GLI APPROFONDIMENTI SUL GENOA

CORRIERE DELLO SPORT – Nella prima pagina dei quotidiano, si legge dell’amaro “festival di allenatori” in casa rossoblu, dove Sheva torna a casa lasciando spazio prima a Konko e poi all’arrivo di Labbadia. È l’italo-tedesco il designato per inseguire la salvezza.

GAZZETTA DELLO SPORT – Capitolo principale di giornata è senza dubbio l’esonero di Shevchenko, non tanto a sorpresa quanto inatteso per le tempistiche. “Sheva via, e adesso?” è il titolo scelto, a margine del quale viene ribadito il nome di Bruno Labbadia come successore dopo Firenze. Per approfondire meglio le motivazioni dell’addio, la rosea intervista il General Manager rossoblu Spors. “Ho parlato molto con Shevchenko, la comunicazione tra noi non è stata un problema. Sfortunatamente, non c’è stato un miglioramento nel nostro gioco e i risultati, che per noi sono troppo importanti, non sono arrivati. Volevamo trattare Shevchenko in maniera corretta e trasparente. Una decisione rapida spesso è meglio di una tardiva. Non è mai facile prendere decisioni del genere, ma sono convinto che dovessimo agire ora. Da adesso, siamo concentrati solo sul futuro, per dare la giusta energia alla squadra e per provare ad avere una svolta positiva il prima possibile”.

L’intervista rappresenta anche l’occasione per parlare di mercato, degli acquisti già fatti e di quelli che verranno. “Siamo soddisfatti dei nuovi acquisti. Abbiamo già visto in Coppa Italia come abbiano migliorato la squadra. Vogliamo investire in giocatori giovani ma di esperienza. Siamo a metà della finestra di mercato, abbiamo già agito e continueremo a farlo”. E dopo aver speso parole di grande fiducia nei confronti di mister Konko che guiderà la squadra a Firenze, il general manager parla infine delle difficoltà trovate a Genova dal giorno del suo arrivo. “Sapevo che sarebbe stata una grande sfida, ma a me piacciono. Sono qui perché sono convinto che andando tutti nella stessa direzione, abbiamo la possibilità di raggiungere il nostro obiettivo e di migliorare il club in futuro. Se credo che il Genoa giocherà in A l’anno prossimo? Sì”.

REPUBBLICA GENOVA – Esonero doveva essere ed esonero è stato. La società ha affrettato i tempi perché crede nella salvezza e non vede l’ora di affidarsi a Labbadia, in arrivo dopo la gara con la Fiorentina. L’addio di Shevchenko non è una sorpresa, la svolta tanto attesa non è mai arrivata: l’addio dell’ormai ex allenatore del Genoa ha colpito e diviso i tifosi rossoblu, tra chi gli avrebbe dato ancora tempo e chi pensa che l’errore sia stato affidargli la panchina prima dell’arrivo di Spors. Capitolo mercato, sono ai dettagli le trattative per Piccoli, Miranchuk e Amiri.

SECOLO XIX – Dopo l’onorevole prestazione in Coppa Italia, Shevchenko sembrava destinato a giocarsi tutto domani sera al Franchi e invece il vaso è traboccato per diverse divergenze sul mercato (l’ucraino avrebbe voluto subito i già prenotati Amiri e Miranchuk) oltre che per risultati deludenti. Con il Spors non è mai scattata la scintilla e ora il general manager, che si era già mosso per individuare un piano B, prova a definire l’intesa con Labbadia, considerato un esperto di salvezze disperate. L’accordo con il tecnico tuttavia non è ancora chiuso. Non decolla Rudi Garcia, mentre nei giorni scorsi era emersa l’alternativa Stankovic. Per ora tocca a Konko: il francese avrà una chance importante e in caso di prova super contro la Fiorentina si potrebbe pure scegliere a sorpresa di continuare con lui per andare a caccia della risalita. Ieri al Signorini si sono rivisti i preparatori Scarpi e Pilati. Nella difesa a 4 si profila il debutto del neo-arrivato Calafiori. Sul mercato si è sbloccato l’affare per il trequartista russo, che può arrivare già in settimana, mentre resta imminente anche l’arrivo di Amiri. Biraschi vola in Turchia, Cassata riparte dal Parma, Serpe va in prestito al Crotone. In un commento alla situazione in casa rossoblu, si legge come le parole dei nuovi proprietari sull’affascinante progetto a lungo termine non collimino con un “futuro alieno e distopico rispetto a un presente di crescente crisi della squadra”. Si cita anche Ivano Fossati e la sua canzone “C’è tempo”, sottolineando come di tempo non ce ne sia affatto molto per questo Genoa infossato.

TUTTOSPORT – Caos Genoa, cacciato Sheva. Alla fine a contare sono solo i risultati e quelli del tecnico ucraino, al netto degli alibi, sono stati pessimi. Il mancato utilizzo da subito dei nuovi acquisti e il fatto che l’allenatore avrebbe voluto ben prima Amiri (ieri la sua ultima partita con il Bayer Leverkusen ) e Miranchuk (in dirittura d’arrivo), operazioni che Spors sta cercando di chiudere, ha creato alcune frizioni con il GM. Il futuro dell’ucraino ora è tutto da scrivere, potrebbe tornare anche in corsa per un posto da commissario tecnico della Polonia. Dalla prossima settimana sarà invece il momento di Labbadia sulla panchina del Grifone.


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