È stato il Genoa la prima formazione professionista ad arrivare in Alto Adige. Da lunedì a Moena, Gilardino si è messo subito al lavoro con il suo staff su un campo messo a lucido. Adiacente alla struttura dove si svolgono gli allenamenti è stata allestita anche una bella area di accoglienza per tifosi che nei primi giorni sono arrivati anche dalle zone limitrofe, in particolare quelli di Merano che hanno fatto troneggiare il loro striscione come in tutte le gare del Vecchio Balordo.

Per i 777 Gilardino sarà allenatore come sempre con idee di calcio, ma allargate anche al calciomercato in entrata e in uscita. Non è un passaggio in tutte le squadre quello di responsabilizzare l’allenatore come succede all’estero cambiando i processi decisionali.

Gilardino non chiederà il giocatore per nome e cognome, non farà lo scouting, ma avrà domandato quello che gli serve per ottimizzare il suo gioco in Serie A. Il gruppo è a ranghi ridotti, i nazionali o sono già rientrati – o rientreranno nei prossimi giorni – per le vacanze extra post nazionali.

Ci sono giovani e meno giovani sotto esame a Moena anche se una buona parte di quelli saliti in Val di Fassa è già stata valutata nello scorso campionato. I nomi e cognomi li conosciamo: a meno che che la Serie A non esalti le loro capacità, sono operazioni da valutare considerata la poca confidenza fatta vedere con i fondamentali del calcio.

Sotto esame Melegoni rientrato dopo l’esperienza all’estero, poco conosciuto e monitorato da Gilardino e lo staff. Sotto esame anche Biraschi col quale Gilardino non ha incrociato i tacchetti nella sua avventura da bomber al Pio Signorini per questione di pochi anni. Biraschi tatticamente e tecnicamente potrebbe avere un vantaggio nel prossimo gioco genoano: aver giocato nella difesa a tre con Juric, con buoni risultati, e avere più di cento gare in Serie A. Dopo la mancanza atavica da anni di esterni si è adattato a coprire la  corsia  laterale destra  perdendo le sue prerogative calcistiche di difensore.

Altra rifinitura di esame per Matturro dopo essere stato un leader nel Mondiale Under 20 giocato in Argentina. All’appello manca Boci e il motivo ad oggi non è conosciuto. Occhi puntati su Martin, l’unica novità con il portiere Leali.

Gilardino in questa prima settimana di ritiro non darà una sforbiciata al passato e aprirà al nuovo Genoa. L’assetto rossoblù è in via di definizione, il fronte mercato è più che aperto.

Di certo per Gilardino e la società è una sorta di anno zero meno difficile di altre squadre, non solo per quelle promosse, perché la gestione societaria appare in sintonia con il tecnico. Tutto lo  staff confermato è altro motivo di buon lavoro.

Gli stimoli non mancheranno per nessuno. La promozione e le modalità con cui è stata raggiunta non sono state dimenticate da nessuno. Gilardino, i 777, i dirigenti di Pegli sono entrati nel cuore della tifoseria.

Il problema, se così si può definire, sono le caselle del calciomercato da riempire e da svuotare. I fari del direttore sportivo sono puntati, le piste più calde monitorate  sono state approcciate e in via di definizione. Gli accordi ormai si chiudono non più tra società, di mezzo ci sono i procuratori e gli agenti.

Il problema delle caselle da riempire e da svuotare non è comunque solo del Genoa. Basta controllare le rose che sono tutte in ritiro per sincerarsi che sono vicine a quelle della scorsa stagione. Gilardino in questi primi giorni di ritiro studierà e si confronterà con lo staff con l’aggiunta di un personaggio in più Dainelli altro signore in campo e fuori.

Curiosità nel vedere prossimamente la preparazione estiva di Gilardino. Keep calm per calciomercato e abbonamenti. La pazienza in questo momento è l’unica veste che il Vecchio Balordo lascia ai suoi tifosi che alla fine non saranno nudi.