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Atalanta Genoa 3 a 0. Menù bergamasco indigesto per Juric e tutto il Genoa. Polenta e usei(grifoni), frittatina genoana, baccalà tattico non recepito da Juric il menù servito dallo chef Gasperini. Scherzetto e poco dolcetto di Gasperini preparato nella settimana precedente. Halloweengaspe il momento giusto per tirare fuori gli scheletri dall’armadio.

Notiziario: giornata di sole 20°, terreno in buone condizioni. Difficili da vedere i dirigenti rosso blu presenti, non c’era Preziosi, nella nuova struttura dello Stadio Azzurri d’Italia, un bel salotto la tribuna, vetuste le curve e distinti. Spettatori paganti 5.422 di circa un 1000 tifosi rosso blu di cui 750 nella curva sud, abbonati 10.823. 20/30 “pisquani” nero azzurri hanno aspettato gli autobus rosso blu bersagliandoli con bombe carta, nessun ferito.

Per il commento copiamo e incolliamo alcune considerazioni di Juric e Pavoletti già scritte sul blog ieri a caldo finita la partita. Basterebbero e avanzerebbero per iniziare e chiudere il pezzo, racchiudono quello che si è visto ieri allo Stadio Azzurri d’Italia di Bergamo.

JURIC “Finora non era mai successo, oggi non ci siamo presentati in campo perdendo tutti i contrasti. Il primo e il secondo gol, abbiamo sbagliato, la prestazione è stata negativa”. “Non siamo riusciti a battagliare nel modo giusto, secondo me le uniche colpe di oggi sono le mie” “La squadra fino ad oggi ha fatto sempre prestazioni toste e tutto sommato positive, oggi invece è andato tutto male o forse è colpa mia che non ho preparato bene la partita. L’approccio deve essere completamente diverso”.

Pavoletti: “Sul campo non abbiamo vinto un contrasto – non abbiamo fatto le cose di sempre e non siamo stati veloci”. “Dobbiamo analizzare bene tutti i dettagli: oggi in confronto alle partite precedenti giocate non c’era l’atteggiamento solito ma sappiamo da dove ripartire, non è di certo una sconfitta che ci butterà giù di morale o che farà cambiare l’opinione dei tifosi sul Genoa”.

Troppo forte è stato il dispetto non da mettersi a piangere perché sono state cocenti e ingenue le speranze alla vigilia non solo dei tifosi ma di tutta la truppa rosso blu. Difficile giudicare la prestazione dei rossi blu con troppi giocatori fuori tecnicamente e tatticamente.

Una prima parte di gara veramente brutta senza gioco da ambo le parti, solo marcature a uomo asfissianti pronte solamente a non far giocare l’avversario con gol orobici causati da errori genoani.

La chiave dei primi 45’: La mossa di Gasperini spostando Kurtic a centrocampo togliendolo tra le linee ad annullarsi con Rigoni è risultata indigesta nel cuore del gioco genoano. L’ex viola oltre razziare palloni con i suoi inserimenti ha fatto due gol, il primo su errore pacchiano di Ntcham sui 17 metri che si è fatto rubare un pallone che ha fregato l’assetto difensivo di Burdisso e compagnia, il secondo con un inserimento centrale di 40 metri senza che nessuno lo contrastasse dopo un lancio dalla difesa orobica non ostacolato da Gentiletti distante da Petagna autore dell’assist ,il tiro dal limite dello sloveno ha beffato Perin non perfetto in quella parata anche se in precedenza aveva già salvato il risultato in almeno due occasioni. L’Operazione Kurtic non è stata afferrata da Juric. Per onore di cronaca bisogna anche aggiungere che Gasperini aveva perso nel primo tempo anche due colonne del suo gioco Dramè e Konko, senza perdersi d’animo passando alla difesa a quattro.

Nel secondo tempo si è giocato di più a pallone, Gasperini è andato a nozze forte del risultato negli spazi al tal punto che la partita poteva prendere anche l’aspetto di un set tennistico .

Giusto rischiare per il vecchio Balordo con l’ingresso di Simeone che a metà ripresa ha avuto l’occasione muovendosi bene in profondità di riaprire la gara fallendo un rigore in movimento. Gol che avrebbe riaperto non solo la gara ma anche arrotolato il tappeto rosso stesso a Gasperini e i suoi ragazzi. Dopo una parata con deviazione sul palo interno per un colpo di testa di Pavoletti del portiere bergamasco Gomez ha chiuso definitivamente la gara con il terzo gol.

Simili lezioni conteranno per qualcosa e non solo per Juric, bisognerà subito metterle a frutto.

Le domande sulla sconfitta bergamasca. Perché Juric dopo aver lavorato tanto sul 3 4 3 contro Gasperini ha cercato un’altra formula con Nitcham. Il francese chiamato in causa ad inizio gara ha già fallito altre prove. Sente troppo le gare trasformandosi dagli allenamenti alle gare ufficiali. Senza le prestazioni in settimana non sarebbe stato utilizzato, è fuori strada chi pensa alla rivincita su Gasperini dopo l’accantonamento dello scorso anno, non è un ragionamento da Pirata.

L’altra domanda a cui Juric ha risposto è la mancata sostituzione di Munoz dopo il giallo al primo minuto di gioco non ha convinto. Munoz muro contro il Milan burro contro Gomez non affondando mai il tackle per paura del raddoppio del giallo cercava in modo intelligente di accompagnare l’avversario sempre verso l’esterno è stato deleterio per tutta l’economia della partita condizionando tutti i compagni di centrocampo visti gli assist del capitano bergamasco ed in particolare Lazovic più preoccupato a difendere e coprire che attaccare.

Brutta la prestazione del Grifone, troppo brutta per essere vera. La speranza che sia tutta colpa delle due gare precedenti ad altissima intensità in una settimana. I rossi blu erano stanchi e non avrebbero potuto essere che tali. Gli eccessi in cui sono caduti si spiegano soltanto da un simile punto di vista. Troppi riflessi spenti, insofferenza, fiato corto, intelligenza svanita e scarsa qualità di tutti dopo quello che avevano fatto vedere nelle precedenti gare. Pesante l’assenza di Izzo.

Bravo Gasperini ottimo allenatore sul campo ha dato personalità e identità ad una squadra di giovani lasciando in panchina senatori affermati. Se il suo G&G crescerà anche in tecnica sarà una delle rivelazioni del campionato. Non sono scarsi se il tecnico di Grugliasco si permette di tenere in panchina un acquisto di 8 milioni di euro: Paloschi.

Bravo Gasperini nel preparare la partita in ogni intervista precedente la gara alludendo ad un Genoa da Champions caricando i suoi e illudendo gli altri. Contro l’Atalanta in campo c’erano nel primo tempo i 10/11 dello scorso anno al netto di Suso e Ansaldi, ed allora come mai ci sono stati tutti gli alti e bassi con sconfitte inaspettate? Gasperini da buon comunicatore con orgoglio ha sottolineato di aver fatto 3 reti senza palloni inattivi alla difesa più forte del campionato dopo la Juventus.

Come si può spiegare la “saudade” di Gasperini, malinconia, assenza, tristezza, lontananza, tormento, perdita, difficile vista la giusta esultanza durante e al termine della partita sotto la curva orobica.

La “suadade” di Gasperini è il presente 5 vittorie di cui 3 in una settimana ed un pareggio nelle ultime 6 gare. 16 punti su 18 non gli era mai successo in carriera neanche con Milito e Thiago Motta.
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