Nell’attesa che venga diramato un comunicato congiunto ed ufficiale, ecco qualche parola di Enrico Preziosi, che è intervenuto nel corso della serata sui principali canali televisivi regionali:

“Non c’erano le basi per portare avanti la trattativa. Chi è in malafede penserà sempre che io non abbia voluto farla, ma non c’erano le condizioni e non volevo bruciare tutti gli anni di gestione al Genoa così, con questa offerta non adeguata”.

“Visti i risultati mi sono sicuramente spinto troppo avanti. Già dall’inizio avrei dato poche chances, ma poi sono arrivate figure che mi hanno fatto pensare bene, che la trattativa sarebbe andata in porto. Si è trattato di un problema di credibilità, aldilà del milione in più o meno o del parere dei tifosi. Sono deluso, perché ho creduto in una cosa che ritenevo fattibile, forse per colpa mia”

“Il Genoa non ha segreti contabili, ha i suoi problemi così come ha le sue certezze ma niente che debba essere nascosto. Sfido chiunque a venire qui e dire che alcune cose non sono state messe a bilancio, questa storia deve finire. Le famose maledette plusvalenze forse ci hanno garantito di restare a galla in questi anni. Le società pur appartenendo a un passato glorioso come quella del Genoa macinano utili e perdite, più perdite che utili e di conseguenza è difficile trovare l’imprenditore che voglia investire in una società medio-piccola o medio-grande che fa perdere”.

“Non credo si possa parlare di “gruppo Gallazzi”, con tutto il rispetto, oggi si abusa di questa parola. Ho rispetto ma non simpatia verso di lui, evidentemente aveva in mente di fare in maniera diversa. Non mi spaventano striscioni, parolacce o offese ma la situazione non è certamente serena, un po’ per tutti. Toglierò il disturbo, chiedo un po’ di pazienza e prometto che lascerò non appena troverò qualcuno leggermente più bravo di me. Non ho messo alle strette nessuno, per arrivare domani a un accordo finale avrei dovuto avere tempo e non potevamo andare oltre: non era un ultimatum. Da domani Zarbano nominerà un advisor che avvierà già la due diligence e lavoreremo per trovare qualcuno, ora ci concentriamo sulla squadra. Speriamo ci sia qualcuno con più voglia di investire in questo progetto, io sono abbastanza stanco”.