La Befana per il Genoa deve arrivare di pomeriggio, non potrà avere le scarpe rotte e dovrà essere vestita di rossoblu a quarti. Il mese di Gennaio 2022 sarà centrale: 4 partite contro Sassuolo, Spezia, Fiorentina e Udinese che dovranno indicare la strada per la salvezza.

Dentro la calza della Befana i Genoani non vogliono più vedere carbone così come Sheva, anche se dal calciomercato di riparazione  si aspettavano qualcosa di più rispetto a quello fatto, dimenticandosi talvolta quanto è difficile operare  nel mercato di riparazione.

Spors ha fatto vedere di andare per la sua strada, quella che conosce meglio e per la quale  è stato ingaggiato, ossia la ricerca di probabili talenti Under 25 lasciando da parte svincolati o reduci da infortuni importanti da poco tempo. Spors sta lavorando per permettere a Sheva di fare il suo gioco preferito, il 4-3-3 o il 4-1-4-1.

La parola d’ordine sarà sempre equilibrio studiando l’avversario, squadra compatta particolarmente abile nel difendersi,  pressando bassa per poi colpire in contropiede. Operazione che sarà difficile vedere già contro il Sassuolo mancando chi salta l’uomo davanti.

Il calciomercato del Genoa è su questa strada. Hefti arrivato dalla Svizzera, terzino destro che dovrà fare bene il compito di proiettarsi in avanti, e Østigard, un altro Vanheusden con qualche partita in più in Inghilterra, bravo di testa e anche discreto in impostazione come visto nelle gare giocate in Premier League con il Brighton.

Per giocare con il 4-3-3 a Sheva occorre un centrale difensivo pronto nell’impostazione, quasi un mediano. Qualche prova si è vista anche negli allenamenti, con quella difesa a Begato che ha visto Sturaro schierato in quella posizione da Tassotti. Peccato che il Matuziano sia squalificato domani.

A Sassuolo non ci saranno ali o esterni offensivi, per adesso ancora nel computer e negli algoritmi di Spors, per volontà di trattenerli a scaldare panchine in altre squadre o, in qualche altro caso, con il biglietto aereo per l’Italia in tasca ma spaventati dal misurarsi nuovamente con il campionato italiano. Si veda Younes.

Sheva e Tassotti contro gli emiliani potrebbero tirare fuori dal loro cilindro, oltre al 4-1-4-1, anche il sistema a freccia, 1-4-5-1, con una sola punta affiancata nelle azioni di attacco da almeno due calciatori: i candidati potrebbero essere Melegoni e Portanova.

Probabilmente al Mapei si rivedrà il 3-5-2 che non potrà rifugiarsi nel 5-4-0. Per salvarsi oltre difendersi bene, operazione masticata bene dall’arrivo del Pallone D’Oro al di là degli errori singoli, bisognerà tirare nella porta avversaria e fare anche gol.

La formazione a domani. Abbondanza in difesa con i nuovi arrivati pronti a giocare. Il grande dubbio è chi giocherà con Badelj e Portanova a centrocampo: una scelta potrebbe essere Cambiaso con un ritorno al passato da centrocampista, almeno che le vacanze natalizie non abbiano fatto bene a Hernani e Tourè.

In attacco il solito dubbio Ekuban o Pandev, con Caicedo e Fares rientrati in gruppo. Pronti per giocare uno spezzone di gara?

Nel Sassuolo, Dionisi, tecnico arrivato dalla promozione dell’Empoli lo scorso anno in Serie A, non è riuscito ad entrare o seguire il solco di De Zerbi. Il tecnico al debutto in Serie A avrebbe voluto continuare con il suo modulo preferito, il 4-3-2-1, con la rosa a disposizione invece nelle 19 gare giocate ha giostrato sul 4-3-3 finché non ha scoperto Scamacca e virando finalmente sul 4-2-3-1, spostando Raspadori alle sue spalle. Contro il Genoa non ci saranno Boga, trasferito all’Atalanta in volo con Traorè per il Camerun. In dubbio Djuricic alle prese con problema muscolare.

Nessuna differenza tra Dionisi e De Zerbi, c’è stata solo nel possesso pallone. Gli emiliani sono tra le prime dieci squadre europee  e primi in Italia.

Nel girone di andata del campionato 2021/22 il Sassuolo ha battuto fuori casa Juventus e Milan e in casa il Napoli, facendo rivedere la squadra dello scorso anno che piaceva agli esteti. Come sempre, però, è venuto meno nelle altre gare.

La foto è la classifica: 24 punti frutto di 6 vittorie, 6 pareggi e 7 sconfitte, con 30 gol fatti e 31 subiti. Il difetto dell’era De Zerbi non è sparito, ovvero sia la debolezza della difesa dovuta all’atteggiamento tattico e alla differenza rispetto agli avanti nella qualità degli interpreti.

Il punto di forza del Sassuolo nel girone di andata sono stati Berardi, il capitano negli uno contro uno oltre saltare l’avversario si propone per il tiro  giro, e Djuricic,libero di muoversi in mezzo al campo, che gli hanno dato la possibilità di cambiare strategia del gioco offensivo grazie ai cambi, in particolare Scamacca per Raspadori e viceversa, fino all’esplosione dell’ex Genoa. Il tutto senza dimenticarsi di Frattesi che ha fatto dimenticare la vendita di Locatelli.

Il punto di debolezza la difesa, anche se i centrali sono bravi, oltre al non chiudere le gare e soffrire nei momenti clou delle partite, ribaltando il gioco in difficoltà quando si stringono sul pallone.

Per le formazioni a domani, per il Sassuolo anche oggi con la lista dei convocati  considerato che ancora si conosce solo il nome di due positivi su quattro (Goldaniga e Peluso).

Molte formazioni le farà Mister Covid prima del fischio di inizio delle gare domani alle 12.30 quando i positivi potrebbero avvicinarsi all’ordine delle centinaia. A questo punto bisogna chiedersi perché la FIGC non ha sospeso le prime due gare del girone di ritorno come è successo in Serie B. Perché non ci sono spazi.

Padre padrone UEFA non vuole perché a giugno dal primo giorno l’Italia di Mancini dovrà giocare  5 partite in 15 giorni con la Finalissima di Londra contro l’Argentina e la Conference League: bancomat di diritti televisivi e di botteghino per l’organo di governo del calcio in Europa che deve rifarsi dalla pandemia 2020.

Il calcio europeo e mondiale alla Charlot in “Tempi moderni” non porterà da nessuna parte, ma solo all’assuefazione di vedere pallone, eccetto coloro che soffrono di dipendenza.

Senza pallone e senza arbitro non si gioca. Il direttore di gara di Sassuolo-Genoa è Manganiello di Pinerolo, classe 1981, analista finanziario. Nelle sue  67 gare dirette in Serie A, la prima nel campionato 2013/2014, troppe gare sono state anonime. Cinque le gare dirette nel girone di andata, con zero rigori e un espulso.

Con il Sassuolo 8 gare (3 vinte, 4 pareggi, 1 sconfitta); con il Genoa 6 gare (2 vittorie, 2 pareggi, 2 sconfitte).

Primo assistente Di Vuolo (Castellamare), secondo Massara (Reggio Calabria), quarto uomo Dionisi (L’Aquila), VAR Mazzoleni (Bergamo), AVAR Peretti (Verona).