L’allenatore del Genoa Primavera Carlo Sabatini, al termine della sconfitta maturata al Nazario Gambino contro il Chievo, ha analizzato la prestazione dei Grifoncini ai microfoni di Buoncalcioatutti. Di seguito le sue parole.

Una sconfitta che brucia perché è maturata in maniera particolare: il Genoa nei primi 25’ è stato padrone del campo, poi qualche errore di troppo, un gol brutto e nel secondo tempo non pervenuto 

“È vero, l’analisi è giustissima. Una sconfitta grave, strana perché la partita sembrava nelle nostre mani. Avevamo fatto molto bene la fase di non possesso, recuperavamo palla con facilità, abbiamo sempre tenuto il Chievo nella sua metà campo, riuscivamo a costruire gioco con continuità però non abbiamo fatto gol. Questa è una cosa grave perché quando si mette una tale pressione all’avversario, vuoi su una palla inattiva o su un cross, si deve tirare di più in porta, invece qualche volta ci siamo specchiati. In queste situazioni bisogna andare in vantaggio, questo non è successo. Abbiamo preso un gol balordo: ci succede spesso, ciò diventa un problema non da poco. Lì ci siamo disuniti, la squadra non ha trovato la forza di reagire con veemenza come bisogna fare in queste situazioni, anche perché la partita era lunga e potevamo gestirla. Piano piano l’avversario ha preso fiducia vedendoci in difficoltà, però la partita era ancora tutta da giocare. Abbiamo preso questo uno-due in modo ancora più strano all’inizio del secondo tempo: un cross neanche insidioso, un tiro così improvviso. Di sicuro due situazioni molto strane, poi abbiamo cercato di reagire, abbiamo avuto anche occasioni. A quel punto abbiamo scoperto che non era giornata, però va detto che la continuità nell’arco dei 90 minuti è fondamentale. In questo tipo di campionato non si piò pensare di vincere le partite giocando solo mezzo’ora”.

Oggi si è visto un cambio di modulo, dettato forse dalla presenza di Favilli osservato da Prandelli nel primo tempo. Servirà anche un cambio di passo contro il Palermo, visto che sia loro che la Sampdoria hanno fatto risultato. Adesso bisogna anche guardarsi alle spalle. Un messaggio prima di questa trasferta lontana, oltre che molto dura?

“Noi ci guardavamo già alle spalle, sappiamo che dobbiamo tirarci fuori dalla zona calda della classifica. Quindi pensiamo solo a quello, non abbiamo mai pensato nel momento successivo al torneo di Viareggio perché le squadre dietro spingono forte. Il cambio di modulo è stato dettato dall’inserimento di Schafer, che è un giocatore che deve trovare la sua identità, dalle grandi qualità ma deve trovare una precisa collocazione in campo. Non giocando con la prima squadra cerchiamo di dargliela noi questa identità. Favilli ha bisogno di avere un altro attaccante di fianco, questa è stata la scelta del modulo. A Palermo sarà dura: ha vinto l’ultima partita e ci crede, ci vede lì a portata di mano quindi darà tutto, ma noi dobbiamo essere più forti di questo tipo di condizionamento. Dobbiamo far in modo che questa partita non lasci strascichi e riprendere la marcia che abbiamo interrotto purtroppo bruscamente nell’ultimo periodo.”


Brusca caduta del Genoa Primavera in casa contro il Chievo. Favilli in campo un’ora