Augurando Buon Anno nuovo a tutti i lettori andiamo ad analizzare i prossimi avversari del Genoa, la Roma, squadra di primo livello in Italia e in Europa, e allenata da Luciano Spalletti, tecnico di spessore, molto preparato sotto l’aspetto tecnico tattico, ma anche protagonista di atteggiamenti spesso antipatici.
Con quale formazione si disporrà la Roma a Marassi?
Il tecnico toscano dispone di una rosa di primissimo livello e cambia spesso il modulo tattico di partita in partita. Contro i rossoblu di Juric dovrebbe scendere in campo con 3-4-2-1 molto elastico.
Come è composto e come si muove il reparto difensivo?
Tra i pali c’è Szczesny, portiere regolare e di buon rendimento, ma con il pallone tra i piedi molte volte commette errori e nelle uscite alte non è certo un fenomeno. I tre difensori centrali sono Rudiger, Fazio e Manolas. Il greco è il difensore più bravo, essendo molto veloce e sempre molto concentrato, però al suo posto potrebbe giocare Juan Jesus, avendo il difensore ellenico qualche acciacco fisico. Essendo tutti e tre bravi nel gioco aereo, sulle palle inattive in fase offensiva vanno a saltare nell’area avversaria. Soprattutto Fazio è un ottimo colpitore di testa. In fase difensiva sui calci da fermo si schierano a zona, mentre De Rossi va a caccia del pallone.
E a centrocampo?
I quattro giocatori di centrocampo sono Peres, esterno di destra, molto veloce e molto abile negli inserimenti. I due centrali sono De Rossi, il metronomo della squadra, bravo nel gioco corto e nel lancio lungo, però sempre indisponente negli atteggiamenti perché tende condizionare la direzione arbitrale, e Strootman, giocatore di forza e di recupero palla, cosa in cui è maestro. Sulla fascia sinistra agisce Emerson, giovane brasiliano, dotato di un sinistro educato: un giocatore molto propositivo.
In avanti?
La punta centrale è Dzeko, sino all’anno scorso oggetto misterioso e quest’anno ritornato su ottimi livello di rendimento.  Dietro di lui agiscono Perotti – vecchia conoscenza rossoblu, giocatore dotato di classe sopraffina e di una tecnica per palati esigenti, micidiale nell’uno contro uno e sino ad oggi infallibile dal dischetto – e Nainggolan, che al contrario di Perotti, preferisce la forza, l inserimento e il tiro da fuori. Come primo giocatore offensivo di rincalzo hanno El Shaarawy , il che è tutto dire.
Altre caratteristiche di gioco?
La Roma è la squadra italiana più abile nello sfruttare le palle inattive ed è la formazione che segna più gol nei secondi tempi. La fascia di campo preferita è la destra, dove sono soventi  gli inserimenti di Bruno Peres, mentre sulla fascia sinistra Perotti sfrutta molto le sovrapposizioni senza palla di Emerson, per i suoi uno contro uno.
Punti deboli?
I giallorossi sono una squadra che predilige il gioco palla a terra e non gettano mai via il pallone, però soffrono molto se si alzano i ritmi e se i giocatori devono rincorrere. Sperando in un ottima prestazione del nostro Genoa, incrocio le dita!!!
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Mario Ponti
Sono nato a Genova il 10 gennaio 1964. Ho fatto tutto il settore giovanile nel Genoa: 3 anni di primavera, esordio in serie A in Genoa -Napoli nel 1983. Poi esperienze nel Carbonia, Omegna, Casale e Mondovì in Serie C2; poi Dilettante in squadre della provincia di Genova. Un grave infortunio al ginocchio destro mi ha condizionato per tutta la carriera. Quattro operazioni. Una volta terminato di giocare ho iniziato a fare l’allenatore, prima nelle giovanili rossoblu e successivamente per 10 stagioni sulle panchine di Arenzano (il mio paese d’origine), Cogoleto, Lagaccio, Molassana e Pegliese. Infine, la sclerosi multipla è avanzata e ho dovuto abbandonare la panchina motivo per cui ho fatto per tre anni il direttore sportivo. Ora voglio fare solo lo spettatore e il tifoso. Nel 2014 la T.O mi ha premiato come tifoso rossoblu dell’anno, cosa di cui vado molto, molto orgoglioso.