Torino-Genoa nel frigorifero. Nel frigorifero per congelare un attimo il campionato, dove sono 10 i punti di differenza tra le due formazioni, e concentrarsi su una competizione che servirà da casting e da conferma. Da casting per il Genoa, che ha bisogno di capire entro questa settimana chi è pronto ad armarsi di baionetta e gettarsi nella trincea salvezza; da conferma per il Torino, pronto a schierare larga parte della spina dorsale della formazione titolare: da Sirigu a Izzo, da Nkoulou a Rincon, da Belotti a Zaza.

A poche ore da un ottavo di finale di Coppa Italia che si rivelerà particolarmente rigido, e non soltanto per le aspettative in campo, ma anche per le temperature che si avvicineranno allo zero a ridosso della mezzanotte, tornano a galla numeri e statistiche. Con la previsione di potersi assicurare un quarto di finale contro la vincente tra Milan e Spal. Un’occasione.

Il Genoa, come sottolineato da mister Nicola in conferenza, è da 28 anni che non accede ai quarti di finale di Coppa Italia. Un giovane Davide Nicola militava nelle giovanili rossoblu e presto sarebbe arrivato il prestito all’Andria, prima del ritorno al Genoa e l’esordio in prima squadra. Nella stagione 1991/92, sbarazzatosi di Taranto prima e Pisa poi, il Genoa di mister Bagnoli aveva staccato un pass per i quarti di finale e sfidato così il Parma di Nevio Scala (poi vincitore della competizione). Il parziale di andata e ritorno sorrise ai crociati, che eliminarono quel Genoa ad un passo dalle semifinali.  Nel dopoguerra, la storia del Grifone, vincitore della Coppa Italia nel 1937, parla di altre due occasioni in cui il Genoa è arrivato ai quarti: nelle stagioni 1962/63 e 1964/65.

Oggi è differente lo scenario, considerando anche che la competizione ha mutato considerevolmente il suo assetto. Nel 1991/92 vi erano partite andata e ritorno sin dagli ottavi, oggi accade solamente dalle semifinali. E più di un dubbio questo format lo lascia, come scrivevamo ieri nel nostro editoriale della vigilia. Il Genoa arriva rinfrancato dall’ultima vittoria contro il Sassuolo in campionato, ma ha assolutamente l’esigenza di non adagiarsi sugli allori e tenere altissima l’attenzione. Servono motivazioni, concentrazione e grande coesione. Quanto prima, poi, gli innesti necessari dal calciomercato.

Nicola – e così anche Mazzarri – scioglieranno ogni dubbio di formazione questa mattina dopo il risveglio muscolare, tenendo conto delle indicazioni che arriveranno sulle possibilità di schierare qualche giocatore che sia già sceso in campo domenica scorsa (e considerando la sfida di domenica prossima a Verona). La rosa di chi giocherà una seconda volta nell’arco di quattro giorni dovrebbe comunque essere ristretta ad un paio di scelte: chi affiancare al rientrante Zapata e a Goldaniga nel reparto arretrato (uno tra Biraschi e Romero) e chi schierare davanti ad Agudelo, che rileverà Pandev alle spalle della punta. In tal senso, una maglia se la giocano Favilli, Destro e Pinamonti. Come già anticipato ieri sera, le uniche certezze rispondo ai nomi di Radu tra i pali e Schöne in mezzo al campo.

Mazzarri, che ha ritrovato il successo all’Olimpico dopo la sconfitta interna con la Spal, ha perso Ansaldi a due giorni dalla sfida e si affiderà, come già scritto, a buona parte dei veterani della squadra granata. A completare lo schieramento difensivo Bonifazi (forse l’ultima in granata prima di tornare alla Spal) e Bremer, che decise la gara di campionato al Ferraris. Laxalt, Aina e Meitè affiancheranno Rincon in mezzo al campo. Berenguer alle spalle di Zaza e Belotti. Non è da escludere che Mazzarri si possa giocare anche Izzo dal primo minuto. Dopo aver definito la gara col Genoa come una “finale di Champions“, il tecnico granata non ha certo intenzione di lasciare andare via l’occasione di procedere in Coppa Italia, visto che oggi l’Europa sembra poco accessibile con un piazzamento in campionato, mentre una vittoria in questa competizione garantirebbe l’accesso all’Europa League.

Ad arbitrare questo ottavo di finale sarà Juan Luca Sacchi della sezione di Macerata, alla sua decima direzione in Coppa Italia (nell’attuale competizione ha già arbitrato Crotone-Sampdoria). Il fischietto marchigiano, 35 anni, appartiene alla Can B dalla stagione 2014/15. Sarà assistito dai due guardalinee omonimi Rossi Luigi (Rovigo) e Rossi Christian (La Spezia), mentre il quarto uomo sarà Sozza (Seregno). Al VAR Nasca della sezione di Bari, all’AVAR Di Paolo di Avezzano.

Juan Luca Sacchi in cadetteria ha diretto 93 partite (7 in questa stagione), con qualche piccola sortita in Serie A, dove le gare arbitrate sono state 7. In totale, tra Lega Pro e massimo campionato, sono 143 le direzioni di gara in carriera. L’esordio nel massimo campionato è arrivato nel 2014/15 in Chievo-Atalanta. Non si riscontrano precedenti col Torino né in campionato né in Coppa, ma due precedenti lo legano invece al Genoa.

La sua prima direzione col Grifone fu un Frosinone-Genoa vinto dai rossoblu per 2-1 (30 settembre 2018). Ma di quella gara si ricorda un rigore particolarmente generoso fischiato a favore dei ciociari per fallo di Spolli. Quella gara fu condotta in porto dai rossoblu. Ma ancora più incombente è un altro precedente che ebbe un peso rilevante, ben più di quel penalty.

Si deve risalire a Parma-Genoa (1-0), sempre riconducibile alla 27° giornata della stagione scorsa. Una sfida che il Genoa buttò via da solo sbagliando diverse occasioni sotto porta, ma che venne anche viziata nel finale da un calcio d’angolo che non c’era (ultimo tocco di Inglese), dal quale maturarono prima un sospetto tocco di mano di Rigoni e poi la rete di Kucka. In quell’occasione la decisione fu presa solamente dall’arbitro, senza possibilità che intervenisse il VAR. Le proteste furono veementi, l’errore grossolano.


LE PROBABILI FORMAZIONI 

TORINO (3-4-1-2): Sirigu; Bremer, Nkoulou, Bonifazi (Izzo); Aina, Rincon, Meitè, Laxalt; Berenguer; Zaza, Belotti. 

GENOA (3-5-2): Radu; Biraschi (Romero), Zapata, Goldaniga; Ghiglione, Behrami, Schöne, Cassata, Barreca; Agudelo, Favilli (Destro). 


Rassegna Stampa del 9 Gennaio, le formazioni sui quotidiani. Risale Krmencik, Arana new entry