Oggi prendo in prestito una canzone perché talvolta solo la musica riesce a farmi esprimere e ricordare sensazioni preziose che accompagnano la mia vita.

“Quando nasce un amore” di Anna Oxa è un nitido esempio di quanto sia per me una squadra del cuore. La mia squadra del cuore.

“È un emozione nella gola da quando nasce a quando vola,

Che cosa c’è di più celeste di un cielo che ha vinto mille tempeste,

che cosa c’è se adesso sento queste cose per te”

Nel mio immaginario di bambina di sette/otto anni, negli anni ’70, amante dei giochi di bambole, vestitini e pentolini, il cui papà un giorno portò a casa il solito quotidiano con un poster allegato raffigurante giocatori simpaticamente ritratti in caricature, si scatenò immediatamente una smodata curiosità di sapere chi fossero questi personaggi che indossavano una maglia che trovai bellissima da subito!

Erano i miei colori, i miei preferiti da e di sempre e questo non mi parve per nulla casuale.

E già, perché ero una bambina dalle idee molto decise e definite: dovevo studiare bene quel poster, dovevo capire bene chi fossero, uno ad uno, i personaggi raffigurati e capii subito che non sarebbe finita lì.

Presa dalla curiosità, in un’epoca dove internet e il web non erano né contemplati e neppure un miraggio forse, cercavo informazioni su carta o chiedevo a mio papà, a mio nonno o ai miei compagni maschietti a scuola chi fosse il ‘portierone dalle molteplici mani’, mio idolo a quell’epoca, chi fosse l’attaccante (il mitico Roberto Pruzzo) col piede nel cannone, aiutato da un grande Oscar Damiani munito di fiammifero per incendiare un’azione o ancor meglio,una partita. E quel che è motivo di fierezza, mi innamoravo per la prima volta, mi innamoravo delle imprese che questi “campioni” della mia giovinezza compievano ogni volta sul campo, che si vincesse o che si perdesse, e soprattutto mi appassionavo della fierezza con cui quei due magici colori, mai soli sempre insieme, venivano da loro indossati.

Di quella fierezza e di quella passione, che non avrebbero più abbandonato il mio cuore, ho sempre cercato traccia anche in seguito. Attesa o disattesa che fosse questa mia aspettativa dall’organico, dal giocatore, dall’allenatore e ancor più dal presidente di turno.

Tutti passano, migliori o peggiori che siano, fortunati o meno, ma il Genoa resta e con lui un amore infinito e l’immagine emblematica di un Grifone algido e fiero a cui mi rimanda inevitabilmente la citazione iniziale del testo di Oxa: “È un’emozione nella gola, da quando nasce a quando vola”.

Barbara Carpi