Genoa, Alessio Da Ronch sulla Gazzetta di ieri ha ricordato il 4 a 3 di Germania-Italia al mondiale messicano. Solo nel risultato perché furono due ore di calcio istintivo. Genoa-Palermo sul piano tecnico tattico non è da ricordare per i rossoblu con sgomento. Giudicando il gioco dei ragazzi di Juric, al netto degli errori, non è stato confuso e scadente anche sotto l’aspetto agonistico, anche se Genoa-Palermo è una di quelle partite che si dovrebbe avere il pudore di considerare criticamente, ma conta solo il risultato.

Genoa Palermo è più facile paragonarla, come ha detto Buelli a Radio Nostalgia, a Genoa-Ancona del ’92, quando al 90’ sul risultato di 4 a 3 con gol e autore di Signorini, Centofanti su rovesciata prese la trasferta e Agostini sempre in rovesciata la butto alle spalle di Tacconi. Partita ricordata, scherzando, con Sean Sogliano lo scorso anno “accusato” di essere autore di una doppietta in quella gara e di aver fatto uno sgarbo al papà.

Juric, incontrato ieri al Pio Signorini, riguardando la partita di prima mattina è convinto che i suoi ragazzi non siano stati colpiti all’improvviso da una mesta broccagine e giovedì sera contro il Torino non teme il diluvio, anche se spera di non fare i salti mortali nell’inventare e mettere su il cuore del gioco. Rincon monitorato giorno dopo giorno sembra migliorare. La maldicenza con il Genoa di mezzo è una fraschetta sempre in giro, che corre di bocca in bocca e nell’era moderna da web a web.

Già scritto ieri nel notiziario delle 20 dal Pio. Il mal di schiena degli atleti, calciatori, non si può curare come farebberoi comuni mortali. Ad esempio i cortisonici intramuscolari che mettono in piedi i ragionieri e non gli operai sono proibiti dal doping e devono essere denunciati. Solo quelli sotto forma di pomate sono utilizzabili. Rincon è stato convocato per la gara con la Fiorentina perché stava meglio e per tale motivo i magazzinieri hanno allestito il suo stipetto dentro lo spogliatoio. Al pomeriggio dopo la pennichella di nuovo KO. Bastava vederlo quando scendeva i gradini della tribuna la fatica che faceva.

Bisogna levarsi dalla testa false e tendenziose notizie sul calciomercato che non è più quello di una volta, perdurando tutto l’anno. La filosofia spicciola dei vari “è venduto” o “non lo fanno giocare per paura che si rompa” è obsoleta considerato che ormai i calciatori sono una singola azienda sul mercato. Solo le vedove del calciomercato non l’hanno ancora capito: più giocano, più sono appetibili, più si alzano gli ingaggi. Per di più ad oggi per Rincon le richieste di mercato arrivano. Arrivano però solo ai media e non al Genoa.

Partirà? Come per Pavoletti se ne parlerà dopo il Natale. Tranquilli: esce uno, entra un’altro, e si spera di pari valore. Del resto la sconfitta con il Palermo e i prossimi incontri con Torino e Roma sono importanti anche per il calciomercato, considerato il lungo infortunio che anche senza accertamenti terrà Veloso lontano dal Ferraris minimo 45 giorni. Un conto girare a 26/27 punti e puntare su giovani da crescere per il futuro, un altro con meno punti.

Godiamoci piuttosto Simeone. È il più giovane ad aver segnato 6 reti in questo campionato. In Europa è alla pari di Timo Werner del Lipsia, i più junior a realizzare 2 doppiette.
Perin squalificato per una gara per aver allontanato il centravanti del Palermo dal pallone e non picchiato in modo violento. Anche Rigoni fermato dal Giudice sportivo.