Dopo un primo tempo con poco ritmo, col Genoa pronto a ripartire e difendersi con ordine, abbiamo raggiunto in tribuna alcuni colleghi della carta stampata per ascoltare i loro pareri sulla prima frazione. Ecco i loro commenti:

GIOVANNI MARI (Il Secolo XIX)

“Zero a zero inevitabile visti gli zero tiri in porta. Il Genoa sul finale di primo tempo. Partita nervosa, contratta, con qualche colpo proibito: Genoa e Ballardini bravi ad arginare la frenesia di un Bologna che ha maggior bisogno di fare risultato”.

ANDREA SCHIAPPAPIETRA (Il Secolo XIX)

“Un pareggio abbastanza prevedibile: da un lato un Bologna in crisi ancora più coperto del solito senza alcun giocatore che abbia qualità tecniche. Dzemailinha grande forza e tiro, ma non salta spesso l’uomo. Il Genoa ha tenuto bene il campo ma non è stato altrettanto bravo a ripartire velocemente. L’unica volta che l’ha fatto ha costretto Helander o Gonzales all’autore. Gli unici lampi di Pandev che ha preso colpi proibiti. L’arbitro non mi pare stia tenendo in pugnouna parttia che offrirà più botte che lampi di gioco. Utile al Genoa uscire con altri punti da questa gara”.

CLAUDIO BENFORTI (Corriere di Bologna)

“Il Bologna si è messo 3-5-2 perché ha sempre sofferto squadre con quel sistema di gioco: ma non è che se ti metti così risolvi tutto. Il calcio non vive di superficialità. Lo zero a zero è vita per Donadoni, ma non si è capito che gioco abbia questa squadra. Il Genoa si è messo in buona compagnia con un Genoa che ha creato poco. Il Bologna è Verdi e Palacio, che allungano la squadra e saltano l’uomo: non ci sono e di conseguenza il Bologna è quello visto nel primo tempo. Se non hai inventiva il risultato è questo. Romagnoli? Se giochi a tre devi avere giocatori che si aprono per impostare: qui dei tre non ne hai uno che fa un passaggio ad un metro e mezzo”