Ventisettesima giornata, turno infrasettimanale iniziato martedì con risultati a sorpresa: il Pisa che vince a Parma, il Cosenza che ribalta la Reggina. Poi un mercoledì da leoni solo per l’Ascoli che vince a Modena e il Südtirol che trova i tre punti a Benevento essendo l’unica squadra che sfrutta le uniche occasioni da gol create.

Tanta illusione in questa Serie B, la gara sarà ancora lunga, undici giornate da giocare e continueranno gli andirivieni alle spalle del Vecchio Balordo. Tanta illusione con il contributo dei titoli dei giornali locali e nazionali, che vengono fatti non dagli estensori degli articoli, che probabilmente non vengono neanche letti: titoli da locandine da esporre fuori dalle edicole.

In zona playoff c’è il Cagliari, che supera il Parma con le tre neopromosse avanti, ma sono inseguite da quattro squadre a tre punti. In zona rossa solo il Cosenza, avanza la Spal ultima in classifica, Venezia e Benevento in zona playout. Niente da fare: la continuità di risultati non esiste in B, eccetto per il Genoa.

Le squadre che si giocano i playoff – qualcuna aspira anche alla promozione diretta – hanno due o tre giocatori al massimo di buona tecnica, ma gli altri sono di categoria e la continuità di risultati non può esserci. Vincono di più fuori casa che in casa. È un problema di tutti fare gol e giocare tra le mura amiche essendo difficile abbattere i catenacci avversari pur giocando e attaccando con buona intensità. Altra giornata no del VAR e degli arbitri che annullano gol pesant , il più clamoroso – senza averne diritto – quello annullato al Venezia a Bari.

Parma-Pisa 0 a 1. Imbarazzante non solo l’altalena di risultati, ma anche di prestazioni in casa del Parma targato Pecchia. Il Pisa ha aspettato dimostrando saggezza e pazienza, poi ha fatto fuori i ducali con due/tre tiri in porta al massimo. Spocchiosi i ducali che hanno  fatto la partita, mai tirando in porta e cullandosi ancora nella vittoria in casa del Frosinone. Pecchia non avrà fatto analisi accorgendosi che non era vera gloria contro i ciociari. Il Pisa risale la classifica senza illudersi perché, in casa, le ciambelle non riescono sempre col buco. In trasferta tutto è più facile vincendo e pareggiando dall’arrivo del tecnico D’ Angelo in panchina, mentre in casa sono arrivate le sconfitte con Südtirol e Cittadella.

Cosenza-Reggina 2 a 1. Da non crederci per i tifosi del Marulla che al novantesimo minuto contestavano infuriati. In due minuti, dal 90’ al 92′ di gioco, i Lupi hanno sbranato Pippo Inzaghi e compagnia. La Reggina pensava che con l’unico tiro in porta e con l’unico gol del primo tempo avesse chiuso la partita, dimenticandosi che arrivava al Nord della Calabria dopo 4 sconfitte in cinque gare. Inzaghi a fine gara ha dichiarato: “siamo ancora quarti e il nostro obiettivo ora sono i playoff“.

Palermo-Ternana 0 a 0. Un pareggio ad occhiali che potrebbe stare stretto agli umbri viste le occasioni cercate, trovate e mancate. Lucarelli riparte con un punto in Sicilia e maledirà le parate decisive di Pigliacelli, il portiere rosanero, anche se il portiere delle Fere ha salvato il risultato nel finale. Primo tempo ternano, in particolare sui calci da fermo,  secondo tempo che ha sorriso al Palermo, tornato in campo e non rimasto nello spogliatoio come ad inizio gara. Pareggio che potrebbe essere giusto grazie ai due portieri, i migliori in campo.

Cittadella-Brescia 0 a 0. È stata tanto brutta la partita. Un brodino per le rondinelle e un galleggiamento nella zona di mezzo della classifica per il Cittadella.

Benevento-Südtirol 0 a 2. Sprofonda il Benevento anche con Stellone in panchina. Il Südtirol macina punti, altro che con il corto muso, ma solo con il muso. Conquistata la settima vittoria in trasferta con tre tiri e due gol. Complimenti a Bisoli che continuerà ad essere la mina vagante.

Modena-Ascoli 0 a 1. I canarini tornano dentro la gabbia con il pareggio illusorio contro il Genoa perdendo a Reggio Calabria e in casa contro l’Ascoli, che Breda ha portato alle porte dei playoff con 10 punti in 4 gare e zero gol subiti. Domenica aspetta il Bari per entrarci.

Perugia-Como 0 a 0. Partita senza gol, Castori muove la classifica ma non sorpassa il Como. Poche le occasioni da una parte e dall’altra, ma i lariani non son stati a guardare.

Bari-Venezia 1 a 0. Vincono i Galletti, ma ad uscire a testa alta dal San Nicola sono stati i  veneziani. I titoli per il Bari “come un treno” solo per come hanno festeggiato il gol all’antica. I lagunari meritavamo il pareggio non solo per il gol annullato che l’arbitro Massimi di Termoli aveva giudicato bene, ma il VAR Guida di Torre Annunziata ha voluto annullare contro il protocollo segnalando una manata accaduta sulla trequarti e giudicata bene dal giovane direttore vicino all’azione. Un treno accelerato dei baresi sul campo che dovrà fare qualcosa di più ad Ascoli domenica pomeriggio.

Spal-Frosinone 0 a 2. Il Frosinone si rialza a Ferrara e ritorna a 11 punti sopra la seconda in classifica. I ciociari alla diciottesima gara vinta inguaiano la Spal di Oddo che manda in campo anche Pepito Rossi. Sul piano del gioco gli estensi provano a crescere, giocando a viso aperto contro la capolista che ha fatto risultato in modo utilitaristico. L’arbitro Meraviglia di Pistoia non è stato splendido con gli spallini annullando il gol del pareggio per un millimetrico fuorigioco che neanche il VAR ha certificato con certezza.

Cagliari-Genoa 0 a 0. Il Cagliari e Ranieri volevano tutto, invece si ritrovano con il bicchiere mezzo vuoto. Quello del Genoa non è un quarto pieno, ma tre quarti pieno se le analisi delle gare sono fatte nei quasi 100’ di gioco: tre sono state le occasioni da gol dei GrifoniQuante del Cagliari? Nessuna. Prima di ogni gara mezza Serie B gufa il Genoa, Gilardino  invece va dritto sulla propria strada, quella giusta, facendo punti anche sofferti e meritati  per fare in ogni giornata di campionato un salto in avanti. Ora deve mettere in fila delle vittorie che possano dare un’accelerata già alle Idi di Marzo.