La terza trasferta del campionato porta il Genoa allo “Stirpe” di Frosinone, stadio di proprietà della società ciociara, piccolo gioiello che oggi non trova il giusto riconoscimento nella classifica del Frosinone, unica squadra in Europa a non aver ancora segnato. Ad avvertire però sulle insidie della gara, già alla vigilia, è stato lo stesso Ballardini. A caricare l’ambiente dall’altra parte della barricata il presidente Stirpe attraverso una lettera destinata ai tifosi, corroborata dall’obbligo di vincere sbandierato in conferenza dal tecnico giallazzurro Moreno Longo. 

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NOTIZIARIO 

Nella foto, la prima pagina del giornale dedicato al Frosinone e distribuito allo stadio

Ingresso allo stadio particolarmente travagliato. Temperatura di circa 26°, sole e un folto gruppo di sostenitori rossoblù, colorato da bandiere e striscioni. Squadre in campo, con qualche sorpresa di formazione soprattutto nello schieramento di Davide Ballardini, che lancia Sandro nel centrocampo a quattro affiancandolo ad Hiljemark. In tribuna presente il direttore sportivo Mario Donatelli, in panchina quello generale, Giorgio Perinetti. Sono 293 i tifosi rossoblu assiepati nel settore ospiti. Alcuni provvisti di maschere che ritraggono Piatek.

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PRIMO TEMPO

Partita la gara dello “Stirpe”. Sandro centrale di centrocampo al fianco di Hiljemark. Lazovic confermato a sinistra, Romulo sulla destra. Il Frosinone risponde con un attacco a tre con Joel Campbell che da trequartista spesso si decentra sulla sinistra, Perica al centro dell’attacco e Ciano sulla destra, pronto a scambiarsi la posizione con Campbell in diverse occasioni e fasi della gara. Arbitra Sacchi della sezione di Macerata.

Al 5′ prima punizione per il Frosinone, che guadagna anche il primo calcio d’angolo. Precedentemente era stato Radu ad intervenire in uscita per neutralizzare un cross teso di Zampano. Al 6′ di gioco nuovamente impegnato il portiere rossoblu su tiro da fuori area di Ciano. Ottimo intervento l’estremo difensore del Genoa.

I rossoblu stanno per adesso facendo una gara attenta, di contenimento, cercando di convogliare il maggior numero di palloni dai piedi di Sandro ed Hiljemark. Forte il pressing della formazione ciociara che spesso costringe il Genoa a non cercare la profondità. La prima conclusione rossoblu è un crossa metà strada con un pallonetto da parte di Pandev al decimo minuto. Sportiello controlla alto sulla traversa senza problemi.

Al 13′ provvidenziale la parata di Radu ad impedire Ciano, cercato da Perica con un tiro-cross, di ribattere a rete da pochi passi. Sul rinvio di Radu si materializzerà un assist per Kouamè, che in velocità supera Goldaniga e decide di calciare anziché premiare il taglio di Pandev, che si lamenta col compagno. Grande occasione per il Grifone.

Da una decina di minuti, quando sono passati 18′ di gioco, il Genoa si getta con maggiore convinzione in avanti. Il Frosinone quando difende è ben trincerato dietro formando una linea a cinque. Salamon osserva specialmente i movimenti di Piatek. Già un paio di interventi da sottolineare da parte di Sandro, che senza paura si è gettato in scivolata per recuperare il pallone. In occasione di uno di questi contrasti, al 19′ di gioco, subirà anche un pestone procurando l’ammonizione di Goldaniga, primo sanzionato della gara.

Al 23′ la più grande occasione del match per il Genoa capita sui piedi di Romulo dopo un ottimo contropiede dei rossoblu che trova scoperta l’intera difesa del Frosinone. Un rigore in movimento quello battuto dal numero 8 rossoblu, che col sinistro spedisce alto. Al 25′ Biraschi costretto ad uscire  per un problema alla mani sinistra dopo un disimpegno di testa. Genoa che contiene bene anche in dieci uomini. Il difensore rossoblu non chiederà il cambio. Anche Sandro sarà costretto all’assistenza dello staff medico rossoblu dopo essere caduto rovinosamente a terra, ma tornerà in campo.

Genoa che sa difendersi anche con dieci uomini dietro la linea del pallone, dimostrando di non voler lasciare al caso nessun particolare. L’avversaria cerca di spingere e trovare la via del gol. Dopo mezz’ora è comunque ancora 0-0 con la migliore occasione capitata sui piedi di Romulo. Al 33′ arriva il vantaggio rossoblu con Piatek, che segna per la sesta gara di fila in campionato e sfrutta un assist di testa strepitoso di Kouamè. Il destro è potentissimo e Sportiello può solamente sfiorare. Il gol della pazienza, senza fretta e senza avere la presunzione di fare male al Frosinone, chiamato a fare la gara.

Noi vogliamo gente che lotta” è il coro dei tifosi di casa che fa da contorno al 2-0 rossoblu firmato da Piatek, che viene servito ancora da Kouamè. La coppia funziona, l’ivoriano ruba un pallone a Salamon che, distratto, gli lascia spazio per andare fino in fondo e servire a centro area il compagno d’attacco. Ottavo gol in campionato per il centravanti polacco. Pistole che sparano anche allo “Stirpe”.

Allo “Stirpe” partono cori all’indirizzo della squadra e del tecnico. Ma al 38esimo Sacchi assegna un rigore per tocco di Spolli su Perica. Una gamba testa alla ricerca del pallone che trova solo la gamba. Fischio parso generoso. Sul pallone va Ciano: mancino che spiazza Radu. Frosinone che accorcia le distanze e rientra in partita, rischiando di pareggiare al 43′ quando Zampano fallisce il tiro al volo in inserimento dalla destra.

La partita si proietta verso la fine del primo tempo col Genoa che guida con una rete di vantaggio sui padroni di casa. Un minuto di recupero nel qual Chibsah colpisce un palo clamoroso dai 35 metri.


SECONDO TEMPO

Longo cambia in attacco: fuori Perica, dentro Ciofani neo-papà e reduce da un infortunio. Ballardini conferma invece l’undici titolare del primo tempo. I padroni di casa partono con la volontà di rimettere in equilibrio la gara dopo aver trovare la prima marcatura in questa Serie A su un calcio di rigore davvero molto generoso e frutto di una doppia gamba tesa che ha premiato il Frosinone facendolo rientrare in partita.

Nei primi cinque minuti della ripresa i giallazzurri cercano di rendersi pericolosi specialmente dalla distanza, ma senza esito. Il Genoa si dispone con grande attenzione esattamente come nella prima frazione, senza mai lasciare nessun proprio calciatore nella metà campo avversaria. Atteggiamento che non servirebbe visto che il Genoa può difendere un gol di vantaggio.

A bordo campo si scaldano Favilli, Bessa e Mazzitelli. Al 55′ ammonizione per Salamon, al 60′ per Joel Campbell. Lo stesso minuto in cui il calciatore costaricense lascia il campo per fare spazio e Soddimo, più trequartista che mezzala per la posizione che ricopre.  Ballardini è pronto a rispondere inserendo Zukanovic al posto di Lazovic. Le caratteristiche più difensive del laterale bosniaco modificano l’assetto rossoblu, che schiera adesso una linea a quattro.

Al 64esimo terzo angolo per i padroni di casa, che cercano lo schema senza realizzarlo. Ballardini inserirà a breve anche Pedro Pereira, che sta svestendo la pettorina per sostituire Pandev. La sostituzione avviene al 67′ di gioco: c’è subito un bel “cinque” in panchina fra il macedone e il tecnico rossoblu. L’assetto cambia e diventa un 3-5-2, che rinnova la difesa a cinque in fase di non possesso.

Al 69esimo di gioco ammonito Sandro per aver fermato Ciano, anche se il contatto, a rivedere il replay, non sembra esserci. Sandro si lamenta molto con l’arbitro Sacchi, ma la decisione porta alla battuta del calcio piazzato. Radu è attento a farla sua centralmente.

Al 71′ la chance più grossa del secondo tempo per il Genoa. Kouamè mette la quinta, prende il tempo alla difesa ciociara e calcia ad incrociare di destra colpendo prima un palo, poi l’altro. Il pallone, quindi, carambola fuori dalla porta difesa da Sportiello. 

Succede un po’ di tutto al 74esimo. Sandro esce per Mazzitelli, ma solo dopo aver salvato in mezza rovesciata su un tentativo di testa di Chibsah da centro area a Radu battuto. Vale un gol il salvataggio del numero 30 rossoblu, fermato dai crampi. Frosinone vicino al pareggio. Al 76′ ennesima occasione giallazzurra con Salamon che conclude solamente a lato della porta dopo un’uscita a vuoto di Radu.

Nessun giallo al 77esimo per Vloet, neo entrato del Frosinone, che da dietro travolge Piatek in ripartenza. Sacchi dà il vantaggio, che con concretizzato non porterà tuttavia all’ammonizione del centrocampista ciociaro.

Dieci minuti al termine della sfida. All’83esimo ammonito Mazzitelli per intervento su Ciano. Ogni occasione per guadagnare falli o ritardare la ripresa del gioco è sfruttata dal Genoa, che vede scorrere il cronometro. Guadagna un buon angolo Hiljemark dopo aver impegnato Sportiello, battaglia Piatek contro la difesa giallazzurra. All’88esimo grande occasione di testa per il Genoa, in particolare per Mazzitelli servito da Kouamè. Non sfruttata la superiorità numerica nella metà campo avversaria.

All’89esimo il Frosinone chiede calcio di rigore per una trattenuta su Soddimo: Sacchi non è stato della medesima idea. Pedro Pereira aveva leggermente cinto col braccio sinistro l’avversario. Una trattenuta che non è stata sufficiente agli occhi del direttore di gara, già generoso nella concessione del primo penalty. Saranno tre i minuti di recupero allo “Stirpe”.

Alla fine, per il Genoa sarà la prima vittoria esterna del campionato sul difficile campo di Frosinone. Doppietta di Piatek, salito a 8 gol in campionato. E 75′ minuti di partita per Sandro. Cinquantesima gara a punti da allenatore del Genoa per Davide Ballardini. Torna a segnare la formazione ciociara, che resta però in fondo alla classifica mancando ancora l’appuntamento con la vittoria, anche se nel finale un colpo di testa di Salamon mette i brividi a tutta la panchina del Grifone.