Dalla sala stampa di Villa Rostan è intervenuto, poco dopo l’ora di pranzo, il tecnico rossoblu Cesare Prandelli, che ha illustrato le tematiche della sfida di domani contro la Lazio di Simone Inzaghi, che interverrà in conferenza prima di dirigersi alla volta di Genova. Presente al Centro Sportivo “Signorini” anche il presidente Enrico Preziosi, che assisterà all’allenamento. Arrivato assieme al resto della dirigenza, ha varcato i cancelli di Pegli poco prima dell’inizio della conferenza stampa, introducendosi negli spogliatoi per parlare con la squadra prima di vederla scendere in campo.

Foto TanoPress

“La squadra si sta allenando bene e sarà una gara molto difficile, particolare. In queste ore si parla solo di assenze nella Lazio e questo non mi piace, perché anche noi abbiamo tante assenze ma non abbiamo mai avuto paura di affrontare gli avversari anche con le assenze. C’è il desiderio di fare una bella prestazione, con uno spirito forte perché abbiamo voglia di iniziare questo finale di stagione in maniera importante: è arrivato il momento di farlo e noi siamo pronti”.

Su cosa potrebbe cambiare se la Lazio giocasse col 4-4-2:

“I sistemi di gioco vanno sempre interpretati in base ai giocatori che occupano diversi ruoli. Per quanto mi riguarda, domani guarderò molto il nostro atteggiamento e vorrò vedere una squadra arrembante, che voglia vincere”.

Sul lavoro sui calci piazzati:

“Stiamo lavorando su tutti gli aspetti. Chiaro che ci vorrebbe un po’ più di tempo ma stiamo lavorando con attenzione, concentrazione e partecipazione. C’è grande attitudine nel lavoro. I gol sono tutti importanti. Chiaro che quando hai giocatori con determinate caratteristiche cerchi di metterli a proprio agio. Noi abbiamo quattro cinque giocatori che possono incutere non solo rispetto ma paura, dobbiamo farlo con la massima concentrazione e la massima precisione. Quando i gol arrivano dai piazzati sono importanti i movimenti non solo di chi si inserisce ma anche di chi batte il calcio da fermo. A Bologna, ad esempio, è stato bravissimo Lazovic a mettere il pallone in quella zona”.

Su Immobile:

“La Lazio è fra le migliori quattro del campionato, una squadra attrezzata per essere competitiva anche in campionato e in Europa League. Quando si parla di Lazio si parla di una squadra che da 2 o 3 anni ha consolidato queste aspettative, una squadra forte che anche se dovesse cambiare sistema di gioco ha calciatori che possono dar mille garanzie. Immobile è una punta che non dà riferimenti e che fa sempre gol, dovremo esser bravi a togliere la profondità ed essere coraggiosi nel far ritornare e correre questi attaccanti”.

Su Pandev:

“Goran l’ho trovato molto maturo. Una persona viene considerata un riferimento e una persona seria – che dà consigli e motivazioni – prima che un calciatore. Chiaro che quando un giocatore si allena bene ed è sul pezzo, quando scende in campo, può creare dei problemi alla squadra avversaria in determinate zone del campo”. 

Sulla possibilità, in passato, di andare alla Lazio:

“Domani è una vita nuova, una storia nuova: dobbiamo fare una bella prestazione, insisto molto su questo e penso che la potremo fare. Quel che stiamo rincorrendo e vorremmo conseguire. Sappiamo di poter essere davvero ancora più forti nel momento in cui trasmettiamo entusiasmo e voglia di vincere. Dobbiamo tornare quel fortino che incute timore alla squadra avversaria”.

Su Kouamé provato più largo e se sta dando le risposte che Prandelli si aspettava:

“Christian dal primo giorno ho detto che ha potenzialità che nemmeno lui sa di avere. Deve solamente capire quali siano le caratteristiche straordinarie, quelle che ti fanno fare la differenza. La voglia di partire sempre va bene, ma deve essere finalizzata ad arrivare in area di rigore e concretizzare. Come sempre i sistemi di gioco vanno interpretati, lui sta lavorando per completarsi”.

Su Rolon:

“Mi piacciono i giocatori d’intensità che esprimono voglia di accorciare ed aggredire, giocando semplice. A lui chiedo di mantenere questa prerogativa e di giocare semplice sulle ripartenze: nel calcio se sai mantenere nel tempo la semplicità, diventa una qualità”.

Su Bessa e le sue condizioni:

“Daniel ha avuto qualche problema la settimana scorsa, abbiamo provato a recuperarlo la settimana scorsa ma non ci siamo riusciti. HA lavorato con noi ed è disponibile, penso di averlo recuperato al 100%”

“Una delle qualità importanti di una squadra che voglia dar continuità di prestazione e darlo anche mentale o tattico. Bisogna lottare tutti per soffrire meno, quando c’è la possibilità di far male o essere determinante devi farlo. Dobbiamo essere ancora più convinti del fatto che se facciamo la fase offensiva con ancora più determinazione possiamo essere una squadra pericolosa”. 

Possibilità di dare più fantasia a centrocampo contro la Lazio, soprattutto visto che Rolon ne viene dalla febbre di Bologna e Bessa non si è allenato per alcuni giorni in settimana 

“Miguel Veloso ha fatto molto bene, per me lui come altri sono giocatori titolari. Quando hai 15 o 16 giocatori che possono metterti in difficoltà nelle scelte vuol dire che sei sulla buona strada, quindi tutti devono esser pronti: spesso chi entra o viene sostituito per situazioni negative, è segno di una squadra coesa che sta cercando di avere alternative. Ogni allenatore sogna di avere alternative valide”.

Su Lapadula:

“Rispondo con una battuta. Solamente il campo dà la giusta dimensione. Vorrei rispondere a questa domanda quando lo vedrò in campo lottare. Propositi ce ne sono: lo aspettiamo senza alcun tipo di problema.”

Sul progetto di ristrutturazione del centro sportivo e delle infrastrutture:

“Potrà portare solo benefici. Non ci siamo mai lamentati e non lo faremo adesso. In quello che abbiamo dobbiamo trovare qualità perché se il campo non è perfetto devi avere più concentrazione. È chiaro che la ristrutturazione porterà benefici e sicuramente anche qualche punto in più in classifica”.


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