A chiudere il cerchio delle interviste di giornata, sia post-partita che a titolo di approfondimento, abbiamo registrato le parole di Cosimo Francioso, ex attaccante del Genoa. Con lui abbiamo voluto parlare non solo di come ha visto la partita del “San Paolo”, ma anche di Pavoletti e Simeone. Ecco le sue parole.

Su Napoli-Genoa:

Ho visto la partita e ho visto un grande Genoa nel primo tempo, capace di aggredire alta una delle migliori squadre della Serie A, non farla ripartire e chiuderle gli spazi. Infatti il Napoli ha trovato difficoltà nella gestione della palla, situazione in cui è maestra. Nonostante tutto, il Genoa ha dimostrato di essere una squadra che non merita questa classifica. Nel secondo tempo, oltre agli infortuni, è calata anche l’intensità dei rossoblu e il Napoli, agevolato dal vantaggio, ha gestito con più facilità la partita”.

Su Pavoletti:

Il Genoa ha fatto un affare a livello economico vendendo Pavoletti. Il Napoli lo ha preso per farlo giocare: poi gli acciacchi e la volontà di metterlo prima in condizione hanno fatto sì che davanti Mertens si prendesse la scena e desse più garanzie. Sarri probabilmente preferisce recuperarlo prima fisicamente per poi utilizzarlo, magari più avanti nel campionato”.

Su Simeone:

Ho avuto modo di vederlo ieri per la prima volta in una partita intera e mi ha fatto una buona impressione. Oltre a giocare sul filo del fuorigioco riesce a tenere botta anche contro una difesa possente come quella di ieri. Riesce a liberarsi facilmente dalla marcatura e tenere alta la squadra. Oltretutto stiamo parlando di un giovane con grandi margini di miglioramento e già decisivo sotto porta; chiaro che le aspettative non erano queste e lui sta andando oltre quello che si pensava. Si tratta di un attaccante con tutti i margini per migliorarsi e poter diventare più forte di quanto non sia adesso: io vedo per lui un futuro anche oltre il Genoa, che ha come sempre il merito di riuscire a valorizzare e ottenere il massimo da tutti i calciatori che acquista”.

DI SEGUITO L’AUDIO DELLA NOSTRA INTERVISTA A COSIMO FRANCIOSO: