Michele Sbravati a tutto campo. In una giornata di festa per tutti, chi non smette di lavorare è il settore giovanile del Genoa. E a parlare, dopo il trittico di partite che ha visto l’Under 15 conquistare la semifinale di categoria (clicca qui), l’Under 17 femminile arrivare al terzo posto in campionato (clicca qui) e quella maschile strappare un prezioso 1-1 contro l’Inter (clicca qui), è stato proprio il responsabile del settore giovanile. Di seguito le parole di Sbravati.

Sulla medaglia di bronzo vinta dal Genoa Femminile Under 17: “Le ragazze hanno fatto un’annata straordinaria, simbolo della crescita di un movimento nato da poco, movimento di cui io sono partecipe parzialmente. L’applauso va quindi a Santo Bignone e a Cristiano Francomacaro. Parliamo di un movimento in grande espansione, ma il Genoa dovrà farsi trovare preparato sia come tecnici che soprattutto come società. Forse non si ha ancora la percezione di quanto possa diventare importante il movimento del calcio femminile in futuro“.

Sulla doppia vittoria dell’Under 15 di fronte alla SPAL: “Abbiamo due squadre in final-eight e continua il nostro percorso di risultati incredibile già avviato negli ultimi anni. Dico che è incredibile, anche se sembra una parola scontata, ma oggi stiamo osservando come anche nei settori giovanili di realtà secondarie – abbiamo visto recentemente la SPAL, lo Spezia, l’Entella e la Cremonese – c’è una crescita esponenziale negli investimenti e nei centri sportivi. Ecco perché riuscire ad essere ancora all’altezza dei risultati e portare gruppi a primeggiare è veramente motivo di enorme soddisfazione, che premia il lavoro di istruttori, ragazzi e di chi lavora all’interno del sistema calcio. La semifinale dell’Under 15 è poi un prodotto quasi tutto locale, così come moltissimi giocatori locali erano in campo anche oggi nell’under 17. La coesione fra allenatori e ragazzi è la cosa più importante”.

La Primavera deve invece salvarsi nella gara di ritorno ad Empoli, dopo il pareggio maturato nell’andata di ieri pomeriggio ad Arenzano: “Ieri è stata una partita non facile contro un avversario difficile da affrontare. La Primavera è una categoria particolare, con un campionato a 16 squadre e con tre retrocessioni è diventata molto selettiva e ci hanno lasciato le penne Bologna, Lazio ed altre come il Milan in questa stagione. Se continuerà ad essere questo il formato della Primavera, bisognerà mettere in preventivo che alcune squadre fra le migliori possano andare in seconda serie. Ovvio che il prestigio, l’immagine e la visibilità della Primavera 1 siano importantissimi, ma diventa complicato esser competitivi ogni anno e non rischiare, perché il format della categoria è veramente molto difficile”.

BIANCHI: “DAREMO TUTTO PER LA MAGLIA, LOTTEREMO PER LA SALVEZZA”

Sbravati lancia poi un messaggio ai futuri allenatori di Primavera e prima squadra: “Una grande sinergia tra prima squadra, selezione Primavera e settore giovanile ha consentito tanti debutti e rischi presi da allenatori della prima squadra che non hanno esitato a far esordire sedicenni. Bisogna che si ritrovi questa unità di intenti per valorizzare prodotti locali, senza pensare alla classifica. L’input della società è e resta quello di produrli, avere il coraggio di valorizzarli, anche perché a mio avviso ci sono. Noi ne siamo l’esempio lampante: il Genoa, nella storia del calcio italiano, annovera 3 giocatori fra i 10 più giovani esordienti nella storia del calcio italiano. E non si tratta di giocatori qualunque, perché parliamo di El Shaarawy, Salcedo e Pellegri. Se hanno esordito loro possono esordire anche altri”. 

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