Mandzukic e Ronaldo decidono la partita di “San Siro” contro il Milan. Una serata dove la Juventus era chiamata a riscattare la beffa di Champions League contro il Manchester United e lo ha fatto controllando la gara dall’inizio alla fine, aprendo le danze con un gol di testa di Mario Mandzukic all’ottavo minuto. L’unica chance rossonera per pareggiai i conti sarebbe il rigore che Mazzoleni, a velocità di gioco, non concede per tocco di mano di Benatia (già ammonito), ma che il VAR Fabbri revisiona e suggerisce di concedere. Dagli undici metri si presenta Gonzalo Higuain, grande ex della gara, e si fa neutralizzare da Szczesny.

Siamo al 41′ e la partita è già virtualmente chiusa perché alla ripresa i rossoneri non concludono pressoché mai in porta e la Juventus capitalizza il primo errore di Laxalt. Errore, quello dell’ex genoano, che confeziona un pacco regalo per l’ottavo gol stagionale di Cristiano Ronaldo. Nell’economia della partita c’è ancora spazio per l’attimo di follia di Gonzalo Higuain che, sulle orme di un Udinese-Napoli di tre stagioni fa, si fa ammonire per un fallo su Benatia dal sapore di “regolamento di conti” e poi si lascia andare in una protesta così veemente che Mazzoleni non può davvero fare altro che espellerlo, specialmente quando il centravanti argentino gli contesta di aver ammonito lui e non aver dato il secondo giallo a Benatia in occasione del rigore. Il Pipita uscirà tra le lacrime. 

Alla fine della gara, la classifica restituisce la Juventus a +6 sul Napoli e +8 sull’Inter col record di punti in Serie A dopo 12 partite (34). Milan fermo a 21 e staccato dalla Lazio, reduce dal pareggio di Reggio Emilia contro il Sassuolo (1-1 con reti di Parolo e Ferrari, ndr). Il digiuno dal gol di Immobile coi neroverdi e l’unica rete di CR7 questa sera permettono a Piatek, dopo dodici turni, di restare ancora capocannoniere del campionato. 

LA CLASSIFICA AL TERMINE DELLA 12° GIORNATA


L’ex genoano Pratto firma il Superclasico. Tra Boca e River è 2-2