magia con la crescita di CDK : De Ketelaere. L’esplosione del belga grazie al Gasp ha cambiato le carte in tavola tatticamente sulla trequarti alternando al bisogno l’utilizzo di una coppia di punte o di due calciatori alle spalle del centravanti.

Gasperini ancora non è riuscito a rivitalizzare Scamacca, un attaccante di fisico che dovrebbe essere più propenso a far salire i compagni a rimorchio per occupare meglio la trequarti avversaria e giocare di più nei pressi dell’area avversaria.

Gasperini per quanto riguarda le punte dopo la partenza di Zapata è stato anche sfortunato  non potendo sfruttare El Bilal Tourè come prima punta, subito infortunato pesantemente per via di una rottura dell’inserzione del retto femorale. I nuovi arrivati stanno ridando la linfa cercata  da Gasperini: Kolasinac con il suo fisico in difesa, Bakker con la corsa sulle fasce.

Gasperini ci ha messo qualche tempo in più ma con la società e lo scouting riesce sempre a trovare i giocatori che il tecnico lancia nell’orbita del calcio e delle plusvalenze. Altra forza bergamasca il vivaio. Mai dimenticarsi che la Dea ha un allenatore capace come pochi nel valorizzare i giovani e giocatori che ha a disposizione, un bonus oltre il contratto. 

L’ultima perla di Gasperini è De Ketelaere uscito dall’inferno del Diavolo rossonero, che gara dopo gara diventa una stella del campionato. Gioca con il 3-4-1-2 oppure con il 3-4-2-1. Contro la Lazio ha messo in campo una squadra senza prima punta per portare in giro i difensori avversari sul terreno di gioco.

Contro il Grifo se rientra Koopmeiners, Pasalic a centrocampo. Dovrebbe essere confermata la difesa viste l’assenza di Palomino con Scalvini, Djimsiti e Kolasinac; sulle corsie laterali Holm e Ruggeri; in panchina Zappacosta e De Roon sempre presente a centrocampo.  Unico ballottaggio davanti tra Scamacca e Miranchuk. Squalificato Ederson. Muriel lascerà l’Atalanta e a giorni andrà a giocare negli Stati Uniti ad Orlando.

Arbitra Colombo sezione di Como nato nell’ottobre del 1990. Arbitra dal 2006, Solo tre stagioni in Serie D, 3/4 in Serie C. Poi promosso nel 2021 alla Can A e B. Arbitro internazionale dal 2024.

È uno dei più promettenti fischietti a disposizione di Rocchi. Vanta 9 gare in Serie A, 2 in Serie B: in stagione pareggio del Genoa in casa del Bologna il 5 gennaio 2024, nessuna gara con l’Atalanta.

Primo assistente Berti di Prato, secondo assistente Rossi di Rovigo. Quarto uomo Prontera di Bologna, VAR Chiffi di Padova, AVAR Maresca di Napoli.

Diffidati Genoa: Sabelli, Retegui. Diffidati Atalanta: Zappacosta.