PRONTI VIA – Il Genoa scende in campo allo Scaramuccia-Raso di Levanto nella prima giornata del Girone 9 di Viareggio Cup, competizione arrivata alla 71esima edizione ed apertasi nella giornata di ieri con il giuramento letto da Fabio Quagliarella e 10 partite disputate fra la Liguria e la Toscana. Non si giocherà allo Stadio dei Pini, dichiarato inagibile per un forte pericolo di vulnerabilità sismica.

I CONVOCATI – Oltre a 20 elementi della Primavera rossoblu, figurano lista anche tre giocatori in prestito consentiti dal regolamento della Coppa Carnevale: si tratta di Tiago Gonçalves (dal Belenenses), Stefano Cella (dalla Cremonese) e Ludovico Ricci (dalla Viterbese Castrense). Gioia e soddisfazione per selezione Under 17 allenata da mister Chiappino: il portiere Wozniak, il difensore Dellepiane, il centrocampista Besaggio e l’attaccante Diakhaté sono infatti stati inseriti tra i 28 grifoncini utilizzabili nella Viareggio Cup. Non ci saranno, quantomeno per la prima fase della competizione, il portiere Alessandro Russo e l’esterno Antonio Candela, entrambi convocati in Nazionale.


L’AVVERSARIO – Il Dukla Praga si presenta alla competizione con una rosa composta da 22 giocatori: Stovicek, Buchlak, Masek, Kadlec, Novak, Veniger, Matousek, Volf, Kott, Studnicka, Kozel, Soukup, Rattay, Ullman, Houha, Palacios, Seung Bin Kim, Hrubes, Svitil, Bilek, Jerabek, Cizek. I cechi son allenati da Jan Podolak, allenatore con un lungo passato nel calcio femminile della Repubblica Ceca.


LE FORMAZIONI UFFICIALI

GENOA (4-4-2): Raccichini; Piccardo, Dumbravanu, Zanoli, Gasco (81′ Adamoli); Zvekanov (61′ Cella), Rovella, Karic, Cleonise (81′ Masini); Ventola (61′ Tiago Goncalves), Szabo (70′ Bianchi). Allenatore: Carlo Sabatini.

DUKLA PRAHA (3-5-2): Stovicek; Veniger, Masek, Novak; Ullmann, Kadlec (36′ Volf), Kott, Studnicka, Palacios; Houha, Rattay. Allenatore: Jan Podolak.

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NOTIZIARIO 

Splende il sole sul campo di Levanto, terreno di gioco in sintetico e in ottime condizioni dove a partire dalle ore 15 i ragazzi del Genoa sfideranno i cechi del Dukla Praga. Presenti quattro striscioni del Genoa Club Levanto. Temperatura primaverile intorno ai 18 gradi. Sugli spalti un centinaio di tifosi e più di qualche cappello rossoblu, sfoggiato anche per pararsi dal vento frizzante che sta imperversando su Levanto, così come su tutta la regione. Presente, un po’ nascosto, anche Tomáš Skuhravý. Non in distinta con la formazione ceca, è stato visto uscire dallo spogliatoio del Dukla al termine della gara. Presente anche Carlo Taldo, direttore sportivo della Primavera rossoblu.


PRIMO TEMPO

Comincia intorno alle 15:06 il primo tempo: prima gli inni nazionali di Italia e Repubblica Ceca. La gara sarà arbitrata dall’arbitro Zucchetti della sezione di Foligno. Zanoli capitano rossoblu, per i cechi sarà invece il numero 9 Kott.

Il Dukla parte subito forte nei primi minuti di gioco, il Genoa cerca di assestarsi rispetto a quello che è un 3-5-2 particolarmente fluido da parte degli avversari, che girano spesso le loro posizioni nel cuore del gioco dove gravita il capitano Kott, il metodista della squadra e calciatore più ricercato dai compagni in fase di manovra. Nel reparto arretrato gli uomini di Podolak si costruiscono intorno al loro centrale, il numero 39 Masek, il più alto della squadra. Sugli esterni giocano a sinistra Vera William Maklevitche Palacios, a destra Ullmann.

Il Genoa si scuote presto e fra 3′ e 4′ di gioco ci prova per due volte a presentarsi davanti al portiere avversario Stovicek, entrambe le volte stoppato sul più bello dall’assistente di linea per fuorigioco di Ventola. I centrocampisti mobili del Dukla Praga creano più di qualche grattacapo alla difesa del Genoa, che si rifugia spesso in corner e cerca di ripartire. Al minuto 8′ occasionissima per Szabo, che si libera sul lato sinistro dell’area ma trova la risposta del portiere avversario Stovicek.

Dopo il quarto d’ora di partita, è sempre il Dukla ad amministrare il pallone con relativa comodità, mentre il Genoa persevera nel puntare sul recupero pallone, faticando ad imporre il proprio gioco. Al 17′ ci prova Houha dalla distanza: tiro fuori misura.

Gli attacchi dei cechi sono premiati al 19esimo quando al termine di un’azione insistita trovano il vantaggio grazie alla rete del numero 23 Ullmann, spostatosi nel frangente sulla sinistra per colpire a freddo con un diagonale il portiere rossoblu Raccichini. Rete nata da un batti e ribatti che il calciatore ceco ha risolto andando al tiro.

Il Genoa cerca di reagire specialmente dopo la mezz’ora. Al 31’ Rovella pesca sul secondo palo Ventola: colpo di testa intercettato in due tempi dal portiere. Due minuti dopo è Zanoli a sfiorare il pari su calcio d’angolo battuto da Rovella: gran parata di Stovicek con la mano di richiamo sul colpo di testa del capitano rossoblu. Al 36′ cambio forzato per il Dukla: fuori Kadlec, dentro Volf.

Passano tre minuti dalla sostituzione e il Genoa pareggia, al 39esimo, con Danilo Ventola, bravo a ribadire in rete un disimpegno della difesa avversaria nato da un tiro deviato due volte e partito inizialmente da Szabo. Ma in generale molto bella l’intera l’azione, tutta in verticale e di prima, imbastita sull’asse Zanoli-Karic dal basso e rifinita da Szabo e Ventola.

Finisce senza recupero il primo tempo allo “Scaramuccia-Raso” di Levanto: punteggio sull’uno a uno. Reti di Ullmann (Dukla) e Ventola (Genoa).


SECONDO TEMPO

Parte senza cambi, alle 16:03, la seconda frazione di gioco. Il Genoa parte subito più volenteroso rispetto a quanto messo in mostra all’inizio della prima frazione e trova la rete del vantaggio con Szabo al 51esimo. Ventola restituisce il favore al compagno di reparto attraverso un’imbucata in verticale e apre la strada al centravanti ungherese, che ricevuto il taglio supera il portiere con un tocco sotto.

Dopo la rete del vantaggio, Gasco fa buona guardia in un paio di occasioni sulla fascia destra, poi tira un bolide su calcio di punizione bloccato in due tempi dal portiere avversario con qualche difficoltà. Sicuramente un Genoa più arrembante e sicuro di sé che va assai vicino al terzo anche con Karic, il cui tiro viene deviato in corner. Siamo al 56′ di gioco.  Raccichini è bravo in uscita al 57esimo quando anticipa un attaccante avversario lanciato a rete da una sventagliata proveniente da fuori l’area di rigore. Un minuto più tardi, punizione interessante per i cechi: conclusione ribattuta dalla barriera rossoblu.

All’ora di gioco pareggia il Dukla Praga con Kott. Il gol arriva dalla destra, con un tiro cross che arriva sui piedi del capitano ceco che è rapido nel controllare il pallone e, da posizione abbastanza defilata, scarica un bolide che fulmina Raccichini.

Dopo la rete del pareggio, mister Sabatini fa i primi due cambi. Fuori Ventola e Zvekanov, dentro Tiago Gonçalves (in prestito dal Belenenses) e Stefano Cella (in prestito dalla Cremonese). Entrambi rimpolpano il centrocampo, con Cleonise che agisce alle spalle di quella che ormai è rimasta l’unica punta, Levente Szabo.

Dopo il gol di Kott sono ancora i cechi a rendersi più pericolosi, ma Raccichini sventa il peggio in uscita su Palacios al 68esimo. Il giovane ecuadoriano ha la peggio e necessita dell’intervento medico, rientrando qualche minuto dopo regolarmente in campo.

Al 68′ di gioco assolo di Cleonise, ma il tiro è debole e viene controllato dal portiere. Sul ribaltamento di fronte, il numero 6 Veniger si riaffaccia in area di rigore sfiorando il colpo del 3-2 per il Dukla. Al termine dell’azione successiva, imbastita da Tiago Gonçalves, entra anche Flavio Bianchi che rileva Szabo. Venti minuti di partita per il capocannoniere del Genoa nel campionato Primavera.

Il Genoa, alla mezz’ora del secondo tempo, concede un paio di occasioni agli ospiti: sulla prima è bravo Piccardo a coprire di mestiere, mentre sul corner successivo è provvidenziale e rapido Raccichini in uscita.

All’80esimo giallo per Rovella e Houha al termine di un lungo diverbio scaturito da un brutto fallo ai danni di Gasco. La partita, che vive le ultime battute, si sta incattivendo. Sabatini inserisce ancora forze fresche: all’81esimo dentro Adamoli e Masini al posto di Gasco e Cleonise. Col cambio Piccardo va a destra, dove agiva Gasco, mentre Adamoli gioca a sinistra.

 

Al’82esimo il campionato porta i suoi frutti: l’angolo, conquistato dal neo entrato Masini a pochi secondi dall’ingresso, viene battuto da Rovella e raggiunge il capitano Zanoli appostato sul secondo palo. Genoa che torna in vantaggio.  All’83esimo anche il tecnico del Dukla Praga, in svantaggio, predispone altri due cambi: dentro Seung Bin e Hrubes, fuori Ullmann e Houha. Nel finale proteste accese della formazione ceca che reclama un rigore, ma l’arbitro Zucchetti non è della stessa idea e ammonisce il numero 6 Veniger.

Non ci saranno ulteriori emozioni: Zanoli, da capitano, fa vincere una gara d’esordio sofferta al Genoa di mister Sabatini contro un’avversaria imprevedibile. All’ultimo istante la difesa del Genoa, pur rischiando tantissimo, sventa l’ultima azione pericolosa portata in area dagli avversari. Tre punti importanti, conquistati con fatica: giovedì a Levanto arriva il Livorno, reduce dalla vittoria nella prima gara contro gli uruguagi dell’Atlantida Juniors. In rete Regoli e Canessa.

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Foto TanoPress
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