GLI APPROFONDIMENTI SUL GENOA 

GAZZETTA DELLO SPORT – In una breve intervista a Nicolas Burdisso, l’ex difensore e capitano rossoblu conferma come “il calcio gasperiniano” che vediamo oggi sia nato proprio negli anni trascorsi da Gian Piero Gasperini a Genova. “Contro la Juventus lasciò me e De Maio uno contro uno con Tevez e Llorente, prendendosi dei rischi con il pressing in avanti: 1-0 per noi e cominciò a difendere sempre così. Fu la svolta”. Ancora Burdisso: “Prima di un Napoli-Genoa ci stavamo rilassando col torello, lui ci urlò di tutto e io gli risposi. Rimasti soli mi disse di stare calmo, che era necessario. Quella sera finì 1-1 dopo una grande partita: aveva ragione lui”. Tornando al Genoa di Ballardini, 5 partite su 10 le giocherà contro avversarie in qualche modo invischiate nella questione salvezza. Con il mister la squadra sembra più sicura nelle partite contro le dirette concorrenti: dalla gara “spartiacque” al Picco fino alle vittorie importantissime contro Bologna, Cagliari, Crotone e Parma.

REPUBBLICA GENOVA – I vecchi fasti di Genoa-Fiorentina sono lontani: la partita occupa uno spazio speciale nella classifica delle rivalità, sebbene in tempi recenti si ricordi solamente il “patto di non belligeranza per salvarsi” dalla retrocessione in Serie B. Nel 1981 si assistette al drammatico scontro di gioco fra Antognoni e Martina, nel 2009 a un 3-3 fra le polemiche che costò la Champions League al Grifone. 

IL SECOLO XIX – Una statistica del CIES premia Milan Badelj, al nono posto nella classifica dei migliori calciatori del campionato italiano durante i primi tre mesi del 2021: il centrocampista genoano, rilanciato da Ballardini, è il migliore nelle statistiche sul recupero del pallone. Riprese anche le parole di Cassano, che prima alla BoboTV e poi a Le Iene ha scherzato sulla serie televisiva dedicata a Totti: “Castellitto non c’entra niente, somiglia più a Perin che a Francesco” 

TUTTOSPORT – Con Ballardini è diventato un “fort Marassi”, dopo che nella prima parte di stagione i rossoblu avevano stabilito un record negativo di sconfitte interne, addirittura 5. Dalla partita contro il Milan, pareggiata per 2-2 con Maran ancora in panchina, nelle settimane e nei mesi successivi la squadra ha ricostruito un muro tra vittorie e pareggi, alcuni conquistati nelle difficoltà come quello contro il Verona di Juric.

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