Altra partita per il Genoa nella quale partire subito con la sesta marcia. Altra partita sporca, in cui rompere subito la gara senza giocare mai con leggerezza.

Dopo dodici giornate di campionato si rischia di essere ripetitivi nelle domande da fare Gilardino in conferenza stampa perché il segreto del Genoa – e Gila lo ripete come un disco – partita dopo partita è il fatto di essere “tutti coinvolti”, quello che è mancato sull’isola sarda.

La gestione del gruppo funziona, non possono crescere e rimpicciolirsi le lodi per una gara non riuscita bene.  Cagliari è stato un incidente di percorso per gli errori in fase difensiva e per i gol mancati e non per la superiorità tecnica e tattica degli avversari.

Un Genoa maturo, compatto, organizzato ha messo in difficoltà squadre titolate giocando come vuole Gilardino. Contro l’Hellas occorre una squadra equilibrata e con vocazione offensiva  da parte di tutti. Il campionato è lungo,  difficile e oltre l’aspetto tecnico conterà  che tutti si sentano dentro il gruppo. È altrettanto chiaro che alcuni calciatori debbano dare di più alla squadra dopo dodici giornate di campionato con la loro qualità, ingaggiati in estate per fare la differenza. Sarà la duttilità a fare la differenza e tutti i 16 che giocheranno dovranno essere dentro la gara per i 100 minuti di gioco, con la voglia di vincere.

Iniziare con il Verona con la voglia di sbloccare subito la partita, voglia di spingere subito sull’acceleratore. Servirà poco la pazienza. Servirà la voglia di rompere subito la gara anche con il gol di quelli davanti che potrebbe sbloccarli.

Il Genoa e Gilardino nelle undici giornate giocate hanno sempre provato e  trovato le giuste  soluzioni contro qualsiasi avversario. Ultimamente è cambiato poco la squadra tatticamente in difesa e  nel cuore del gioco, abbastanza sulle corsie laterali e nel ruolo di prima punta:  “nei” calcistici preventivati alla  fine del calciomercato.

Domani sera occorreranno palle, cuore e cervello per confermare che l’inciampo sardo non è stato vero. Il Vecchio Balordo può essere criticato per tutto, ma certo non per impegno e prestazione. Semmai si configura come una squadra tradita dalla sterilità offensiva e dal gol. Gilardino del resto le ha provate tutte sia a livello tattico sia a livello di rotazione di uomini prima e durante le gare, ma i gol dei centravanti mancano e quando hanno le occasioni, anche facili, le sprecano. Ad Ekuban e Puscas manca da morire il gol.

Può cambiare la situazione se in una partita se tutti dentro e fuori dal campo saranno Balilla, senza  tirare “pietre”, ma tiri verso la porta avversaria. Per farlo, spinti dal pubblico, dovranno entrare in tanti nell’area dell’Hellas. Gila basta vederlo in panchina mai seduto in piedi predica a voce e con le mani chiedendo più uomini in avanti.

Sempre a domani per formazione e modulo. Alla conferenza fra poche ore per capire se hanno recuperato Bani e Jagiello.  

Crollo  verticale del Verona dopo la quarta giornata di campionato dopo aver vinto le prime due e pareggiato con il Bologna alla quarta: sei le sconfitte consecutive dalla quinta giornata. La sconfitta casalinga col Monza è pesante e il solo moto di orgoglio di inizio ripresa con un tiro verso la porta brianzola non può bastare.

Il centrocampo dell’ Hellas contro i brianzoli è sempre stato in balia di quello avve rsario.Baroni contro Palladino ha provato anche Lazovic centrocampista lasciando sula corsia sinistra una autostrada.

Cinque sconfitte consecutive, due punti nelle ultime 9 giornate con solamente due reti realizzate. Baroni non è riuscito a trovare la soluzione: undici formazioni diverse. Gli è rimasto solamente da chiedere scusa ai tifosi al termine della gara con il Monza.

Mister Baroni accusato di far giocare troppi calciatori fuori ruolo. L’Hellas Verona ha adottato nelle  11 giornate di campionato (fino alla nona) il 3-4-1-2 o 3-4-2-1; nelle ultime due gare il 3-5-2, anche se Baroni ha nelle sue corde il 4-3-33 di Lecce, che in questa settimana di ritiro ha rispolverato.

Dal calciomercato sono arrivati Saponara, Mboula, Bonazzoli , Folorunsho, Serdar, ma sono usciti calciatori importanti come Veloso e Tameze su tutti oltre Verdi, Lasagna, Ceccherini e Depaoli.

Prima del termine del calciomercato il tecnico alla società ha chiesto di non far partire il difensor Hien e il centrocampista Ngonge per riproporre il suo 4-3-3 solido dietro e determinato davanti, ma difficilmente è stato provato. Contro il Monza, è accusato di  aver smantellato il centrocampo di corsa e fisico di Hongla, Duda e Serdar con Folorunsho, Duda Lazovic subito nelle grinfie dei brianzoli. Ecco allora Pessina e Colpani liberi di fare gioco a tutto campo. A Baroni è mancato nelle 11 giornate giocate l’acquisto di diamante: Saponara.

Come gioca l’Hellas:  cerca di partire da dietro in modo più elaborato quando in campo non ha la torre Djuric, con il gigante bosniaco quasi 2 metri  d’altezza, il calciatore responsabilizzato dal Mister per calibrare il lancio è stato Dawidowicz,  pronto a giocare il pallone  con la transizione  lunga  o per verticalizzare cerando di saltare la prima linea di pressione avversaria. Lo stesso Dawidowicz sarà assente contro il Gena per problema muscolare.

Baroni avrà le sue colpe, perché ha accettato l’ingaggio, la società è in disarmo da tre anni  e sta trattando la cessione di Joelinton tramite una una holding inglese. Oltre le uscite  nell’ultimo calciomercato in quello precedente sono usciti Tameze, Caprari, Simeone, Barak, Zaccagni, mai sostituiti adeguatamente, tutti giocatori arrivati con Omar Milanetto che dopo la loro partenza ha dato le dimissioni dal suo ruolo di capo scout, sempre  alla ricerca di calciatori da acquistare con pochi euro ma di rendimento.

Gli assenti gialloblu domani: Davidowicz in difesa, l’ex Lazovic e Cabal, difensore colombiano 21 anni di fisico e 187 centimetri di altezza. ormazione e modulo a domani sera. Diffidati  Genoa De Winter e Malinovskuy. Diffidati Hellas Verona: Faraoni e Magnani.

Arbitra Orsato sezione di Schio l’internazionale, martedì scorso in campo per Stella Rossa-Lipsia. È il  migliore con la voglia di andare all’Europeo, lui ci andrà sicuramente rispetto agli azzurri. Con il Genoa l’ultima diretta in questa stagione, 28 settembre, la vittoria di 4 a 1 contro la Roma. Il Verona la  scorsa stagione la gara casalinga persa per 6 a 0  con l’Inter.

Primo assistente Cecconi (Empoli), secondo assistente Rossi (Spezia), quarto uomo Manganiello (Pinerolo). Var Gariglio (Pinerolo), AVAR Guida (Torre Annunziata).


Nazionali Genoa, Malinovskyi convocato dall’Ucraina