Al termine della sfida contro il Frosinone, Alberto Gilardino – alla seconda vittoria in tre partite sulla panchina del Grifone – ha parlato dalla sala stampa dello stadio Luigi Ferraris. Di seguito le parole dell’allenatore del Genoa.

Con questi sette punti in tre partite hai fatto un bel regalo ai tifosi e, per te, una conferma del fatto che starai sulla panchina del Genoa 

“Questo non lo so, dovreste chiedere alla società. È una vittoria importante, lo è stato contro il Sudtirol, poi abbiamo fatto un punto importante ad Ascoli. Merito di questi ragazzi, io e lo staff tecnico cerchiamo di metterli nelle condizioni migliori per potersi esprimere. Anche stasera i ragazzi hanno dato tutto, abbiamo lavorato molto bene sulle seconde palle, abbiamo saputo soffrire quando c’era da soffrire, siamo ripartiti quando c’è stato modi di ripartire, abbiamo fatto gol e creato. È un Genoa in crescita”.

Ritorno al 4-2-3-1? Abbiamo lavorato su questo modulo questa settimana, credo si debba essere molto flessibili tatticamente e questa squadra può esserlo in alcuni momenti della gara o a inizio partita. I ragazzi sono stati bravi i a lavorare con entrambi i moduli, sia quando ci siamo messi a due sia poco dopo; i ragazzi sono stati bravi in fase difensiva ad accorciare. È arrivata una grande vittoria”.

Oggi avete creato solo problemi al Frosinone sui calci piazzati, vincendo la partita con un piazzato 

“Sono contento perché in questi giorni io e lo staff abbiamo cercato di lavorare sulle palle inattive a livello mentale. Abbiamo giocatori che saltano bene, quando c’è da offendere e da difendere bisogna essere degli animali. Oggi siamo stati bravi, dobbiamo lavorare e migliorare e i giorni della settimana ci permetteranno di crescere”.

Sei punti dal Frosinone e quattro punti dalle altre squadre. Quanto è è importante mentalmente per chiudere bene l’anno questo?

“La vittoria di questa sera è stata importante per tanti motivi, per dare continuità di prestazione e atteggiamento. I nostri tifosi sono stati meravigliosi anche stasera, una cornice di pubblico incredibile. La vittoria era il giusto premio per tutti e così è stato, ora c’è da rifiatare qualche giorno e poi bisogna pensare al Bari: una squadra di qualità e in crescita. C’è da lavorare”.

Terza partita senza subire gol, il Genoa prima sembrava perso nella fase difensiva

“Il merito è di tutti, siamo stati bravi. Sapevamo saremmo andati a incontrare attaccanti rapidi sull’esterno, attaccanti di gamba. Abbiamo lavorato bene con tutti i difensori – Bani, Dravidian, Sabello ed Hefti -, anche Strootman è stato bravo a togliere le linee di passaggio”.

Chi ha indicato in panchina quando ha fatto gol?

“Stavo chiedendo a un collaboratore alcune situazioni, adesso che sono dall’altra parte vivo le partite molto concentrato e all’interno della gara. Le emozioni le sprigiono a fine gara, sono molto felice”.

Hai la bacchetta magica? Anche la Primavera ha chiuso bene, squadra sulla quale hai lavorato tantissimo 

“Ho portato Palella perché avevamo Badelj con qualche linea di febbre, sono contento per quello che è stato costruito in Primavera da agosto in poi. Stanno facendo un grande lavoro, sono contento di questo. È stato un giusto premio convocare Boci, Lipani e Palella, è giusto guardare ai giovani che ci sono”.

Sul Frosinone:

“Il Frosinone, se è in quella posizione, è perché sta esprimendo dei valori come collettivo, singoli; ha davanti giocatori di attacco alla profondità, geometrie in mezzo al campo”.

Come ho fatto a rivitalizzare Gudmundsson? Il lavoro in settimana, cercare di stimolarlo a livello motivazionale. Tutta la squadra ha fatto una partita importante, sono stati sempre dentro la gara, vivaci, lucidi nelle scelte, cattivi e determinati sulle seconde palle e sui duelli. Quando hai un atteggiamento del genere il Genoa può giocare contro tutti”