OCCHI SUL LIVORNO: A LEVANTO IL GENOA SI GIOCA GIA’ IL PRIMO POSTO 

A meno di 48 ore dal successo contro i cechi del Dukla Praga (CLICCA QUI), il Genoa Primavera di Carlo Sabatini torna sul campo di Levanto per affrontare la seconda rivale designata all’interno del Girone 9: si tratta del Livorno, reduce a propria volta dal successo per 2-1 sugli uruguagi dell’Atlantida Juniors. La Viareggio Cup degli amaranto e dei rossoblu è già entrata nel vivo, perché entrambe le squadre in caso di vittoria potrebbero festeggiare il primo posto in classifica. E in attesa del risultato di Dukla-Atlantida.

NOTIZIARIO – Il cielo è terso sopra Levanto, dove il Genoa si appresta ad affrontare il Livorno nella seconda gara della Viareggio Cup. In attesa dell’arrivo dei primi spettatori, per il momento siamo gli unici addetti ai lavori presenti sul campo. Sul prato verde, ad assistere alla ricognizione del Livorno, anche Fulvio Pea ed Elio Signorelli. Presente anche quest’oggi il direttore sportivo della Primavera rossoblu Carlo Taldo.

LA FORMAZIONE DEL GENOA (4-3-3) Raccichini; Piccardo, Vasco Oliveira, Fallou, Adamoli; Karic, Rovella, Tiago Gonçalvess; Cleonise, Bianchi (cap), Petrovic.

LA FORMAZIONE DEL LIVORNO (4-3-3) De Chirico; Del Bravo, Dervelan, Santini, Casanova; Bellandi, Bartolini, Pallecchi; Bardini, Canessa, Regoli.

LA PARTITA – La partita comincia alle ore 15.05. L’inizio del match è combattuto; il Livorno ci prova con un paio di traversoni, la difesa del Genoa fa buona guardia e prova a sfondare con un cross di Tiago Gonçalves, oggi a centrocampo insieme a Rovella e Karic. Gli ospiti rispondono con un 4-3-3 quasi speculare al modulo messo in campo da Sabatini.

Al 9′ il Genoa si rende pericoloso con Karic, poi sono i toscani a provarci con Casanova su calcio di punizione. I Grifoncini rispondono poco dopo, ma il destro di Petrovic è controllato facilmente da De Chirico. Al 14′ occasione d’oro per la squadra di Sabatini: Adamoli sfonda sulla sinistra, Bianchi e Cleonise si avventano sul pallone ma nessuno dei due riesce ad impattarlo. Livorno vicino al vantaggio sugli sviluppi di un corner, deviato di testa da Del Bravo. Poco dopo brutto fallo di Regoli su Rovella.

Il capitano Flavio Bianchi prova a sfondare per due volte: se nella prima occasione Petrovic non riesce a controllarne l’appoggio, al secondo tentativo è invece Santini a fare buona guardia. Al 21′ Raccichini è lesto a saltare sopra agli altri per sventare un traversone di Pallecchi. Nel contrasto hanno la peggio proprio il portiere del Genoa ed il numero 6 del Livorno, entrambi aiutati dallo staff medico a rimettersi in sesto.

Piccardo è bravissimo ad evitare il peggio, con il fisico, uscendo con classe (e con l’aiuto di Karic) in due capovolgimenti di fronte imbastiti dagli ospiti. Alla mezz’ora Vasco Oliveira ha sui piedi un buon pallone, su calcio di punizione da posizione centrale, ma la barriera scherma il tentativo del difensore portoghese.

Al 31′ ammonito Rovella per un duro contrasto ai danni di Pallecchi. Sul calcio di punizione successivo Fallou è abile a deviare in corner un pericoloso spiovente diretto sul secondo palo. Il Livorno ci prova anche da fuori, ma il tentativo di Bartolini si spegne largamente a lato alla destra di Raccichini.

Mancano meno di 10′ al termine del primo tempo quando il direttore di gara ammonisce verbalmente ancora Rovella per un intervento su Santini al limite dell’area dirigere livornese, dopo che il centrocampista in maglia rossoblu aveva cercato di calciare in porta dalla lunga distanza. Troppa foga agonistica, anche se il numero 6 del Genoa aveva colpito in pieno il pallone. Nell’azione successiva Raccichini si supera su un gran colpo a giro sferrato dal solito Pallecchi. A 2′ dal termine dei tempi regolamentari è invece De Chirico ad uscire in maniera provvidenziale su un cross del battitore designato, ovvero il solito Rovella.

La più grande occasione della partita capita sui piedi di Leon Petrovic, che a tempo quasi scaduto fa tremare il palo alla sinistra del portiere raccogliendo un traversone di Karic. Due minuti dopo ci pensa Flavio Bianchi, il cui colpo di testa s’infrange sull’altro legno a protezione della porta di De Chirico. Si va a riposo sul punteggio di 0-0. I due pali colpiti dal Genoa e l’ottimo intervento di Raccichini sono per distacco i tre momenti più importanti della partita, accesa e combattuta.

La ripresa si apre senza cambi ma con un’occasione capitale sui piedi di Cleonise, incapace di superare il portiere avversario in uscita. Al 5′ il destro di Bartolini è largo. Il Genoa ci prova sulle fasce, coperte rispettivamente da Adamoli (a destra) e Piccardo (a sinistra). Il Livorno cerca di colpire in ripartenza, ma vede gli sforzi resi vani da troppi errori nell’ultimo passaggio. Ancora Cleonise, ancora salvataggio della difesa livornese: l’esterno olandese ne salta tre, s’incunea in area di rigore ma viene schermato dal piede di un difensore.

Al 12′ Del Bravo crossa e Bardini centra il palo di testa. I giocatori del Livorno si disperano, il Genoa può usufruire di due calci piazzati ma non riesce a rendersi pericoloso dalle parti di De Chirico. Al quarto d’ora dentro Szabo e Gasco per Petrovic e Piccardo, poi qualche minuto di apprensione per un duro contrasto di Pallecchi ai danni di Vasco Oliveira; entrambi i giocatori rimangono a terra, il primo viene sostituito da Alesso mentre il secondo torna in campo con una vistosa fasciatura al gomito.

Il Genoa ha una terza occasione d’oro ancora sulla testa di Bianchi, che manca la porta per pochi centimetri sugli sviluppi di un corner calciato da Rovella. Al 21′ fuori l’acciaccato Vasco e dentro Zanoli (il giocatore che ha deciso la partita contro il Dukla Praga, ndr). Finisce anche la partita di Tiago Gonçalves, sostituto da Masini al centro del campo.

Al 26′ il Livorno conquista un calcio di punizione da posizione favorevole, piazzato fallito con sufficienza dall’ultimo entrato Bardini. Due giri d’orologio più tardi viene ammonito Szabo per proteste reiterate nei confronti del direttore di gara. A 7′ dal termine dentro Cella per Karic e Zvekanov per Rovella, già ammonito e a rischio secondo cartellino.

Il Livorno si porta pericolosamente nei pressi di Raccichini, senza riuscire ad impegnarlo per le continue chiusure provvidenziali da parte dei difensori genoani. I Grifoncini passano al minuto 88′: calcio di rigore decretato per un fallo di mano in area e messo a segno da capitan Bianchi dopo qualche minuto di accese discussioni. De Simone sostituisce Bartolini, mentre Adamoli viene ammonito per scorrettezze. Al termine di 5′ di recupero, trascorsi praticamente tutti nella metà campo difesa dal Genoa, il fischio finale fa impazzire di gioia la truppa di Sabatini: grazie ad una vittoria sudata, i rossoblu si aggiudicano il passaggio del turno. Con tenacia e determinazione, fino all’ultimo pallone. Il Dukla Praga vince 2-0 la seconda gara di giornata, ma il Genoa si conferma al primo posto in virtù della supremazia nei scontri diretti. Si segnala qualche parola e screzio di troppo a fine partita fra alcuni elementi di entrambe le squadre.