La ripartenza degli allenamenti è tutta un grande bluff? “La Serie A non ci sta” titola il Corriere dello Sport. Il nuovo protocollo inviato al Governo prevede l’aumento di tamponi, la rimozione del ritiro blindato e la possibilità di allenarsi anche con un positivo in squadra, a patto che staff e giocatori vengano isolati per due settimane in una struttura designata. La Gazzetta racconta come Lotito abbia chiesto di prendere visione del protocollo prima che venisse inviato, “ricordando di avere una preparazione in medicina”. La linea di Spadafora non cambia, perché bisognerà attendere i prossimi 10-12 giorni e valutare l’andamento della curva epidemiologica prima di prendere una decisione.


GLI APPROFONDIMENTI SUL GENOA 

GAZZETTA DELLO SPORT – Intervista a Masiello, che non dimentica “le notti storiche” con la maglia dell’Atalanta ma ringrazia il Grifone, ammettendo di aver trovato “un ambiente caldissimo, come sempre, con una tifoseria pazzesca”. Il difensore, che spera la squadra possa ritrovare l’entusiasmo che regnava in spogliatoio prima dello stop anche in caso di ripartenza del campionato, ringrazia Nicola (“mi ha trasmesso la sua determinazione“) e Preziosi (“una persona super motivata“).

REPUBBLICA GENOVA – Per la ripresa degli allenamenti sono tutti arruolabili tranne Radovanovic, alle prese con la riabilitazione in Serbia.

IL SECOLO XIX – Due mesi e dieci giorni dopo l’ultima partita, quella vinta contro il Milan, la squadra si ritrova al Signorini di Pegli: la rosa è stata divisa in piccoli gruppetti, che arriveranno scaglionati a partire dalla mattinata fino al tardo pomeriggio. Per ora niente ritiro, la società ha predisposto altre 4 stanze in più da adibire a spogliatoio. Ci si cambia uno alla volta, la doccia la si fa a casa. In caso di ritiro obbligatorio, la squadra avrebbe piani, stanze e sale da pranzo riservate all’hotel di Genova Aeroporto.

TUTTOSPORT – Una pagina intera del quotidiano torinese è dedicata al prestito di Iago Falque al Genoa, definito un errore strategico. Il giocatore ha ammesso di essere legato da rispetto e affetto per entrambi i club, ma dopo averlo “sbolognato” in prestito con opzione per il riscatto definitivo il Torino (con l’arrivo del nuovo direttore sportivo Vagnati) lo avrebbe già inserito nei piani per il prossimo anno, sia con Longo che con Giampaolo. Molto – si legge – dipenderà dalle sorti dei rossoblu in campionato: in caso di retrocessione, sarebbe difficile investire su Falque una cifra che si avvicina ai 13 milioni di euro complessivi.


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