Una settimana densa di impegni, di sedute d’allenamento, di sensazioni contrastanti quella che sta poco a poco avvicinando i rossoblu all’impegno di domani contro il Chievo. Un impegno che porta con sé numeri tutt’altro che positivi per entrambe le squadre.

Già questa mattina, nell’editoriale, si è sottolineato come il Chievo non vinca da cinque partite consecutive, situazione che ha generato anche una piccola ma significativa contestazione da parte della tifoseria gialloblu. Cosa più unica che rara, destinata a sottolineare quanto il momento sia delicato anche in casa clivense.

Nella foto, i precedenti tra le due formazioni dal 2009 ad oggi: in vantaggio di una vittoria il Chievo

Malgrado tutto, a Verona possono dormire sonni tranquilli visti i 38 punti messi in bacheca, che in caso di non vittoria del Crotone domani contro il Milan significherebbero, anche uscendo sconfitti dal “Ferraris”, di festeggiare la salvezza matematica. A voler guardare il cammino dei gialloblu lontano da casa, si scopre che hanno conquistato 16 dei loro 38 punti fuori dal “Bentegodi”, il 42% del totale. Il Genoa, che in casa non regala una gioia ai suoi tifosi da troppo tempo, ha guadagnato il 63% dei suoi 30 punti in casa: non a caso la Gradinata Nord ha chiamato a raccolta la tifoseria rossoblu in vista della sfida di domani per far sentire il proprio supporto.

Conquistare punti in trasferta, per il Chievo, è utopia ormai dal 12 febbraio scorso contro il Sassuolo. Allo stesso modo, per il Genoa la vittoria in casa manca da più di cinque mesi, più precisamente dal recupero del 15 dicembre 2016 con la Fiorentina. Dopodiché i rossoblu hanno confezionato solamente due pareggi con Bologna e Lazio. Prima di quel Genoa-Fiorentina, solamente il derby d’andata aveva visto perdere il Genoa davanti al suo pubblico (e lo si giocava comunque in trasferta, ndr).

Il Genoa, tra l’altro, era uscito dalla sfida d’andata contro il Chievo con uno 0-0 frutto di una partita molto combattiva dove Perin e Sorrentino si distinsero su tutti per le loro parate. La formazione di Juric tornava a Genova con 20 punti. Nell’arco di un girone, nell’arco delle successive 19 partite, i rossoblu avrebbero conquistato soltanto altri 10 punti (poco più di mezzo punto a partita, ndr). Di questi 10, solamente la metà in casa (una vittoria nel recupero coi Viola e i due pareggi a cui si faceva riferimento) e l’altra metà lontano dal “Ferraris”. Domani il Vecchio Balordo è chiamato a ripartire, sapendo che Sorrentino da quindici giornate a questa parte subisce una media di quasi 2 reti a partita (1,8 a partita, ndr). Per dare l’idea della proporzione tra le due squadre, il Genoa nelle ultime quindici partite ne ha incassati 35 (2,3 a partita) mentre a inizio campionato, nelle prime 13 sfide che avrebbero poi portato alla trasferta di Verona, ne aveva incassati soltanto 15.
Genoa chiamato dunque a dimenticare l’esistenza di questi numeri, a considerare che dei miglioramenti ancora possono esserci e che serve una prestazione orgogliosa che interrompa l’emorragia di punti casalinghi. Dal canto suo, il Chievo approderà i Liguria motivato per chiudere la stagione con “rispetto”, come richiesto attraverso uno striscione dai suoi stessi tifosi. Ricordando sempre che bisognerà dimenticare l’ultimo mese di campionato, quello di aprile, che colloca le due formazioni in fondo alla classifica punti: Chievo ultimo a zero punti, Genoa penultimo con uno soltanto.