Giovanna Rosi non è soltanto una stimata e apprezzata collega della stampa sportiva locale e nazionale, nonché vicepresidente dell’USSI Liguria (Unione Stampa Sportiva Italiana), ma è anche una cronista e una sportiva particolarmente attenta alle vicende delle donne, nello sport come nella vita di tutti i giorni. Abbiamo voluto parlare di questo 8 Marzo, Festa della Donna, assieme a lei in collegamento telefonico. Non senza un passaggio sull’attuale momento del Genoa, che segue costantemente da molto vicino. 

Un giudizio su quello che stai vedendo nel campionato italiano?

“Non abbiamo un’unica squadra che faccia una stagione a sé, ma è ancora tutto fluido e aperto, sia per quanto riguarda lo Scudetto, sia per la zona coppe, sia per la parte in coda alla classifica. Cosa sta succedendo al Genoa? Diventa difficile esprimersi in questa fase. Mi hai presentato anche come donna di sport, come atleta, e cerco infatti ancora di giocare a pallanuoto. Questa presuppone allenamenti, tenersi in forma, tenere testa e muscoli pronti a reagire per una partita. Qui la partita è assai più ampia. Non si gioca solo in campo, ma anche negli uffici, dove si muovono le società. Su questo non sono ancora in grado di esprimermi, su quale sia il progetto, quale l’obiettivo. Non so se ci sia preoccupazione per la possibili, eventuale retrocessione del Genoa. Non so se questo faccia parte di un programma, di un disegno per ricostruire meglio presente e futuro. La situazione è ancora molto nebulosa. Poi la si può guardare con gli occhi dell’amore, del tifo, del tecnico, dell’imprenditore. Tanti occhi possono guardare questa storia: i miei sono quelli di una giornalista sportiva. Stiamo attenti perché la Serie B è una Caienna, per certi versi molto più difficile della massima serie, e lo dico anche per esperienza pallanuotistica. Per rimanere nella massima serie devi avere un livello molto alto, per salire dalla serie cadetta alla massima serie è un travaglio assai più complicato”. 

Oggi è la Festa della Donna e Buoncalcioatutti tutti gli anni ti intervista molto volentieri per mandare un messaggio a tutte le donne che ci seguono e leggono

“Intanto Buoncalcioatutti e buona vitta a tutti! Il mio messaggio è per le donne, ma anche per gli uomini. Se non ci occupiamo anche dell’altra parte, non potremmo mai essere un unico insieme. Donne, alzate la testa e siate fiere di essere donne! Nel vostro corpo, nel vostro ruolo che magari non è perfetto e vi sentite stretto. E allora l’obiettivo è allargare questa corazza, questo abito in cui non state più a vostro agio. Questo è l’aspetto psicologico, perché dobbiamo prima di tutto stare bene con noi stessi e avere autostima. Lo dico anche per gli uomini visto che, se vogliamo parlare di violenze, ci siamo resi conto di come le donne la subiscono quando gli uomini non accettano una decisione che hanno preso. E se uno non accetta una decisione, vuol dire che non è sicuro di sé stesso. Il lavoro che dobbiamo fare tutti insieme, guardandoci negli occhi, è di lavorare in questa direzione: credere in noi stessi e in quello che possiamo dare agli altri. Viva tutti, viva l’umanità! Il mio pensiero oggi va in particolare all’Ucraina, a quante donne stiamo vedendo portare in salvo una parte della famiglia, come i loro figli. Il mio pensiero di questo 8 Marzo 2022 vuole andare a loro”. 


Rassegna Stampa dell’8 Marzo, anche Preziosi saluta Zarbano. “Salvezza? Credo ancora al miracolo”