All’Arena Nazionale di Bucarest, dove oggi c’era anche un po’ di rossoblu e non soltanto per la presenza di Pandev in campo (clicca QUI per saperne di più), Ucraina e Macedonia si giocavano le ultime chance di non dover dire addio anticipatamente agli ottavi di finale.

Il primo tempo è interamente di marca ucraina: la squadra di Shevchenko mette in campo una maggiore qualità e sbaglia molto meno in fase di impostazione, situazione che la mette nelle condizioni di sbloccare le marcature prima col suo capitano Yarmolenko (tap-in da pochi passi su sviluppi di calcio d’angolo) e quindi di raddoppiare qualche minuto più tardi con Yaremchuk lanciato a rete dallo stesso Yarmolenko. Bellissimo il movimento ad elastico  dell’attaccante di proprietà del Genk ad eludere marcatore e fuorigioco per la successiva rete a tu per tu con Dimitrievski.

Nella ripresa Angelovski non può aspettare troppo e si gioca subito le carte Trajkovski e Curlinov per rendere la Macedonia più offensiva. Nell’immediato viene premiato perché dopo una decina di minuti la traversa dell’ex Palermo propizierà il rigore conquistato da Pandev, toccato duro da Karavaev. Dagli undici metri realizza Alioski sulla ribattuta di Bushchan. Dagli undici metri sbaglierà all’82esimo Malinovskyi facendosi neutralizzare da Dimitrievski e non riuscendo a chiudere la partita.

Al triplice fischio, l’Ucraina festeggia e attende l’esito di Austria-Olanda per capire quale sarà il proprio destino all’ultima giornata. La Macedonia affida le speranze alla medesima sfida: in caso di vittoria dell’Olanda oppure di un pareggio sarebbe matematicamente fuori dall’Europeo. Altrimenti Olanda-Macedonia diventerebbe decisiva. Da segnalare una rete annullata a Pandev per fuorigioco nel primo tempo.


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