Si chiude al Ferraris il girone d’andata del campionato di Serie A e lo fa con la sfida tra il Genoa e la Fiorentina. Gara importante per la formazione rossoblu, chiamata a cercare il giro di boa a 22 punti. Discorso differente per la Fiorentina, che reduce dalla sconfitta casalinga col Parma cercherà di chiudere a ventotto punti il proprio girone d’andata.

Sarà gara ricca di temi. Non soltanto perché Cesare Prandelli affronterà per la prima volta la Fiorentina dopo il suo addio nel 2010, ma pure perché un’altra partita del Grifone in gol – e possibilmente con una vittoria – rispolvererebbe alcune strisce di partite sempre in gol davanti al proprio pubblico che fanno capo ai campionati 1955/56 e 2008/09. Infine, sarà un’altra occasione per Piatek di allungare su Cristiano Ronaldo, autore di una doppietta nella sfida contro la Sampdoria.


NOTIZIARIO

Sedici gradi sono quelli percepiti al Ferraris in occasione di Genoa-Fiorentina. Cielo variabile con nuvole che si intervallano al sereno. Sono 645 i tifosi della Fiorentina presenti nel settore ospiti a loro destinato allo stadio Ferraris. Sono invece 21270 i tifosi rossoblu tra abbonati e paganti. In tribuna, oltre alla dirigenza rossoblu al gran completo, anche Giancarlo Antognoni, club manager della Fiorentina, e Oscar Damiani, procuratore fra gli altri del portiere rossoblu Radu. Arbitrerà Massa di Imperia, al VAR Giacomelli.

Le formazioni ufficiali sono state diramate a circa un’ora dall’inizio della gara. Rolon vince il ballottaggio a centrocampo con Veloso e Sandro nel consueto 3-5-2 varato da Prandelli. Pioli rinuncia invece a Benassi, risparmiato per scelta tecnica. Al suo posto Veretout, che lascia stazione centralmente a Norgaard.

Prima dell’inizio della gara, il capitano rossoblu Criscito deposita assieme al resto della squadra un mazzo di fiori sotto la Gradinata Nord per ricorda Emilio “Milio” Parodi, scomparso due giorni fa e storico presidente, dal 1965, del “Genoa Club Sestri Ponente”. In Gradinata Nord compare anche lo striscione ufficiale del Genoa Club si Sestri Ponente, dedicato ad Ermelindo Bonilauri, e al suo fianco un “Ciao Milio” e un “Ciao Milio Grande Genoano”.

Emilio “Milio” Parodi, il saluto del Ferraris al presidente del Genoa Club Sestri Ponente – FOTO


PRIMO TEMPO

Squadre disposte a centrocampo. Genoa in tenuta rossoblu con numeri e nomi dorati, Fiorentina con calzoncini e maglietta bianchi. Il Grifone attaccherà in questa prima frazione da destra verso sinistra, sotto la Gradinata Nord.

Parte la gara e dopo venti secondi è subito angolo viola dalla destra. Angolo pericolosissimo perché Simone, da due passi, di testa, spedisce a lato di centimetri. Subito brivido per la porta difesa da Radu. 

Un minuto dopo primo corner anche per il Genoa. Alla battuta Romulo, ma la traiettoria del suo cross viene intercettata da Edimilson. Al terzo di gioco punizione dal vertice destro dell’area di rigore a favore del Genoa per fallo di mano di Mirallas su cross di Rolon. Battuta però imprecisa di Criscito.

Al quarto gioco fermo per una botta al volto rimediata da Bessa in un contrasto con Laurini. Massa lascia proseguire, gioco si ferma perché Rolon la spedisce in fallo laterale. Genoa momentaneamente in dieci, ma al sesto minuto si ristabilisce la parità numerica. C’è anche il secondo angolo per la formazione ospite: questa volta buona difesa da parte del Genoa.

Partita molto spezzettata, che evidenzia una Fiorentina molto propositiva con Biraghi alto sulla sinistra e pronto a fare le due fasi, Laurini più arretrato a formare la linea di difesa con Pezzella e Milenkovic. Norgaard nel cuore del gioco viola assistito da Veretout ed Edimilson, mezzala destra, che spesso cerca l’incursione alle spalle di Lazovic e nell’area presidiata da Criscito. Lo stesso capitano rossoblu, all’ottavo di gioco,  rimane a terra colpito dal compagno Romero sul mento con la nuca. Riceve le cure dello staff medico rossoblu e torna in campo.

Passati dieci minuti di gara, partita molto bloccata e Fiorentina predisposta ad attaccare in contropiede quando il Genoa non conclude con precisione le sue transizioni offensive. Sino a questo momento, quando il cronometro ha da poco superato il quarto d’ora, emerge su tutti Rolon che in fase d’interdizione ha già chiuso due transizioni offensive viola. Al 17esimo prima parata di Radu su conclusione dalla destra di Chiesa: in due tempi l’estremo difensore rossoblu la farà sua.

Partita equilibrata non solamente nel risultato: entrambe le squadre la stanno interpretando su quelle che posso essere le debolezze dell’avversaria. Alla Fiorentina viene concesso molto possesso pallone: non a caso Prandelli, al 24esimo, si sgolerà con Romulo per chiedergli di mantenere più alto il baricentro rossoblu.

Al 27esimo secondo angolo della gara per il Genoa. Ancora Romulo sul pallone, ma la conclusione è preda facile per la difesa viola. Il Grifone cerca di azzannare maggiormente la Fiorentina, per adesso senza esito. La maggiore pericolosità per la porta viola la si crea quando si riesce ad arrivare sul fondo e crossare a centro area con Piatek e Kouame che possono sganciarsi dai rispettivi marcatori, Pezzella o Milenkovic.

Superata la mezz’ora di gioco. Ancora risultato in equilibrio sullo 0-0. Al 35esimo Lafont si sporca i guantoni per intercettare un tentativo di assist di Bessa verso Kouame. L’azione di contropiede nasceva da un calcio piazzato battuto maldestramente dalla Fiorentina. A cui ne seguirà un secondo, al 38esimo, che innescherà un’altra ripartenza che, una volta arrivata sul fondo, trova l’opposizione di testa in area di Pezzella a duello con Piatek.

Nel finale di tempo si accende la gara. Al 39esimo palo della Fiorentina con Mirallas, complice una deviazione della difesa rossoblu. Al palo segue la parata provvidenziale al minuto 40′ di Radu su Edimilson, che anziché mettere in mezzo preferisce la soluzione personale sul primo palo difeso dal portiere rossoblu che tiene in piedi la baracca. Lo fa anche al 43esimo uscendo di pugno su Simeone, anche se l’attaccante viola verrà pescato in fuorigioco.

Ci si avvicina al recupero ancora sul punteggio di parità. Massa concede 3′ di extra time durante i quali un continui rimpallare di azioni da una parte all’altra mantiene la sfida sullo 0-0.


SECONDO TEMPO

Tutto pronto per la ripresa. Genoa che attaccherà da sinistra verso destra. Dopo trenta secondi Lazovic conquista subito corner dalla sinistra. Della battuta si incarica Bessa, disegnando una traiettoria su cui si avventa Romero, che però fallosamente spinge un avversario. Al 47′ prima vera parata di Lafont in questa gara, costretto a deviare lateralmente un destro di Bessa dai trenta metri. Conclusione potente che poteva creare grattacapi alla Fiorentina.

Partita molto fisica in questi primi cinque minuti di partita. Al 51esimo quarto tiro dalla bandierina per i rossoblu. Schema e cross di Criscito, ma la difesa viola allontana il pericolo. Al 55esimo altro tentativo rossoblu dalla distanza con Kouame, che nel cercare la soluzione personale trova sulla sua strada Lafont, bravo a farla sua in due tempi. Sul ribaltamento di fronte Chiesa, servito da un troppo altruista Mirallas, spara alto sulla traversa. Si prepara Benassi, che rileva al minuto 56′ Edimilson Fernandes.

Al 57esimo c’è il secondo, clamoroso palo della Fiorentina con Chiesa, che tutto solo a porta sguarnita e Radu battuto stampa sotto la Nord una conclusione potentissima, che tuttavia non si insacca. Prandelli capisce che qualcosa non va e cambia: dentro Veloso, fuori Hiljemark al 58′ di gioco. Al 59esimo Radu devia in angolo un altro tentativo di Chiesa. Fiorentina che si è prodotta in altri due minuti di insidiosissime folate offensive.

Al 63esimo il Genoa può usufruire di una punizione dal 35 metri da scodellare in area. Lo fa Romulo, che trova solamente la testa di Pezzella. Al 64esimo secondo cambio viola: dentro Ceccherini, fuori Laurini. Milenkovic si sposterà presumibilmente sulla destra, con Ceccherini centrale a fianco di Pezzella.

Al 67esimo chiamata al VAR per un fallo di mano di Veloso in area di rigore su tiro di Chiesa. Massa andrà a rivedere l’occasione: il tocco c’è, il braccio è largo ma secondo un movimento che sembra più naturale di altri falli di mano visti in giro per l’Italia. Lo giudica analogamente l’arbitro, che non solo non concede il penalty, ma allontana Pioli e ammonisce Biraghi per proteste. 

Ormai superato il 70′ di gioco e il Genoa crea molto meno, soffrendo più dell’avversaria. Nessun pallone giocabile recapitato a Piatek e Kouame, pochi cross temibili per la difesa viola e un gioco a singhiozzo. A caricare la truppa rossoblu c’è la Gradinata Nord, che chiede a gran voce la vittoria. Al 74esimo ammonizione pesante per il Genoa: la rimedia Piatek per aver colpito Ceccherini. Sanzione che appare generosa e che, ad ogni modo, condanna l’attaccante polacco alla squalifica nel prossimo turno di campionato contro il Milan.

Al 76esimo Bessa conquista il terzo angolo della ripresa per il Grifone. Sugli sviluppi Piatek colpisce di testa e Lafont si supera spedendo ancora sul fondo. Rossoblu che tentano di uscire e costringere la Fiorentina a difendersi. Al 79esimo Lazovic spreca un’ottima occasione in mezzo all’area non solo per colpire meglio la sfera, ma pure per servire al centro Romulo. Il suggerimento era stato di Bessa.

All’82esimo ultima sostituzione per Pioli: dentro Pjaca in luogo di Mirallas. In parallelo, fuori Kouame per Favilli. All’84esimo decide di fare tutto da solo, ma non appena sarebbe il momento di calciare dalla giusta mattonella serve Piatek, ben murato nel tirare da Biraghi che concede soltanto rimessa laterale. All’88esimo ultimo cambio di Prandelli: dentro Sandro al posto di Bessa.

Alla comunicazione del recupero, i minuti di extra time sono cinque. Il Genoa reclama per un fallo di mano che non c’è e poi al 94′ trova in Piatek l’uomo che cerca di decidere la partita, trovando una deviazione che farà sfilare solamente a lato il tiro. Analogoa dinamica quella che porterà al tiro al volo di Sandro dai trenta metri, ancora una volta a lato di poco.

Prima partita senza segnare al Ferraris, proprio quando segnare sarebbe stato importante non tanto per le statistiche, quanto per la classifica e per la ricerca di una vittoria che avrebbe permesso di svoltare, al giro di boa, con ventidue punti. Invece i punti saranno 20, frutto di un pareggio casalingo sofferto e portato a casa grazie al doppio palo della Fiorentina, all’errore clamoroso sotto porta di Simeone dopo 40 secondi e alle parate di Radu. Si contano sulle dita di una mano le chance rossoblu. Nel giorno in cui RDS faceva la sua comparsa al Ferraris, le frequenze genoane trovano interferenze tra il gioco mostrato nelle precedenti gare e quello visto oggi. Sicuramente non hanno giovato le tre partite in una settimana. Ora il calciomercato ad intervallare la ripresa del campionato, lunedì 21 gennaio, contro il Milan. Mancherà Piatek, oggi ammonito e già diffidato. 


Piatek ammonito, era diffidato: salterà Genoa-Milan