ALLE ORE 15 – L’unico 0-0 del pomeriggio, in un inedita serie di partite in programma alle ore 15, è quello fra Genoa e Fiorentina, gara che abbiamo seguito in diretta dallo Stadio Luigi Ferraris.

Se la Juventus era passata, non senza polemiche ed episodi contrastanti, sulla Sampdoria nella gara delle 12.30, spicca il 2-6 con cui l’Atalanta di Gian Piero Gasperini ha steso il Sassuolo di Roberto De Zerbi. Non bastano due acuti di Duncan, affossati dalla tripletta di Josip Ilicic e dal solito Duvan Zapata, incontenibile nel mese di dicembre. Nel mezzo Gomez e Mancini, la Dea si appaia al Milan in attesa del posticipo serale.

Faticano Lazio ed Inter, la prima costretta al pari dal Torino in una gara contraddistinta da rigori concessi, negati e dai cartellini rossi per Marusic e Meité, la seconda passa grazie al subentrato Keita Balde. Il Direttore della Comunicazione biancoceleste Stefano De Martino è intervenuto in conferenza stampa dallo Stadio Olimpico di Roma per recapitare il seguente messaggio: “Il nostro Direttore Sportivo è lontano dalla Capitale per questioni lavorative, ma mi ha chiesto di riportare una sua dichiarazione; Igli Tare è rimasto completamente sconcertato dall’arbitraggio del match di oggi”.

QUINTO POSTO – La Roma ritrova la 5ª posizione con una vittoria in trasferta a Parma, ritrova punti pesanti anche l’Udinese di Davide Nicola: 2-0 contro il Cagliari, che rischia l’imbarcata ma viene salvato da Cragno a più riprese. Vittoria di importanza capitale per il Chievo, che fa secco il Frosinone al secondo tentativo (annullata la rete di Pellissier, poi a segno Giaccherini) e si avvicina con prepotenza al penultimo posto in classifica, tenendo viva la lotta per non retrocedere fino all’ultimo gradino. Nota a margine: nella gara del Bentegodi, il direttore di gara Rocchi espelle il difensore dei frusinati Capuano per due falli ravvisati nella stessa azione.

ALLE ORE 18 – Il Napoli fatica più del previsto contro un Bologna battagliero, capace di rispondere per ben due volte alle reti di Arkadiusz Milik. Sarà solamente un bolide di Mertens a beffare Skorupski sul primo palo costringendo Filippo Inzaghi a fare i conti con la decima sconfitta in 19 giornate di Serie A. Gli Azzurri faticano a chiudere i conti, si perdono negli ultimi metri e portano più di qualche pericolo nei pressi di Meret, ma il risultato premia Ancelotti: si chiude il girone di andata a quota 44 punti in classifica.