La penultima giornata di Serie B sembrava poter portare più di un verdetto definitivo, invece tutto si deciderà il 10 maggio nell’ultimo turno del campionato cadetto. Lunedì sera Salernitana e Monza si giocheranno l’ultimo posto per la promozione diretta in Serie A. I campani allenati da mister Castori tornerebbero nel massimo campionato dopo ventidue anni, il Monza di Christian Brocchi per la prima volta nella sua storia.

La formazione campana, di proprietà del presidente Lotito in società con Marco Mezzaroma (dettaglio non da poco in caso di promozione della Salernitana perché porterebbe a modifiche dell’organigramma non potendo lo stesso presidente avere due club di proprietà nel medesimo campionato per specifico articolo 16 bis delle Norme Federali), ha vinto contro l’Empoli, reduce dalla festa promozione qualche giorno prima, e sino a dieci minuti dal termine pregustava la promozione diretta considerato il pareggio del Monza a Cosenza.

Le reti della formazione lombarda con Balotelli, D’Errico e Diaw nel finale di gara hanno tuttavia rimandato ogni verdetto all’ultimo turno, quando la Salernitana farà visita al Pescara (aritmeticamente retrocesso in Serie C) e il Monza ospiterà il Brescia chiamato nel derby a difendere un posto ai playoff. Gli scontri diretti fra Castori e Brocchi sorridono al tecnico del Monza, attardato di due punti in classifica, di conseguenza alla squadra campana servirebbe a poco arrivare a pari punti. Obbligatorio quindi, in caso di vittoria del Monza sul Brescia, vincere col Pescara.

C’è poi il capitolo playoff che renderà ancor più intriganti gli ultimi 90′ di Serie B. Chi non sarà promossa direttamente fra Monza e Salernitana farà compagnia al Lecce, già sicuro di un posto nelle semifinali playoff. Solo il Venezia ha la certezza degli spareggi, un piede e mezzo ai playoff lo ha pure il Cittadella sesto in classifica. Si giocheranno gli ultimi due posti quattro squadre: Chievo, Brescia, Spal e Reggina (che ha scontri diretti a favore solamente con la Spal, ma a sfavore o in equilibrio con le altre due pretendenti ai playoff).

Nelle zone basse, dove assieme alla Virtus Entella retrocedono Reggiana e il già citato Pescara, manca solo un ultimo verdetto: se ci saranno o meno i playout. Lo deciderà lo scontro diretto fra Pordenone e Cosenza, quintultima e quartultima in classifica.

La formazione friulana, a Lignano Sabbiadoro, ha due risultati su tre per mantenere la categoria senza passare da alcuno spareggio. Lo dice il regolamento, perché essendovi già oggi sette punti tra quintultima (Pordenone a 42) e quartultima (Cosenza a 35), se questa distanza dovesse mantenersi tale con un pareggio o incrementare con un successo degli uomini di Domizzi, allora il Cosenza sarebbe condannato senza appello alla retrocessione. In caso di successo della formazione calabrese, al contrario, il distacco si ridurrebbe a quattro punti e scenderebbe, quindi, sotto la soglia dei cinque punti di vantaggio che, per regolamento, precluderebbero alla quartultima la disputa dei playout.


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