Genoa Benevento partita da vincere da parte del Vecchio Balordo. Si è ripetuta la gara del girone di andata prima dell’arrivo di Ballardini con uguali errori rossoblù a quarti. Fra le sei squadre in odore di salvezza attualmente la squadra di Pippo Inzaghi è la meno attrezzata.

Tutto questo hanno dimostrato ieri sera gli Stregoni al Ferraris dopo un inizio brillante con due reti che hanno spaventato i genoani visti i buchi difensivi salvati dalle intuizioni del campione conclamato nel gruppo, Pandev, nella storia del Grifone e della Serie A con le sue 150 presenze rossoblu e i suoi 100 gol realizzati, pronto ad approfittare degli errori difensivi campani non per tattica ma per tecnica individuale.

Via Via gli uomini di Ballardini si sono ripresi in difesa sempre timorosi del contropiede avversario, già sbandati dopo il primo gol e il secondo con un terzo rischiavano il naufragio.

Ballardini dalla panchina si agitava, gesticolava e per uscire dalla sindrome del passaggio lungo del portiere Montipò ordinava di non dare subito il pallone a Destro e Pandev per le ripartenze onde evitare di trovare la difesa genoana scoperta.

Ripreso il filo del gioco, da parte del Genoa e dei giocatori rossoblù, pur prendendo d’assedio la difesa campana, non solo Ballardini, ci si aspettava una maggior prontezza nel concludere e regolarmente è rimasto allo stato di desiderio considerato che il portiere stregone non ha dovuto fare parate. Solo una in 90′ su tiro di Badelj nel secondo tempo da fuori area.

Ballardini contro il Benevento non ha trovato gli ingredienti della serie che lo ha portato a fare punti. Qualcosa s’è inceppato quando Balla, visti i risultati e la classifica, ha cercato di alzare i contenuti. Nulla di impossibile. Il Vecchio Balordo ha fatto i risultati perché reggeva schemi difficili facendo un breviario quotidiano da trasportare in tutte le gare giocate.

La mescolanza di tecnica, di corsa e di gestione degli spazi contro il Benevento sono però mancati. Bisognava giocare bene il pallone e velocemente capendo nel minor tempo possibile dove mettere il pallone: il palleggio elementare non poteva fruttare quando gli avversari serravano le linee. I piedi buoni genoani sono mancati e in pochi hanno un controllo perfetto e possono correre rapidamente con il pallone tra i piedi. Per  gestione degli spazi Ballardini non intende il catenaccio ma l’intelligenza del gioco, cioè un adattamento alla partita e agli avversari da parte di coloro che ne hanno la facoltà e contro le Streghe ne hanno avuto la possibilità, sprecata in una partita mai subita dove bisognava ragionare e pilotare.

In occasione delle prime due reti avversarie sono saltati tutti i principi delle azioni individuali e collettive di non possesso del pallone. Il capro espiatorio è Radovanovic, ma le colpe sono da dividere con gli altri che devono far funzionare la fase difensiva. Nell’uno contro uno in campo aperto senza copertura, raddoppio della marcatura, diagonale difensiva tutti sono in balia di brutte figure.

La corsie laterali, poi. non sono state amiche del Genoa. Gli avversari avevano meno campo da sfruttare. La squadra di Ballardini prevedeva al meglio lo sviluppo del gioco avversario, quando c’era, per non correre rischi di contropiede, però mai hanno sfruttato un cambio gioco con la fascia opposta maggiormente libera. Tutto potrebbe essere stato negato anche da Pippo Inzaghi che ha marcato a uomo Zappacosta.

Il 3-5-2 di Ballardini senza esterni fa fatica. Il 3-5-2 contro il Benevento è stato difficile perché sulla corsia di destra non c’erano calciatori con caratteristiche e atteggiamenti offensivi ma più difensivi ed equilibrare il sistema in ampiezza e profondità non è stato facile. Il 5-3-2 del passato conseguiva risultati con esterni di ruolo anche di non grande qualità.

Anche i cambi di Ballardini probabilmente dettati anche dal recupero delle forze in vista del trittico settimanale non hanno portato benefici.Dopo le Streghe fuori da Pegli aleggiano fantasmi del passato come il finale del campionato 2019 con le ultime 6 gare in cui l’Empoli, col recupero di Andreazzoli, iniziò ad inanellare vittorie di fila. E il Cagliari attualmente è più forte e attrezzato dei toscani.

Il Genoa sabato ha una gara difficile contro lo Spezia perché gli aquilotti al Ferraris porteranno una identità di gioco. Balla pensaci tu.