La vittoria netta del Genoa ha scombussolato i media nazionali , he lo avevano collocato in fondo alla griglia di partenza. Lo scetticismo di qualche genoano, perché non più abituato alla vittoria per di più sonante, non poteva scarseggiare. I genoani però non sono scettici radicali: basteranno altri risultati per incominciare a non contraddire ogni cosa, se ragioneranno senza polemica e partito preso su quello che accade sul terreno di gioco. Lo scetticismo dei media nei loro commenti, griglie e voti, non era risolutivo ma si rifaceva al passato. Con questo non si può dire che la vittoria sul Crotone spalanchi altre vie al campionato rossoblu e per un giudizio più approfondito bisognerà aspettare le prossime gare.

Maran continuerà ad andare alla ricerca dei principi di gioco. Se non avesse fatto risultato domenica scorsa, si sarebbe detto: perché ha giocato con due destri a sinistra? Perché Schöne non in campo e Destro sì? Maran ha fatto capire, esame più approfondito anche per ciò, di far passare la difesa da tre a quattro in corso di partita cercando di far giocare la squadra non più di reparto ma a tutto campo. Tutto potrebbe essere agevolato per come si muovono senza pallone i nuovi arrivati nel cuore del gioco: Zajc e Pjaca conoscono benissimo come muoversi senza pallone. Tutti devono capire le combinazioni di gioco, la vera medicina in una partita di calcio, tra i calciatori dello stesso reparto o di reparti diversi, l’impostazione dinamica della squadra vista contro il Crotone.

Sono apparsi belli gonfi Badelj e Zappacosta ma  anche quelli dello scorso anno come Destro, Ghiglione, Goldaniga, Biraschi e Lerager. Tutti con un obiettivo, una rivincita sul passato. Per diventare squadra dovranno essere più concentrati, soffrire, uno step che fa sempre la differenza. I numeri dei moduli contano poco, bisogna correre perché solo con la qualità si potrebbe non andare da nessuna parte. Il Vecchio Balordo se vorrà togliersi qualche soddisfazione dovrà cercare di non essere più distratto e non assentarsi dentro l’area di rigore da parte di tutti i difensori. Il Genoa della scorsa stagione non era scarso, ha sempre avuto il difetto non badare ai particolari, non da parte degli allenatori, regalando troppo sul campo agli avversari, però  sul piatto della bilancia bisogna mettere nei momenti di difficoltà dove si rischiava ognuno si metteva a disposizione.  Tutto ciò faceva innervosire chi li seguiva non capendo  gli alti e bassi da cosa derivavano.

Anche per Maran il campionato è appena iniziato, gli ingredienti a disposizione sono tanti. Primo obiettivo cercare  l’equilibrio. Quello attuale è precario in qualsiasi squadra e va cercato non attraverso numeri di moduli o strategie. L’equilibrio ha sempre reso complessa la costruzione di una squadra. Con gli elementi a disposizione Maran giocherebbe quasi certamente con l’albero di Natale, potrebbe succedere quando avrà trovato il bilanciamento e la collaborazione  tra le due fasi di gioco. Il Virus ha cambiato molte cose nella vita, invece ci riscopriamo uguali con gli stessi vizi morbosi con cui si segue il calciomercato. Ormai un fenomeno sociale. Ormai  nella vita di tutti i giorni, non per tutti, ogni secondo può essere decisivo e può fare la differenza per i media dei social dare una notizia dai super-mercato anche se ballerina. A tutto ciò si è dovuta unire anche la stampa del giorno dopo.

Invece i tifosi cultori del calciomercato a colpi di indice, medio e pollice per strada, in macchina sull’autobus si illudono tramite gli smartphone di essere al centro dell’attenzione divulgando la notizia per primi agli amici tramite social. I conti si faranno alla fine quando tutti si renderanno conto del  calcio giocato  anomalo come è stato il calciomercato. Per tutto e tutti il solito problema, la mancanza  di soldi. Ci fermano per la strada per chiedere se arriva Balotelli in particolare o il difensore. Ci accusano di non essere presenti e di non dare notizie. Sarebbe troppo facile scrivere: “ci sono contatti con Raiola” (vero), “è vicino”“potrebbe essere il prossimo” e se dopo non arriverà giustificarsi con “è sfumato l’accordo”. La terminologia del calciomercato dove conta il titolone. Raiola è sempre stato maestro di aste con l’aiuto di qualche media nazionale. Adesso Balotelli è tra Genova, Inghilterra e Stati Uniti. Semplice, chi pagherà il copioso ingaggio con un contratto senza porre condizioni di raggiungimento di obiettivi calcistici e comportamentali sarà accontentato.

Non bisogna illudersi di ogni notizia uscita sul web. Basterebbe contare fino a tre a cervello non spento e chiedersi che fine hanno fatto Juan Jesus, Ranocchia e qualche altro che avevano scelto il Genoa ed erano in viaggio per Pegli e il Baluardo a fare le visite mediche almeno 15 giorni fa. Lo stomaco è il suolo su cui germoglia il pensiero sul Grifone.