Gio Bum Bum. Così si potrebbe definire oggi Giovanni Simeone dopo una partita che lo ha visto muoversi negli spazi, in profondità, senza far giocare Bonucci e Benatia.

Una partita che lo ha portato a quota 4 reti con la maglia rossoblu. Una partita che lo ha riportato agli onori delle cronache per aver messo a segno una doppietta contro una squadra che non subiva tre reti in mezz’ora dal 2004 in trasferta con il Lecce.

Queste le parole del numero 9 del Grifone:

“Cerco sempre di fare gol, ma penso sempre che il primo difensore sia l’attaccante. Se non corro penso che in quel momento non sono d’aiuto alla squadra. Se poi dopo faccio anche gol è certo una cosa importante, ma correre è più importante. Quante cassette di Diego Costa ho visto? L’ho guardato tanto questa settimana perché è un grandissimo giocatore. Anche mio padre mi ha consigliato di vedere come so muove”.

“Dopo questa partita sono felice e mi sembra un sogno aver fatto due gol a una squadra che ne ha presi 9 in 13 giornate. In questo senso mister Juric mi ha sempre dato fiducia. Mi parla, mi spiega cosa devo migliorare: credo di dover ringraziare molto il mio allenatore”.

“Se mio padre mi tirerà le orecchie per non aver alzato gli occhi e segnato il terzo gol a Buffon? Prima ho cercato il buco che di solito tutti i portieri lasciano, poi avrei dovuto fare come Fernando Torres: fintare il tiro forte e poi fare lo scavetto”.

La “pica”, in argentino.