In Germania, sul campo neutro di Leverkusen, l’Italia di Spalletti non poteva fare grandi calcoli. Non c’era la partita successiva da giocare e rifarsi, c’era solamente il presente: dentro o fuori dal prossimo Europeo, perciò bravi a conquistare l’Europeo 2024.

Gli Azzurri hanno dominato la prima ora di gioco, come sempre sprecando molto dentro l’area di rigore avversaria per la mancanza di un vero centravanti che non è stata risolta da Spalletti, anche perché nel campionato italiano manca un profilo del genere. A Spalletti e al Genoa manca Retegui, probabilmente l’unico con le caratteristiche volute dal Mister Campione d’Italia 2023.

La paura di un altro harakiri negli ultimi 30’ veleggiava dopo le due assenze consecutive ai Mondiali, anche se per arrivare al traguardo c’era la possibilità di giocare su due risultati.  Per gli ucraini l’unica vera occasione da gol è arrivata per un pasticcio tra Donnarumma e Di Lorenzo al quale ha rimediato con coraggio il portiere, anche capitano.

Clima da finale con gli ucraini nel giro di solo due mesi: a San Siro gli Azzurri non potevano sbagliare e hanno vinto per 2 a 1, a Leverkusen pareggiando hanno centrato la qualificazione europea.

La nazionale ucraina composta da molti giovani ha fatto vedere sotto la spinta dei propri tifosi lontani dalla guerra di essere una squadra organizzata, attrezzata, non una armata Brancaleone, come descritta da qualcuno, considerato che l’80% dei calciatori schierati gioca in Europa e una buona parte si sta giocando le qualificazioni in Champions ed Europa League.

Dopo un primo tempo di marca azzurra, solo qualche sussulto difensivo per incomprensione tra i centrali e gli esterni.

Nel secondo tempo il tecnico ucraino, effettuando le cinque sostituzioni, ha cercato la partita sporca e di fisico e gli Azzurri, che avevano nelle gambe anche la gara con la Macedonia di venerdì scorso, sono andati in apnea. Meno male che anche gli ucraini non brillano nelle prime punte.

È stata una battaglia di sofferenza con milioni di italiani davanti alla TV. Chiuderla subito sarebbe stata una chicca, ma le ultime due gare hanno dimostrato che gli Azzurri devono ancora guarire dagli strascichi del passato e solo la cura psicologica di Spalletti ha avuto effetto. Una battaglia di sofferenza davanti alla tv anche perché il cronista Rai ha visto un rigore sostituendo il VAR.

 È stata la partita giusta per gli Azzurri per tentare di fare un salto di qualità lasciando alle spalle il passato. Spalletti vorrebbe lavorare con più tranquillità, ma gli Azzurri saranno nuovamente convocati il 24 marzo 2024. Alla FIGC l’Europeo interessa poco: importante qualificarsi per non far saltare le poltrone.

A Spalletti il compito di trovare qualche nuovo centrale difensivo e una vera punta non solo che faccia gol, ma che sia pronta a partecipare al gioco delle mezzali e degli esterni che si inseriscono.

L’Italia funziona a centrocampo e sugli esterni, Di Marco e Chiesa, uomo partita fino a quando ha avuto fiato, hanno spaccato la partita nel primo tempo, mediani e centrocampisti sono all’altezza di dare un contributo importante anche al prossimo Europeo che si giocherà a giugno in Germania.

La partita con l’Ucraina è andata oltre le proprie capacità e farà innamorare nuovamente gli italiani della propria nazionale.