I murales all’ingresso della Gradinata Nord e della Sud potranno rimanere e non saranno rimossi. Mancava ancora una comunicazione ufficiale del Comune di Genova, che a fine novembre ha effettuato un primo sopralluogo, e Palazzo Tursi si è pronunciato ufficialmente nelle ultime ore.

Con una comunicazione rivolta alla Luigi Ferraris SRL e direttamente alle società Genoa e Sampdoria, la Direttrice della Direzione Politiche dello Sport del Comune di Genova, Chiara Tartaglia, ha sciolto gli ultimi dubbi legati alla questione, che aveva comunque vissuto un momento di svolta quando anche la Gradinata Sud aveva cominciato a dipingersi dei colori blucerchiati. A dare diffusione di questa decisione via social anche Cristiano Di Pino, Consigliere del IX Municipio Levante, che ha dato ulteriore impulso nelle sedi opportune alla richiesta di non cancellare i murales rossoblu (e, dalla notte del 29 novembre scorso, blucerchiati).

Nella comunicazione si legge che “il vigente contratto di concessione relativo allo stadio Luigi Ferraris, stipulato in data 01/11/2012 tra la Società SportinGenova in Liquidazione, cui è subentrato il Comune di Genova, ed il raggruppamento Temporaneo di Imprese formato dalle Società Best Union Company S.p.a. (Mandataria), Unifica Soc. Coop, Stadia S.r.l., Costa Edutainment S.p.a., in seguito costituito nella Società Consortile denominata Consorzio Stadium SCARL, cui è subentrata la s.r.l. Luigi Ferraris, prevede obblighi di gestione e manutenzione ordinaria e straordinaria a carico del concessionario;

in data 22.11.2021, è stato effettunto, da componenti della scrivente Direzione, un sopralluogo presso l’impianto e si è constatato che i setti del porticato della gradinata nord ed altre superfici adiacenti sono stati dipinti da ignoti – comunque legati alla tifoseria del Genoa CFC – con murales che rappresentano soggetti afferenti al Genoa CFC medesimo;

pur sottolineando che l’iter corretto avrebbe dovuto prevedere la consultazione della scrivente Direzione, si è avuto modo di constatare che le decorazioni rilevate non presentano contenuti offensivi o volgari, e si è inoltre rilevata la presenza di immagini, quali La Lanterna e Porta Soprana, atte a rappresentare la città di Genova, nonché di decorazioni più propriamente attinenti alla storia ed alle vicende della Società Genoa CFC, aventi nondimeno, queste ultime, caratteristiche tali da non urtare la sensibilità delle opposte tifoserie, sia di U.C. Sampdoria che di eventuali squadre ospiti. 

Reputato, per quanto precede, che le immagini in questione non risultano pertanto essere oltraggiose o deturpanti, si ritiene – vista la particolarità del contesto sportivo, in cui l’iniziativa si colloca, con il quale le immagini sono compatibili – di autorizzarne il mantenimento in loco. Al fine di garantire una pari libertà di espressione ad entrambe le tifoserie delle due principali squadre della Città si specifica che, parimenti, ove, a sua volta, la Società U.C. Sampdoria ritenesse di intraprendere analoga iniziativa nella gradinata opposta dello stadio Luigi Ferraris, potrà la stessa procedere in tal senso, avendo cura di realizzare rappresentazioni del medesimo tenore, che non risultino volgari e che anzi siano tese a rappresentare il valore sociale dello sport, la storia della Società, il senso di appartenenza alla squadra ed a Genova, e l’attaccamento della tifoseria.

Resta inteso che i murales già realizzati, nonché quelli che potranno essere dipinti sulle pareti del porticato della gradinata sud, non costituiscono per l’Amministrazione un museo a cielo aperto, come definita l’iniziativa in alcune comunicazioni intercorse, e che pertanto ogni eventuale danneggiamento delle immagini non potrà in alcun modo comportare la necessità di messa in ripristino a carico del Comune di Genova“.

A margine della comunicazione, poi, il passaggio probabilmente più importante e di grande buon senso. In qualche modo la condizione posta dal Comune di Genova affinché non si debba procedere alla rimozione e al ripristino della tinta originaria è quella non compiere atti di vandalismo contro i murales ripristinando situazioni di degrado che erano presenti già in precedenza (e che sono state, peraltro, tra le motivazioni che hanno portato alla creazione spontanea di questi murales che avrebbero coperto scritte insultanti di vario genere).

Si sottolinea che nel caso in cui eventuali atti di vandalismo dovessero interessare le rappresentazioni, e comportassero la creazione di immagini offensive o dai contenuti volgari, le medesime dovranno essere rimosse dalla Luigi Ferraris s.r.l., mediante colorazione delle porzioni di parete interessate con pittura monotinta, del colore delle restanti superfici dell’impianto“.


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