Enrico Preziosi ha chiesto alla Lega Serie A il rinvio della partita fra Genoa e Torino, per il momento in calendario sabato pomeriggio alle ore 18. Troppi i 14 casi di Coronavirus all’interno del gruppo squadra, in attesa dell’esito dei tamponi effettuati nella giornata di ieri che potrebbero persino far salire la conta dei positivi. “Sono dispiaciuto e mortificato – confida il presidente in una lunga intervista al Corriere della SeraDi certo non mi aspettavo di dover gestire una situazione simile. Qualcuno ha la febbre ma complessivamente la situazione è sotto controllo. Piuttosto sono addolorato per i giocatori del Napoli con cui abbiamo giocato domenica scorsa: mi auguro che non emergano tra loro positività al tampone. Forse con il senno di poi avremmo dovuto sospendere già quella partita”. 

Ieri lo stesso giornale aveva rivelato le due ipotesi che sarebbero al vaglio della Lega Calcio in attesa dei tamponi delle squadre a rischio: blocco del campionato di calcio per 14 giorni oppure rinvio degli incontri in cui sono coinvolte le squadre con un alto numero di giocatori positivi. Oggi è in programma un consiglio straordinario per decidere le sorti di Genoa-Torino e valutare eventuali provvedimenti in vista della 3ª giornata di campionato, quella che anticiperà la settimana di sosta per le nazionali. Preziosi annuncia: “Ieri ho parlato con il presidente Paolo Dal Pino a cui ho fatto presente che, positivi a parte, anche gli altri non son potuti andare al campo (la Asl non ha concesso la riapertura del campo neanche per i calciatori negativi, ndr). Troverà le argomentazioni per giustificare il rinvio: come posso far giocare la mia squadra? Chi mando in campo, la Primavera? Credo serva un po’ di buonsenso”.  

La notizia della positività di Perin e poi quella di Schöne hanno influenzato la prova e il risultato dei rossoblu al San Paolo? “Certo. Sono stati tutti svegli fino alle 2, in apprensione, per l’esito dei tamponi. Ci ha condizionati, come poi si è visto in campo. Come fai a non essere in ansia?” Preziosi si dice poi “stra-preoccupato” per la continuità del campionato. “Già abbiamo subìto perdite economiche devastanti, episodi come questo possono incidere anche sul corso della stagione. Io ho la squadra falcidiata dal virus, ma ritengo che se ci sono le condizioni resta sempre preferibile giocare”. 


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