All’incirca un anno fa, quando il calendario faceva cadere il 23esimo turno di Serie A il 2 e 3 febbraio (era un turno infrasettimanale), Genoa e Sassuolo non avevano esattamente la classifica che hanno adesso. Quella giornata, un anno fa, persero entrambe: il Sassuolo con la Roma, il Genoa con la Juventus, ma furono vittorie di misura da parte di giallorossi e bianconeri.

Oltretutto la classifica era molto diversa, specialmente per il Sassuolo. I rossoblu erano quintultimi a 24 punti, un punto in meno rispetto a questo campionato. I neroverdi invece lottavano – e lo avrebbero fatto sino a fine stagione – per l’Europa trovandosi al settimo posto con 33 punti. Quest’anno gli uomini di Eusebio Di Francesco, complice una prima parte di campionato all’insegna degli infortuni resa ancor più ostica dal gravoso impegno di Europa League, hanno nove punti in meno.

Nella foto, la classifica a 23esima giornata già disputata relativamente alla stagione 2015/16 (fonte: datasport.it)
Visti da vicino, gli emiliani non sono squadra facile da arginare, ma esiste la consapevolezza che non siano più il Sassuolo dell’anno scorso. Tanto per cominciare, Domenico Berardi non è neppure tra i cinque migliori marcatori della squadra che sono, nell’ordine, Defrel (6), l’ex Matri (5), Pellegrini (4), Acerbi (3) e Politano (3).

La formazione neroverde si presenterà domani al “Ferraris” da quarta peggior difesa del campionato con 37 reti subite in 22 giornate (1,7 a partita, ndr); una difesa che diventa la seconda peggiore retroguardia se si contano le sole partite in trasferta, dove i gol concessi diventano 23 in 11 sfide (2,1 gol a partita, ndr).

La difficoltà nel mantenere la porta di Consigli sufficientemente “impermeabile” per fare punti anche lontano da casa ha fatto sì che il Sassuolo abbia conquistato soltanto 8 punti in trasferta. Inutile in questo caso parlare di medie, ma si sottolinei un dato: gli uomini di Di Francesco vinsero alla prima partita fuori casa a Palermo, alla prima giornata di campionato. Da lì in poi cinque mesi di sconfitte e pareggi fino al ritorno al successo il 22 gennaio scorso sul campo del Pescara, dove Matri ha messo a segno la sua seconda doppietta stagionale incrementando la propria media realizzativa a un gol ogni 140 minuti. Considerato che l’attaccante ex Genoa ha giocato solo 709 minuti e collezionato 8 presenze in 22 giornate, il dato non è da sottovalutare.

E considerato poi che Di Francesco, nella conferenza della vigilia, ha confermato l’assenza di Defrel dalla lista dei convocati, la presenza dell’attaccante è quasi certa al “Ferraris”.

Passeremo a riportare qualche breve dato aggiornato sul Genoa riportando parte di quanto scritto ieri nella nostra nuova rubrica introduttiva sulla giornata di Serie A che verrà (clicca qui per leggerla).

Gli emiliani, vittoriosi all’andata per 2 a 0, troveranno un Genoa in lieve ripresa grazie ai due pareggi con Fiorentina e Crotone. Si tenga conto poi di come le partite tra rossoblu e neroverdi non siano mai banali in zona gol, soprattutto perché le statistiche parlano di almeno tre gol in 5 delle ultime sei partite che hanno messo di fronte le due formazioni.

Il Sassuolo, quarta peggior difesa del campionato dopo Palermo, Crotone e Cagliari, grazie al ritorno di uomini chiave come Berardi e alla crescita di Matri sta restituendo a Di Francesco una buona continuità di risultati, stoppata solamente dal KO interno con la Juventus. Il Genoa ha dalla sua parte il buon secondo tempo di Firenze e i primi interessanti feedback dalla appena conclusa campagna acquisti: sarà sfida tra concorrenti per la scalata al centro classifica, con i rossoblu che dovranno cercare la vittoria casalinga dopo più di un mese e mezzo di digiuno.

Rossoblu che sono tornati dalla Toscana con alcune certezze in più. Non solo quella di aver ben difeso su tutti i calci piazzati battuti dalla Fiorentina (e domani affronterà una squadra molto preparata sulle palle inattive a favore), ma anche di aver saputo reagire a un doppio svantaggio che sembrava letale. Come evidenziato dallo stesso Juric in conferenza stampa questo pomeriggio, vincere domani contro il Sassuolo sarebbe fondamentale. In particolare, la partita coi neroverdi – la prima dopo la definitiva chiusura del calciomercato – chiamerà a raccolta gli uomini di Juric e richiederà loro l’applicazione di tutte le indicazioni fornite in allenamento.

La formazione rossoblu, che non è tra le più prolifiche del campionato, dovrà provare a creare quante più apprensioni possibile alla difesa neroverde ritrovando nel centrocampo e nella linea mediana quel filtro che le aveva garantito un’ottima fase difensiva. Ad oggi infatti il Genoa ha subito 15 gol nelle ultime sei partite, questione che Juric ha ben presente e che da settimane, nel marasma del mercato, sta lavorando sodo per mettere a posto.

Molto interessante andare infine ad analizzare la media realizzativa del Vecchio Balordo al “Ferraris”. Si comincerà col dire che il 63% dei 27 gol fin qui messi a segno è stato messo a referto in casa, si finirà però per evidenziare anche un secondo dato: più del 40% di quelle reti le ha siglate Giovanni Simeone, il quale ha già fatto esplodere la Gradinata Nord in ben sette occasioni quest’anno. Non deve stupire che, in tutta la Serie A, il Cholito sia il secondo centravanti con la maggior percentuale di contribuzione ai gol della propria squadra.

Nella foto, Simeone ha contribuito a siglare il 37% dei gol rossoblu. Meglio di lui soltanto il connazionale Icardi (statistica tratta da Whoscored.com)