Partendo col dire che tra la nuova proprietà del Genoa e l’ex presidenza ci sono più contenziosi di mezzo, è bene provare a ricostruire la situazione. Non è facile e urgerebbe una nota del club, che per il momento non ha chiarito la situazione.

Di sicuro la situazione non è destinata a concludersi in tempi brevi essendo, per l’appunto, aperti più fronti.

Uno degli arbitrati riguarda l’estromissione di Preziosi dal CdA (le dimissioni arrivarono il 19 maggio 2022), dove era rimasto anche dopo la cessione del club (simbolicamente a un euro con accollo di tutti i debiti da parte della attuale proprietà, che ha già immesso – è bene ricordarlo – 110/112 milioni nelle casse rossoblu e ha recentemente ricevuto l’omologa del Tribunale per la ristrutturazione del debito). Su questo fronte il Genoa è ben disposto a risarcire l’ex presidente rossoblu per l’uscita dal Consiglio d’Amministrazione.

Altre questioni sul tavolo sono legate agli accordi presi in sede di cessione. Accordi legati soprattutto alla cessione di calciatori che erano stati acquisiti nella precedente gestione e che sono stati ceduti.

C’è poi l’azione di responsabilità intrapresa lo scorso maggio (e votata nell’assemblea di approvazione del bilancio 2022 con un solo voto contrario) nei confronti dei precedenti membri dell’organo amministrativo della società. Azione sulla quale si attendono sviluppi.

La questione legata alle quote in pegno è un altro capitolo ancora. Dare in pegno qualcosa è a garanzia del rispetto dell’accordo. Per fare un esempio attuale, il Genoa ha dato in pegno marchio e diritti di archivio per chiudere l’accordo con l’Agenzia delle Entrate l’accordo di ristrutturazione del debito. In ogni caso, prima di arrivare a questo epilogo si cercherà un accordo tra le due parti.

Riteniamo però che per chiarire la situazione al meglio sia necessaria una nota ufficiale del club.


Sassuolo-Genoa, i convocati rossoblu. Torna Strootman