Genoa Roma 1 a 1. Anche i numeri danno ragione al Vecchio Balordo di un risultato non meritato. Mancano solo i gol per tutto quello prodotto attraverso una idea di gioco. Sono stati 95 minuti di calcio istintivo con un Grifone che ha fatto la partita attraverso un gioco e con più forza fisica nelle gambe.

Criscito e compagnia si sono battuti, tutti, con slancio virile e ammirevole dal primo minuto di gioco e anche il Ferraris a spalti ridotti si è dimostrato fiero di questi giovanotti dopo quanto visto e sofferto.

Il pubblico del Ferraris si è commosso, si è divertito, anche se qualcuno in Tribuna al gol della Roma ridacchiava. Rischiato l’infarto quando Mazzoleni ha concesso la massima punizione a due minuti dal termine. Il calcio agonistico e sentimentale contro tutti è una vera squisitezza. Un rigore poteva salvare in anticipo una brutta stagione.

La forza del Vecchio Balordo sotto di uno a zero, un risultato inaspettato da tutti compresi i romanisti, è stata quella di non mollare e continuare a macinare azioni continuando ad affrontare i giallorossi in modo sanguigno, a prescindere dal risultato e ritornando a fare la differenza.

Il Genoa ha fatto risultato perché ha giocato una partita seguendo i dettami di gioco di Prandelli, la Roma non ha fatto risultato pieno perché Ranieri ha dovuto subire l’anarchia tattica dei giallorossi dalla cintola in su: ognuno faceva quello che voleva.

Il 4-3-3 di Prandelli ha dato parecchio fastidio alla Lupa, il Genoa impostato per vincere ancor di più senza nessuna concessione di follie estetiche in difesa e a centrocampo. Il profilo tecnico-tattico del Vecchio Balordo dopo 35 giornate di campionato è troppo noto perché ci si debba tornare sopra: fino all’altezza dei centrocampisti è in grado di giocarsela con tutti, poi scade davanti non facendo gol.

Peccato che si sia giocata la 35esima giornata di campionato e in molti avranno capito che il centrocampo senza essere troppo assillato solo da compiti difensivi può farsi valere: Lerager, Radovanovic, Veloso hanno fatto ottima impressione proiettandosi ogni volta in arrembanti incursioni come contro il Torino. Peccato che siano stati utilizzati poco e in ritardo dallo scorso gennaio, forse sottovalutati in base alla velocità.

La Roma ha cercato di dominare con il possesso pallone, ma chi ha creato le migliori occasioni sottomisura è stato il Genoa. È la dialettica stessa del contropiede questa apparente contraddizione logica. La Roma attaccava e si squilibrava per eccessiva lentezza o per povertà di schemi sempre affidati all’estro di quelli davanti, subiva le incursioni del Vecchio Balordo che finalmente metteva in mostra degli spunti e dell’invettiva.

Il Genoa poteva vincere perché la sua condizione fisica era migliore. La Roma deve essere contenta di aver portato un punto sotto il Cupolone, anche se la vittoria dell’Atalanta contro la Lazio continuerà ad alimentare sospetti di “scansamento” proiettato verso la finale di Coppa Italia. Ranieri ha provato a vincere schierando tutta la batteria d’attacco in campo pur essendo consapevole  che l’aggressività dei rossoblu a quarti non ha mai permesso  di sviluppare e far ragionare il suo compassato centrocampo. E senza l’unico errore della difesa genoana avrebbe detto addio alla Coppa con le orecchie.

Maledetto quel rigore in pieno recupero che farà passare in secondo piano la gara del Genoa e il pareggio raggiunto con la baionetta in canna. Sanabria si è procurato il rigore e lo ha voluto tirare. Sanabria è un rigorista, ma la vecchia guardia poteva e doveva farlo desistere come successe quell’anno a Salerno dove decisero di farlo tirare a Stellini. L’errore di Sanabria ci sta, i rigori li hanno sbagliati tutti da Maradona, Pelè e compagnia. Poteva tirare con più verve.

La via Crucis del Vecchio Balordo continuerà ancora per tre stazioni e per non finire in croce dovranno giocare come contro la Roma nelle prossime tre gare contro chiunque. Contro l’Atalanta il Genoa si ripeterà, importante che faccia il massimo anche contro il Cagliari per non far rivedere il film del campionato: alcune partite con le grandi da Grifoni e altre contro le piccole da c… coi palloni sgonfiati.

È più importante il Genoa dell’ego di tutti dentro e fuori dal prato verde. Bisogna fare appello all’intelligenza di tutti dentro il campo e alla genoanità di tutti gli altri per riuscire a  salvarsi. Sarebbe una vittoria di tutti e solo in piccola parte della società. La retrocessione non sarebbe la panacea, la cura, la terapia di tutti i guai del Vecchio Balordo, anzi si amplierebbe perché diminuirebbero gli euro.

Il Genoa è in vendita, ma Preziosi e Zarbano continuano ad affermare che non c’è nessuno che bussa alla porta. Preziosi probabilmente metterà l’Advisor e se qualcuno si presenterà gli prospetterà la fine del debito erariale, come annunciato entro la fine dell’anno. E il Vecchio Balordo potrebbe essere più appetibile.

Il Vecchio Balordo non può retrocedere, sarebbe un suicidio, mancanza di savoir-vivre. E allora: SOLO GENOA!


I NUMERI DEL GENOA 2018/2019 (aggiornati alla 35° giornata della stagione 2018/19)

  • PARTITE GIOCATE: 35
  • VITTORIE: 8 (22,8%)
  • PAREGGI: 12 (34,2%)
  • SCONFITTE: 15 (43%)
  • GOL FATTI: 37
  • GOL FATTI/partita: 1,05
  • GOL SUBITI: 54
  • GOL SUBITI/partita: 1,54
  • GOL FATTI IN CASA: 20
  • GOL FATTI IN TRASFERTA: 17
  • GOL SUBITI IN CASA: 21
  • GOL SUBITI IN TRASFERTA: 33
  • GARE A PORTA INVIOLATA: 6
  • PERCENTUALE GARE A PORTA INVIOLATA: 6 su 35 (17,1%)
  • PUNTI CONQUISTATI: 36
  • MEDIA PUNTI: 1,02 (a partita)
  • VITTORIE IN CASA: 6
  • PAREGGI IN CASA: 7
  • SCONFITTE IN CASA: 5
  • PUNTI IN CASA: 25
  • VITTORIE IN TRASFERTA: 2
  • PAREGGI IN TRASFERTA: 5
  • SCONFITTE IN TRASFERTA: 10
  • PUNTI IN TRASFERTA: 11

I NUMERI DI PRANDELLI DA TECNICO DEL GENOA IN CAMPIONATO (aggiornati alla 35° giornata della stagione 2018/19)

  • PARTITE TOTALI: 21
  • VITTORIE: (19%)
  • PAREGGI: 9 (42,8%)
  • SCONFITTE: (38,2%)
  • GARE A PUNTI: 13
  • % GARE A PUNTI: 61,9%
  • GOL FATTI: 18
  • GOL FATTI/partita: 0,85
  • GOL SUBITI: 24
  • GOL SUBITI/partita: 1,14
  • GARE A PORTA INVIOLATA: 4
  • PERCENTUALE GARE A PORTA INVIOLATA: 4 su 21 (19%)
  • PUNTI CONQUISTATI: 21
  • MEDIA PUNTI A PARTITA: 1 (a partita)
  • VITTORIE IN CASA: 3
  • PAREGGI IN CASA: 5
  • SCONFITTE IN CASA: 3
  • VITTORIE IN TRASFERTA: 1
  • PAREGGI IN TRASFERTA: 4
  • SCONFITTE IN TRASFERTA: 5