L’allenatore della Primavera del Genoa Carlo Sabatini è intervenuto ai microfoni di Buoncalcioatutti al termine della sconfitta contro il Bologna, che ha valso ai felsinei la conquista del prestigioso Torneo di Viareggio, giunto quest’anno all’edizione numero 71. Durante la cerimonia di premiazione, a Sabatini è stato assegnato il premio del fair play, a Fallou Njie quello del migliore difensore, intitolato a Gianluca Signorini, e a Luca Dellepiane quello del giocatore più giovane a debuttare in una finale di Viareggio Cup.

Una partita beffarda

“Si, perché noi nel primo tempo non abbiamo giocato bene e concesso qualche situazione importante al Bologna. Noi abbiamo creato qualcosa ma non abbastanza. Nel secondo invece abbiamo fatto bene, siamo partiti subito bene cambiando modulo e trovando il gol. Poi nel finale abbiamo subito gol con sfortuna. I supplementari sono stati fortemente condizionati dalla condizione fisica delle due squadre: si faceva fatica a stare in piedi. È chiaro che il rammarico è forte per il gol, e il tipo di gol subito a due minuti dalla fine, perché non è un gol fatto su un’azione importante, magari costruita. Ci lascia rammarico quello.”

È già capitato di subire un gol del genere in questo Viareggio

“Si, però la palla dei quarti di finale era frontale, è passata in maniera errata: il nostro difensore l’ha fatta passare e il portiere non è stato pronto ad intervenire. È stato sicuramente un errore. Quella di oggi era una palla esterna, una palla laterale, un tiro-cross abbastanza innocuo: sono situazioni che possono succedere, lo vediamo anche a livelli altissimi. Possono accadere perché nei ragazzi subentra anche un po’ di apprensione, il risultato lo si stava per portare a casa. È tutta esperienza che servirà ai ragazzi per il futuro.”

Foto TanoPress

Non vi è il rischio del contraccolpo psicologico?

“No, ci consolano molto le parole del nostro presidente che ci ha elogiato. Anche io ho elogiato i ragazzi perché usciamo dal torneo senza aver perso una partita sul campo, con delle buone prestazioni. Questo ci deve dare lo spirito per riprendere il campionato. Di solito sono due le strade: o si reagisce, e credo che questa sia una squadra che abbia voglia di farlo avendo incrociato gli sguardi dei ragazzi negli spogliatoi, oppure magari ci si siede, quello che ci è successo l’anno scorso. Non credo accadrà  questo è un gruppo diverso: i ragazzi ci tengono. Sabato avremo una partita difficilissima, cercheremo di recuperare le energie fisiche e sopratutto mentale. Vediamo se riusciamo a fare un finale di campionato importante.”

L’obbiettivo era migliorare l’anno scorso e l’avete fatto, così come avete portato tanti tifosi: siete stati un collante. Comunque nella sconfitta c’è la soddisfazione 

“È vero. Raggiungere la finale è sempre un ottimo risultato, poi se devo essere sincero speravamo di vincerla e lo volevamo fare a tutti i costi: questo valeva per noi così come per i nostri avversari. Siamo contenti perché abbiamo portato tifosi, che vengono sempre con grandissima passione. Abbiamo cercato di onorare la maglia, i ragazzi della scuola calcio, i nostri tifosi, lo staff dirigenziale che era al gran completo: questo ci fa piacere perché vuol dire che la squadra si è meritata delle attenzioni. Questo è importante, è il risultato, anche se non è quello che volevamo. Quello del campo è alzare il trofeo, che avremmo voluto veramente.”


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