La diciottesima giornata, meno uno al giro di boa, ha già certificato l’Inter Campione d’Inverno. I colpi di Mourinho e la Roma in casa della Dea, quello di Spalletti in casa del Diavolo, la rinascita della Lazio e Juventus sulle ceneri di Genoa e Bologna, la vittoria sonante dell’Udinese in casa del Cagliari.

Fuori dal campo la Lega che vota unanimemente per dare la proroga alla Salernitana di continuare l’agonia in Serie A. Senza Salernitana, meno diritti TV. Gongola Lotito se domani il Consiglio della FIGC confermerà questa proroga. Se arriverà fino a maggio, con finta vendita si prenderà il paracadute di 10 milioni di euro per la caduta in Serie B per  diventare dopo nuovamente padrone con due squadre, una in A e l’altra in B.

Si è giocata la Coppa Italia che come sempre ha fatto felici i più potenti. Quando grandi squadre e piccole inizieranno a giocare insieme ad agosto? La procura federale della FIGC ha archiviato il caso “Suarez” e il finto esame di Perugia. Tanto casino per nulla.

Aguero dice basta con il calcio per il mal di cuore. Zenga va ad allenare in Brasile al Flamengo. Coppa d’Africa del prossimo gennaio allarma tutte le squadre D’Europa e i club non manderanno calciatori. Una prima donna di Livorno, Maria Sole, ha arbitrato una partita di Coppa Italia, Cagliari-Cittadella. Rischio stop della Premier per il Covid. Mancini e gli Azzurri si giocheranno la qualificazione della Nations League contro Germania, Inghilterra e Ungheria.

Lazio-Genoa al Venerdì finisce 3 a 1. Sheva rimette in carreggiata Sarri che a fine gare lo ha abbracciato a lungo. Il Grifone non è mai riuscito a dare fastidio all’Aquila anche senza Immobile e Luis Alberto in panchina. Adesso il Vecchio Balordo per non sprofondare nell’anonimato in fondo alla classifica ha bisogno della vera rinascita annunciata da subito.

Salernitana-Inter 0 a 5. Dominio totale del Biscione che non ha strisciato, ma volato per espugnare l‘Arechi. Inzaghi ha misurato il muro dei cento gol nel 2021 per festeggiare il titolo di Campione d’Inverno.

Atalanta-Roma 1 a 4.  Colpo grosso dello Special One in casa di Gasperini. La zampata di Mou interrompere l’astinenza di vittorie con le squadre dell’alta classifica. Catenaccio e contropiede per abbattere il più bel gioco d’Italia di Gasperini. Dea non apparsa in controllo della gara dopo sei vittorie consecutive come la Lupa.

Cagliari-Udinese 0 a 4. Crolla il terreno sardo sotto i piedi Mazzarri a rischio di farsi il Natale da licenziato. Festa dell’Udinese che senza Gotti in panchina è ripartita.

Bologna-Juventus 0 a 2. La Signora e Allegri rivedono la luce e l’Europa anche nella nebbia del  Dall’Ara . Mihajlovic mastica amaro: i suoi non hanno giocato male ma difficilmente hanno inquadrato la porta bianconera.

Milan-Napoli 0 a 1. Regalo di Natale del Diavolo all’Inter nella gara dei grandi assenti da una parte e dall’altra. Colpo del Napoli in una gara gestita bene, la pressione alta per non fare arrivare palloni a Ibra ha funzionato bene. Si leccano le ferite Pioli e Spalletti dopo aver dominato in coppia il campionato fino all’undicesima giornata. Nelle restanti 7 gare hanno perso 11 e  14 punti dall’Inter.

Fiorentina-Sassuolo 2 a 2. Rimonta della Viola che in 10 si è accontentata del pareggio. Scamacca sempre più azzurro di Mancini che non dovrà cercare extra italiani per fare gol.  Vlahovic con il 16° gol in 18 gare ha eguagliato Luca Toni tra i gigliati e con 33 reti nell’anno solare Ronaldo. Sassuolo preso a pallonate, ma in contropiede ha punito la altezzosità di Italiano di voler giocare solo davanti.

Spezia-Empoli 1 a 1. La gara delle autoreti che permette a Thiago Motta di salire a +3 dalla zona rossa e non permette ad Andreazzoli di continuare a mantenere l’ottavo posto in classifica.

Torino-Verona 1 a 0. Il Toro sorprende il Verona e si prende i tre punti per la zona centrale della classifica. Verona in 10 uomini per colpa del VAR che ha visto il fallo da ultimo uomo di Magnani con il solito Fabbri che lo aveva solo ammonito. Juric fa il gol e dopo amministra bene la gara.

Sampdoria-Venezia 1 a 1. Gol lampo di Gabbiadini, ma i lagunari non mollano mai e pareggiano in zona Cesarini. Un punto per uno fa bene ad entrambe le squadre con Samp a +9 dalla zona rossa e Venezia a +7.

Varicocele – con ragione – per Gasperini e Pioli per questione non di millimetri di fuorigioco ma di partecipazione passiva all’azione. Colpa del VAR o del Direttore di gara?