A concludere questo 28esimo turno di campionato, salito agli onori delle cronache per essere la giornata di Serie A con più reti segnate (42), c’è stato il delicatissimo Derby della Madonnina fra Milan e Inter. In palio punti pesanti per il terzo posto, che da un paio di settimane era stato raggiunto dai rossoneri di misera Gattuso, che avevano scalzato Spalletti e i nerazzurri.

Il derby ha raccontato, ancora una volta, che la squadra meno quotata può trovare stimoli incredibili nella sfida che vale una stagione. E ha detto che alcune scelte tattiche, spesso, possono indirizzare una gara in maniera decisiva. Pesa moltissimo la rete dopo 120” di Vecino, imbeccato da Lautaro Martinez a centro area su cross di Perisic: il numero 8 nerazzurro avrebbe agito per tutta la gara alle spalle dell’unica punta, sfiorando già nel primo tempo la grande chance del raddoppio.

Nel secondo tempo è De Vrij a siglare il 2-0 di testa (51′), ma passano sei minuti e Bakayoko replica, sempre di testa, riaprendo la sfida. Al 67esimo Lautaro Martinez allunga ancora su calcio di rigore conquistato da Politano prima che Musacchio, su sviluppi da calcio piazzato, porti il Milan sul 2-3 rendendo gli ultimi venti minuti di gara frizzanti e tesi. Alla fine la spunterà l’Inter, che dopo vent’anni torna ad essere imbattuta per sei derby di fila  e si riprende il terzo posto. Espulso Spalletti nel finale, tramutato in giallo il rosso diretto estratto da Guida all’indirizzo del rossonero Conti.

Sorride anche la Lazio, che in virtù della partita da recuperare contro l’Udinese vede il Milan alla sua portata. Un po’ meno felice l’Atalanta, che perde per strada due punti pareggiando in casa contro il Chievo fanalino di coda.


Il Napoli inguaia l’Udinese nel secondo tempo. Paura per Ospina