Ai microfoni di Numero Diez i rossoblu Federico Accornero e Andrea Palella si sono raccontati, in un’intervista che è disponibile integralmente in video all’interno della app di Numero Diez. “Arrivavamo da una stagione non positiva e Gilardino, fin dal primo giorno, è entrato nel gruppo e ci ha aiutato a risorgere da una situazione delicata. Il mister è veramente bravissimo” ha dichiarato Accornero. “Credo sia stato bravo a farci esprimere al meglio con le nostre caratteristiche. Noi, invece, a fare gruppo sin da subito e a farci valere in campo” ha proseguito Palella.

Entrambi hanno poi parlato del nuovo tecnico Agostini, che ha dato seguito anche al percorso positivo in Coppa Italia Primavera con le vittorie su Sassuolo e Torino. “Noi cerchiamo di non crearci aspettative, pensiamo partita dopo partita. Però abbiamo ambizioni importanti, poiché arriviamo da un campionato che, a parere nostro, non ci appartiene. Per quanto riguarda mister Agostini, si è calato benissimo nella parte e ci sta aiutando tantissimo“.

Si passa poi dalla convocazione di Palella in prima squadra per Genoa-Frosinone (“è stato molto emozionante: io gioco nel Genoa da quando ho 8 anni, quindi poter anche solo entrare nello spogliatoio della prima squadra è un onore per me. Erano tutti concentrati, giocavamo contro la prima in classifica”) alle aspettative di Federico Accornero, che è nato e cresciuto a Genova e, oltre che giocatore, del Genoa è anche tifoso. “Se succederà, esordire con la maglia del Genoa sarà un’emozione incredibile. È il mio sogno fin da bambino“.

E dopo aver spiegato di ispirarsi chi a Declan Rice (Palella) chi a Gudmundsson e Aramu (Accornero), si parla di un altro tema importante: il momento difficile del calcio italiano, dove faticano a trovare spazio ai giovani. “A parer mio bisognerebbe dare più spazio ai giovani, anche concedendogli tempo di sbagliare” risponde Accornero.La penso come Federico, è una questione di fiducia e di concedere degli errori, perchè sono le nostre prime esperienze“. Entrambi, azzurri da anni e nel giro della Nazionale, parlano della loro esperienza a Coverciano e nelle Under.” È sempre un privilegio vestire la maglia azzurra. Noi veniamo convocati quasi sempre da ormai 4 anni, sono esperienze magnifiche”.


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