Il collega e firma de Il Secolo XIX, Valerio Arrichiello, ha commentato al termine della partita tra Genoa e Juventus quello che si è visto in campo allo stadio Ferraris.

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“È stata una partita in cui praticamente non c’è mai stata storia, perché la Juventus fin da subito si è mostrata più forte. Rispetto alla partita con il Parma ho visto un Genoa che aveva più voglia di soffrire, più compattezza, ma la Juventus è più forte del Parma. Abbiamo visto un primo tempo dove sono arrivati tantissimi tiri, troppi errori del Genoa che non riusciva mai ad uscire dalla morsa, soprattutto da Schöne ci aspetteremmo di più (le occasioni della Juventus sono arrivate proprio da sue palle perse). Perin è riuscito a tenere abbastanza in vita il Genoa con un po’ di parate, nella ripresa appena il Genoa ha provato un po’ a mettere la testa fuori dalla sua metà campo con gli ingressi di Sanabria e Lerager è stato punito subito, e a quel punto la partita è cambiata perché ha accusato il colpo e non era in grado di provare a rimontare. Poi Ronaldo si è inventato un grandissimo goal, Douglas Costa idem. Piccolo segnale di speranza il finale, dove c’è stato un po’ di risveglio. Il primo tiro è arrivato con Sanabria al 75esimo e questo fa capire molto della partita; bravo Pinamonti ad andare in goal per la seconda partita di seguito. Non era questo la partita dove si doveva fare punti, altre volte il Genoa ce l’ha fatta ma aveva i tifosi, a porte chiuse è molto più difficile e il divario tecnico è emerso in maniera più netto.”

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“Questo può essere un dato che può pesare soprattutto in periodo come questo dove si sta giovando tanto, però devo dire che alcuni giocatori salgano di livello perché ne ho visti alcuni in sofferenza e difficoltà. Anche Cassata, Ghiglione, ragazzi che magari in precedenza avevano fatto cose nuove (Cassata aveva chiuso bene con Nicola, oggi era in difficoltà). Stavolta è necessario azzeccare la formazione giusta sin dall’inizio: non è facile con tante partite capire quale giocatore può essere in condizione, però la sfida diventa fondamentale perché il Genoa ha sprecato con Parma e Brescia, partite dove doveva fare più di un punto.