Piatek come Hansen e Higuain. Ballardini alla 50esima gara a punti sulla panchina del Genoa. I rossoblu che vincono dopo 85 anni 4 partite su 6 in avvio campionato. Sono tutte statistiche che già ieri vi abbiamo fornito nel ricco post-partita dello stadio “Stirpe”.

A Frosinone, dalla piccionaia dello stadio, vi abbiamo raccontato la partita (clicca qui per rileggere la cronaca). Una gara pericolosa per le motivazioni messe in campo dall’avversaria e, anche per questo, affrontata da squadra matura da parte del Genoa, senza bisogno della “mamma”. Equilibrio perfetto in campo, senza nessuno che non difendesse dietro la linea del pallone e non partecipasse attivamente alle ripartenze. Atteggiamento tattico e sfumatura caratteriale di non poco conto, mantenutasi intatta anche dopo aver subito la decima rete stagionale fuori casa. Un regalo dell’arbitro Sacchi nel più classico scenario dei “palla contesa, palla alla difesa”. Poi sarebbe arrivato il successo per 2-1 che avrebbe consegnato un Genoa ballardiniano capace di fare punti due gare su tre.

LA PARTITA DI SANDRO – La vera scintilla, già nel pre-gara, è stata la scelta di mandare in campo dall’inizio Sandro al fianco di Hiljemark, spostando Romulo sulla catena di destra. Nei 74′ minuti di gara del brasiliano, numeri da mettere in risalto: ancora più nelle vesti di interditore (3 falli fatti) che di metronomo, come testimoniato da un paio di interventi in scivolata che hanno strappato la sfera al Frosinone e dalla sua posizione media in campo, Sandro ha giocato 61 palloni (gli stessi del connazionale Romulo, ndr) con una percentuale di passaggi riusciti del 74%. Meglio ha fatto solamente Spolli, che ancora una volta a centro difesa amministra pochi palloni ma supera la percentuale del 75%, la più vicina a quella media di squadra che è stata conteggiata intorno al 77%. Percentuale in crescita per quanto riguarda Spolli, passata dal 32% contro l’Empoli al 75% dell’ultima sfida. Oscar Hiljemark è il rossoblu ad aver giocato più palloni, Pandev e Lazovic quelli ad averne giocati meno.

Ci sono ancora un altro paio di dati da evidenziare. In primo luogo, l’intero primo tempo di dominio territoriale nel possesso pallone da parte del Genoa. Era già successo contro il Chievo nel turno infrasettimanale, ma è la prima volta in questa stagione che lo stesso trend si ritrova pure lontano dal “Ferraris”. Non è un dato da sottovalutare visto che il Genoa sistematicamente colpisce nei quarti di gara in cui alza il ritmo ed è in netto miglioramento nella gestione dei momenti della partita, come già Ballardini aveva spiegato nella conferenza della vigilia.

E ancora la posizione e lo schieramento dei giocatori rossoblu, che ci fa ritornare al discorso di partenza. Il baricentro sarebbe rimasto sempre più basso di quello del Frosinone, senza mai essere schiacciati da un Frosinone all’attacco. Costante la predisposizione a difendersi con tutta la squadra contenuta in pochi metri, con Piatek in prima fila a galleggiare (in fase difensiva) intorno alla lunetta del centrocampo. Dietro di lui Kouamè prima, Pandev poi. E ancora la coppia di centrali di centrocampo Sandro-Hiljemark (9 falli in due) a fare da schermo a Spolli assieme a Biraschi (infortunato dal 25′ e in campo fino al novantesimo) e Criscito, che sono rispettivamente il 15° e 12° migliore “recupera-palloni” del campionato. Al momento di ripartire, ecco che il Genoa ha cercato spesso la catena di destra dove è stata sviluppata più della metà della manovra offensiva rossoblu (53%). Anche se resta pur sempre vero che i gol sono arrivati con un lancio dalla propria metà campo di Criscito su Kouamè, con assist di quest’ultimo con la testa per Piatek, e con un pallone conteso e strappato a Salamon dall’ivoriano rossoblu.

PIATEK-KOUAMÈ, LA COPPIA CHE…CORRE – L’intesa vincente fra l’ivoriano e il polacco, una delle coppie d’attacco sino ad oggi più complementare ed efficace in tutto il campionato, è tale che i due giocatori non soltanto si trovano a meraviglia (ieri due assist per Kouamè), ma pure corrono quasi lo stesso numero di chilometri a partita. Una questione di metri li divide. Per la seconda volta consecutiva Piatek non è solo il goleador, bensì anche il rossoblu ad aver macinato più chilometri e il 21° assoluto di tutta la Serie A. Alle sue spalle Kouamè (1 chilometro in sprint contro il Frosinone!) e Hiljemark, i tre rossoblu ad essere andati sopra i 10 chilometri.


LE STATISTICHE DEI SINGOLI CALCIATORI ROSSOBLU 


I NUMERI DEL GENOA 2018/2019 (aggiornati alla 7° giornata della stagione 2018/19)

  • PARTITE GIOCATE: 6*
  • VITTORIE: 4
  • PAREGGI: 0
  • SCONFITTE: 2
  • GOL FATTI: 11
  • GOL FATTI/partita: 1,8
  • GOL SUBITI: 11
  • GOL SUBITI/partita: 1,8
  • GOL FATTI IN CASA: 5
  • GOL FATTI IN TRASFERTA: 6
  • GOL SUBITI IN CASA: 1
  • GOL SUBITI IN TRASFERTA: 10
  • CLEAN SHEET: 2
  • PUNTI CONQUISTATI: 12
  • VITTORIE IN CASA: 3
  • PAREGGI IN CASA: 0
  • SCONFITTE IN CASA: 0
  • VITTORIE IN TRASFERTA: 1
  • PAREGGI IN TRASFERTA: 0
  • SCONFITTE IN TRASFERTA: 2

*una gara da recuperare (Milan-Genoa, 31 ottobre 2018)

I NUMERI DI BALLARDINI DA TECNICO DEL GENOA IN CAMPIONATO (aggiornati alla 7° giornata della stagione 2018/19)

  • PARTITE TOTALI: 77 (82*)
  • VITTORIE: 29 (37,6%)
  • PAREGGI: 21 (27,2%)
  • SCONFITTE: 27 (35,2%)
  • GARE A PUNTI: 50
  • % GARE A PUNTI: 64,8%
  • GOL FATTI: 88
  • GOL FATTI/partita: 1,14
  • GOL SUBITI: 89
  • GOL SUBITI/partita: 1,15
  • CLEAN SHEET: 29 (37,6%)
  • PUNTI CONQUISTATI: 108
  • VITTORIE IN CASA: 20
  • PAREGGI IN CASA: 8
  • SCONFITTE IN CASA: 10
  • VITTORIE IN TRASFERTA: 9
  • PAREGGI IN TRASFERTA: 13
  • SCONFITTE IN TRASFERTA: 17

*considerando anche le partite di Coppa Italia