Arenzano e il “Gambino”, avvolti da una temperatura intorno ai 24 gradi e molta umidità, si presentano assai meno ventosi di un paio di settimane fa, quando la gara venne rinviata per raffiche di vento. Oggi l’arbitro Paride Tremolada della sezione di Monza, assistito dai guardalinee Vitali e Lattanzi, dirigerà la sfida tra Fiorentina e Genoa. I rossoblu sono alla ricerca di punti fondamentali per risalire i bassifondi della classifica a due giornate dal termine e registrano l’assenza di Candela, convocato in Nazionale Under 20.

Dal canto suo, la Fiorentina è ancora in corsa per il migliore piazzamento possibile in ottica playoff. Ciononostante, mister Bigica rinuncia a Montiel, Antzoulis e Vlahovic, convocati con la prima squadra (raggiungerà Montella anche Ferrarini, oggi presente in campo, ndr). In tribuna anche Michele Bruzzo, centrocampista di proprietà del Genoa, ex Primavera attualmente in prestito al Pontedera. Presente il direttore sportivo della Primavera, Carlo Taldo, così come il direttore generale, Giorgio Perinetti, con al suo fianco Giampaolo Marcheggiani. Poco sopra, sulla balaustra, assistono alla gara Juric, Ostojic e Corradi.


LE FORMAZIONI 

GENOA (4-3-1-2): Russo; Piccardo, Fallou Njie, Da Cunha, Adamoli; Karic, Rovella, Masini; Verona; Dalmonte, Bianchi. Allenatore: Carlo Sabatini

FIORENTINA (): Ghidotti; Ferrarini, Dutu, Gillekens, Ponzi; Gorgos, Lakti, Beloko; Nannelli, Longo, Maganjic. Allenatore: Emiliano Bigica


LA PARTITA

La gara si mostra fin da subito molto fisica, con entrambe le squadre che propongono due terzi molto avanzati. In mezzo al campo sono tutti duelli uno contro uno, col Grifone che schiera Verona alle spalle di Dalmonte (classe 1997) e il capitano Flavio Bianchi. Le azioni pericolose, non a caso, latitano sino al 13′ di gioco quando Dalmonte scarica un potente destro dal vertice destro dell’area: vorrebbe scaricarlo in porta, ma la conclusione è altissima sulla traversa.

La Fiorentina prova a rispondere sfondando sulla destra con Ferrarini, ma la sua soluzione a rimorchio viene intercettata da Da Cunha, provvidenziale in chiusura. Al minuto 21′ la Fiorentina reclama per un tocco di braccio di Piccardo in area di rigore su sviluppo di calcio piazzato, ma per il direttore di gara non ci sono gli estremi per il penalty. Sul prosieguo dell’offensiva, una conclusione dal limite dell’area viene ben intercettata da Russo in allungo.

Il crescere degli avversari suona come un primo campanello d’allarme per il Genoa, che manovra con grande confusione quando cerca di uscire dalla pressione viola. Bianchi prova a scuotere i compagni, mentre dalla panchina rossoblu si chiede maggiore tranquillità nella gestione del pallone. Al 29esimo seconda conclusione rossoblu verso la porta difesa da Ghidotti: un sinistro timido, arrivato tra le proteste della panchina viola per un giocatore a terra. Alla mezz’ora altra chance per il Genoa con Dalmonte che si addentra in area per poi proporre un pallone forte a rimorchio: tre giocatori rossoblu mancano il pallone. Inutile una scivolata di Masini a cercare di intercettare il disimpegno della Fiorentina. Al 32esimo ci prova col destro a girare anche Dalmonte, raggiunto da uno schema su angolo. Il suo tiro finisce alto sulla traversa.

Al minuto 36′ l’arbitro interrompe senza ragione un’azione che poteva diventare molto pericolosa a favore del Genoa, con Masini che aveva lanciato in profondità Dalmonte, in corsa capace di entrare nella disponibilità del pallone. L’arbitro punisce invece un intercetto falloso di Lakti, capitano viola, in un’altra zona del campo. Nel finale di primo tempo l’ultima occasione è su piazzato ed è per la formazione ospite: un fallo di mano di Da Cunha concede punizione dai 25 metri. Gillekens calcia direttamente in porta, ma senza trovarla. Pallone molto largo. Sarà l’ultima occasione del primo tempo.

Il secondo tempo riprende puntuale: Genoa che attacca in direzione Ponente. Al 46esimo subito un colpo di scena: espulso Ferrarini per fallo da ultimo uomo su Bianchi. Sarà punizione dal limite per il Genoa. Sul pallone c’è Rovella, che cerca la conclusione sotto la barriera e trova una deviazione. Genoa in superiorità numerica per tutto il secondo tempo.

L’inerzia della gara è dalla parte del Genoa, che prova a sfruttarla con continuità. Latita comunque la conclusione in porta per impegnare Ghidotti. Al 54esimo primi due cambi in casa viola: fuori Nannelli e Longo, dentro Simonti e Kukovec. Il primo andrà a piazzarsi largo a sinistra ricomponendo una difesa a quattro, mentre Kukovec supporta Maganjic. Cambia anche Sabatini, qualche minuto più tardi: fuori Verona, dentro Cleonise (58′).

Al 59esimo Bianchi si gira in area di rigore e cerca di incrociare col destro: pallone che sfila lungo tutta la porta uscendo di poco. Allo scoccare dell’ora di gioco, poi, Bigica si gioca la terza sostituzione: Gorgos viene rilevato da Hanuljak.

Al 61esimo la più grande occasione della gara è un potente destro da centro area di Bianchi, che viene salvata a pochi passi dalla riga da Simonti. Ci prova col mancino, un minuto più tardi, anche Dalmonte: pallone che sfila larghissimo. Il Genoa insiste, ma senza precisione, come accadrà ancora al minuto 64′ con Bianchi che cerca il colpo di tacco sotto porta su cross di Masini.

Al 69esimo altra ghiotta chance rossoblu, questa volta sui piedi di Dalmonte: Piccardo lancia nello spazio Cleonise, il quale temporeggia e aspetta l’accorrente Dalmonte. Il destro a girare è di prima intenzione ed esce a pochi centimetri dall’incrocio dei pali.

La collezione di palle gol non finisce qui, ma si prosegue al 73esimo con Masini che, da solo su un’uscita calcolata male da Ghidotti su cross di Piccardo, si ritrova a pochi passi dalla porta. Mal posizionato, non riesce a trovare il modo di stoppare il pallone e ribadire in rete. A cavallo tra 75′ e 76′ sono ben tre le occasioni del Genoa Primavera, che prima viene murato due volte sotto porta da Ghidotti, poi non trova il giusto suggerimento in area con Dalmonte.

Al 79esimo fuori Dalmonte, dentro Ventola. All’81esimo è vantaggio Genoa con Cleonise, servito con un grande pallone in profondità di Rovella, che senza fretta gestisce il possesso sulla trequarti e mette l’esterno olandese davanti a Ghidotti: il destro ad incrociare batte l’estremo difensore viola per il vantaggio meritato del Grifone.

I rossoblu cercano di legittimare il risultato all’85esimo con un sinistro dal vertice dell’area di Adamoli che termina fuori. Poi insistono nel tenere il possesso lontano dalla loro area di rigore, per evitare le amnesie dell’ultima gara contro il Cagliari. All’88esimo cartellino giallo per Lakti, al novantesimo fuori Bianchi e Piccardo. Dentro Gasco e Zvekanov. Il recupero sarà di quattro minuti. Recupero che non cambierà le sorti della gara: il Genoa Primavera, che torna a non subire un gol dopo otto mesi, si giocherà il tutto per tutto a Reggio Emilia contro il Sassuolo.

Con questo risultato, i rossoblu salgono a quota 32 punti e si tolgono dal penultimo posto, restituendolo al Milan. A pari punti con la Sampdoria e col Sassuolo, avranno la possibilità di cercare la salvezza diretta senza passare dai playout, ma il tutto dipenderà dall’ultima trasferta, proprio sul campo dei neroverdi sassolesi.

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