Nel derby, il colpo di testa di Kouamè che ha impegnato Audero sotto la Nord è stato l’emblema di molte cose. La fotografia di chi si è visto strappare l’urlo di gioia in gola, ma pure quella di un Kouamè a tratti incontenibile. Di un calciatore di vent’anni – ci si augura futuro di quella nazionale ivoriana che qualche settimana fa ha salutato Drogba –  che ha impegnato un altro, promettente giovane del campionato italiano come Audero. Non è un caso che, partendo proprio da quello stacco aereo, la condizione fisica e l’esplosività dell’ivoriano siano state etichettate ironicamente dal compagno Bessa  “imbarazzanti”.

Ma Christian Kouamè, oltre ad essere il 23° giovane più utilizzato in Europa, è anche un calciatore che presta le sue ali all’esplosività, alla battaglia. Ha margini di miglioramento enormi e la sua presenza al fianco di Piatek esalta non solo la vena realizzativa del centravanti polacco, ma pure quella da registi di molti compagni, da Criscito a Biraschi passando per i centrocampisti.

Quanto appena detto lo dimostrano pure alcuni numeri forniti da Whoscored.com. Intanto Kouamè è il più battagliero e intraprendente fra gli Under 23 del campionato italiano quando si tratta di andare a conquistare palloni lassù in cima, fra difensori attrezzati e avversari spilungoni: nei duelli aerei vinti, ad esempio, doppia praticamente il fiorentino Milenkovic al secondo posto. Se poi veste i panni di terminale offensivo ricercato sia con palloni alti sia con lanci in profondità, diventa il giocatore di Serie A che ha subito finora più contrasti da parte degli avversari (33). Più di Zapata (31), De Paul (30) e di un terzetto “fastidioso” per le difese avversarie come quello formato da Gomez, Petagna e Suso (29).

Christian Kouamè è il giocatore ad aver subito più contrasti da parte degli avversari in Serie A dall’inizio della stagione (fonte: WhoScored.com)

in Serie A, poi, svetta su un altro podio. Se vogliamo, ancora più complicato da risalire vista la grande concorrenza. È infatti il terzo giocatore per duelli aerei vinti (66) dopo il bolognese Santander (88 su 158) e Pavoletti (82 su 128). Alle spalle dell’ivoriano rossoblu si devono accomodare in molti: da Belotti a Pezzella, da Bruno Alves a Dzeko, da una vecchia conoscenza come Izzo ad Acerbi e Troost-Ekong. Più lontani Piatek (21°) e Biraschi (31°).

In termini percentuali, Kouamè vince esattamente il 60% dei duelli aerei (66 su 110). In altre parole, fornitegli dieci palloni alti a partita e lui ve ne riciclerà positivamente più della metà. Non male per un esordiente in Serie A, soprattutto se questa sua caratteristica ci costringe ad arrenderci all’evidenza: fra gli attaccanti lo precedono percentualmente solo Dzeko (67%) e Pavoletti (64%).

La concorrenza è altissima, ma Kouamè si libbra su molti colleghi dell’area di rigore. E nel colpo di testa ha un’arma letale

Andando ancora oltre e considerando i cinque maggiori campionati europei, Kouamè è addirittura undicesimo per duelli aerei vinti. Meglio di lui fanno – oltre ai già citati Pavoletti e Santander – gli inglesi Vokes (Burnley, 103), Mounie (Huddersfield, 94), Paterson (Cardiff, 87), Morrison (Cardiff, 87), Doherty (Wolverhampton, 67); lo spagnolo Carrillo (Leganes, 111); i francesi N’doye (Angers, 98) e André (Rennes, 69).

Non sarà un caso se, in società con Piatek e Bessa, Kouamè permette al Genoa di avere nel fondamentale del colpo di testa un’arma in più. Il Grifone, infatti, è secondo in campionato per reti segnate di testa (4) a braccetto col Sassuolo. Meglio fanno solamente Cagliari e Inter (6). E domenica arriva il Torino, la più equilibrata fra le squadre del massimo campionato nella differenza tra contrasti aerei vinti e persi.


Piatek, la doppia cifra vale il terzo posto nella storia del Genoa

CIES, il rossoblu Kouamè è il 23° giovane più utilizzato in Europa. Già derby con Audero